Capitolo 12

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10 giorni dopo

Freya è ritornata dai suoi fratelli, abbandonando per un po' la sua ragazza, solo per cercare di svegliarmi per riscattare un patto che aveva con Rebekah, l'unica cosa che ottiene però è provocarmi un dolore tale da farmi sputare sangue, letteralmente.

"ancora niente?" a parlare è proprio Rebekah, posso giurare che per dieci giorni mi è stata sempre vicina e ancora spera che io mi risvegli anche se l'unica cosa che mi tiene in vita è la magia stessa che mi ha uccisa.

"no" risponde la sorella desolata "l'unica cosa che mi rimane da fare è provare a trasferire la sua magia in qualcuno perché è quella che la sta uccidendo" non posso permettere che a causa di un dramma di Kai muoia qualcuno che non sia lui, specialmente se quel qualcuno è Reb che si sta proponendo per questa missione suicida.

Con le poche forze che ho inizio a usare la magia alla ceca nonostante il rischio di colpire qualcuno sia alto. Passano pochi secondi che inizio a sentire le mie mani tremare e la magia scorre nuovamente per tutto il mio corpo e non solo sul petto.

"che sta succedendo" parla nuovamente la piccola Mikealson, ho evidentemente attirato la loro attenzione

"non lo so" dice confusa e leggermente spaventata dalla scena "penso stia provando ad usare la magia" sussurra "ci ha sentite, è viva solo ha poche forze per gestire l'accumulo di magia" continua lei.

Ignoro la loro conversazione, devo sforzarmi e concentrarmi il più possibile finché finalmente non riesco nel mio intento. Una forte spinta nel torace mi fa alzare di scatto e sento un blocco in gola, inizio a tossite finché non rigetto del sangue, finalmente inizio di nuovo a prendere fiato, alzo lo sguardo e vedo le due sorelle guardarmi.

"Barbie non sei felice di sentirmi?" sorride e si fionda su di me abbracciandomi.

"piacere, Freya Mikealson" si intromette la ragazza

"lo so ho sentito, comunque piacere mio Elisaveta Petrova" rispondo sorridendo "grazie per avermi aiutata" continuo io

"le dovevo un favore e poi hai fatto tutto sola, avviso gli altri che sei sveglia" conclude lei uscendo dalla stanza.

"allora come stai?" chiedo alla bionda seduta ancora vicino a me

"tu sei quasi morta e chiedi a me come sto?" dice sorridendo

"si" ammetto ridendo a mia volta "tu mi hai controllata insieme a tutta la tua squadra ma io non ti ho vista, però ti ho sentita e ti ringrazio per tutto" le dico sincera sorridendole

"ti voglio bene El" dice abbracciandomi di nuovo

"Te ne voglio anch'io Reb, davvero" la stringo ancora di più a me

"e io che pensavo che non fossi in grado di amare qualcuno oltre Katerina" mi volto e vedo Damon alla porta con il suo solito ghigno

"solo perché non ti ho amato?" ricambio il suo ghigno e mi alzo per avvicinarmi a lui

"si solo per quello, sono felice che tu stia bene, vorrei avere io il piacere di ucciderti non un eretico qualsiasi" continua in tono sarcastico

"principino ricorda che posso ucciderti quando voglio" ride e io lo seguo ma poi mi prende alla sprovvista e mi abbraccia dolcemente

"sono davvero felice di rivederti però" mi sussurra

"lo sono anch'io" mi allontano da lui e gli sorrido "ora penso che sia meglio andare a fare un giro sapete sevo riprendere le energie" dico mentre inizio a scendere le scale

"non credo proprio" la sua voce ferma mi fa rabbrividire leggermente e sento lungo tutta la mia schiena uno strano formicolio che mi fa  fermo di scatto su un gradino "ci devi una spiegazione su tutto" continua Kol poggiato al lato di una porta e io mi giro lentamente verso di lui

"non credo proprio" dico facendogli il verso ricomponendomi , andando poi  verso la porta d'ingresso ma lui ferma la mia mano immediatamente e senza aggiungere altro mi carica in spalla e mi trascina verso il soggiorno sbuffando.

JUST HER // Kol MikealsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora