Capitolo 15

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Stringo in mano la terza bottiglia di vodka, il gusto dolce di questa dato dall'aroma alla pesca mi invade la gola mentre continuo a danzare sopra il bancone del Grill.

"sei una ballerina nata ragazzina ma ora dovremmo andare" mi volto e vedo Klaus ai piedi del bancone

"ma sei ovunque, mi stai seguendo Nicklaus?" chiedo ridendo mentre continuo a ballare

"io no ma loro si" mi indica gli altri seduti a un tavolo mentre ci guardano di soppiatto e lo sguardo di Kol arrabbiato mi fulmina all'istante "e io sto cercando di alleviare la mia pena andando via" continua cercando di prendermi la mano per farmi scendere

"no no giù le mani" dico facendo un giro su me stessa "dovrai sopportarmi ancora per un po' a meno che tu non abbia un paletto di eucalyptus globulus intrinseco di verbena per farmi fuori" il volume della musica aumenta e si sente partire I wanna be your slave "oddio senti, il dovere chiama" urlo come una ragazzina mentre mi allontano  facendogli un saluto come fanno i soldati, mi avvicino a una coppia di ragazzi che balla sul bancone come me.

Il biondo raggiunge il tavolo dove c'erano tutti, mentre io canto e ballo sento in sottofondo la conversazione degli altri

"in pratica ti ha detto come ucciderla?" chiede Elijah sconvolto

"si quindi abbiamo la soluzione al problema" dice suo fratello Klaus con tono soddisfatto 

"non la uccideremo" continua Rebekah irritata

"è una psicopatica senza umanità a piede libero" si intromette Bonnie "concordo con Klaus dovremmo ucciderla" continua lei

"figurati se non concordi con lui considerando che odi Katerina, lei però non ti ha fatto nulla " dice Reb ricevendo un'occhiataccia da entrambi "non la uccideremo troverò il modo di farle accendere l'umanità" si alza e mi raggiunge

"ciao bellezza, ti aggiungi?" le chiedo ponendole le mano

"magari un'altra volta" dice lei e io ritiro la mano e sollevo leggermente le spalle per poi  continare a ballare

"ora andiamo via però" insiste la bionda

"andiamo Reb divertiamo ci un po' non capitano spesso serate così" dico abbassandomi e dandole una leggera spinta

"le farò ricapitare ma ora andiamocene" sbuffa esausta e io sorrido

"no" dico come una bambina e ritorno a ballare contro i due ragazzi, le loro mani percorrono lentamente tutto il mio corpo e io bacio il ragazzo avanti a me finché non mi sento strattonare e poi vedo una giacca di pelle ma al contrario.

"mettimi giù" urlo cercando di liberarmi ma la presa ferrea me lo impedisce "se mi continui a tenere così ti troverai due litri d'alcol addosso cazzi tuoi" insisto continuando a dimenarmi 

"andiamo piccola adesso basta è ora di andare a casa" quel soprannome, così capisco chi mi ha preso

"Kol tu e i tuoi amichetti mi avete seccato non stavo facendo niente di male" dico lamentandomi mentre smetto di cercare di liberarmi

"no tesoro tu hai seccato con queste scenette" dice mentre cambia il modo in cui mi tiene prendendomi a modi sposa "e poi sei come una granata in mano a un bambino" continua stringendo la presa sotto le ginocchia e sui fianchi. Sbuffo ma la stanchezza e il mal di testa aumentano quindi non rispondo e abbandono i pensieri e il peso della mia testa cadere indietro

"ora mi ucciderete?" sussurro mentre realizzo ciò che avevo detto poco prima e lui rimane in silenzio, sospiro "così morirò per mano dei baby looney tunes" rido

"sta un po' zitta Lola Bunny" mi rimprovera ridendo  " e comunque no non lo faremo" risponde lui convinto avvicinandomi di più al suo petto e io poso la testa su di esso inspirando il suo profumo.

JUST HER // Kol MikealsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora