"che cazzo hai fatto" sento urlare alle mie spalle, è Kol che mi prende da una spalla e mi volta verso di lui
"tranquillo tesoro mi sono solo liberata dal dolore" Rebekah mi guarda triste mentre continuo a bruciare sotto lo sguardo del ragazzo avanti a me
"no tu hai spento la tua umanità o almeno qual briciolo che te ne rimaneva, solo perché hai ucciso uno psicopatico" mi urla contro
"vi ho fatto un favore dovreste ringraziarmi" Damon ci raggiunge e vede lo scenario che lo circonda, posa lo sguardo su di me e la sua espressione muta
"no" sussurra vedendo il mio sorriso, si avvicina a me e posa le sue mani sulle mie spalle "ti prego riattiva la tua umanità" continua accarezzandomi dolcemente il viso
"liberati del suo cadavere e non pensare a me principino, sei fatto troppo serio" gli sorrido e poso un veloce sguardo al corpo di Kai ancora accasciato sullo stesso punto mentre le ultime gocce di sangue abbandonano il suo corpo, poi corro via lontano da loro e da tutti i miei problemi.
Finalmente mi sento libera, tutto il dolore che ho portato addosso per anni sulla mia coscienza non esiste più e per questo devo scambiare due chiacchiere con la mia cara sorellina.
"ciao Katerine" dico andando avanti la cripta dove si trovava il suo corpo ormai quasi del tuto essiccato, è tanto debole che non riesce a parlare l'unica cosa che fa è spostare il suo sguardo verso di me
"per quanto mi piacerebbe aiutarti sei molto meno fastidiosa quando sei un pezzettino di bacon essiccato quindi parlerò io" il suo debole sguardo assume un'espressione spaventata per qualche secondo ma lei cerca comunque di non far trapelare nulla delle sue emozioni "innanzitutto penso che tu mi debba delle sincere scuse per avermi attaccata e poi fossi in te chiederei redenzione per i tuoi peccati così magari chi lo sa stare all'inferno sarà meno doloroso" le sorrido falsamente "appena troverò il modo di farti uscire da qui contaci che ti libero solo per spedirti insieme al tuo amato padre" le lancio una sacca di sangue e lei la beve velocemente "goditi la tua patetica vita finché puoi" le dico prima di andare via.
La fame inizia a farsi sentire e fortunatamente vedo a pochi passi da me un ragazzo da solo che litigava al telefono così mi avvicino a lui che si volta di scatto non appena poso la mia mano sulla sua spalla
"che vuoi ragazzina gira a largo" dice scontroso per poi darmi nuovamente le spalle
"quanta maleducazione lascia che ti insegni le buone maniere" mordo il suo collo e inizia a dimenarsi ed urlare ma pan piano le sue forze diminuiscono finché non si azzerano del tutto quando ho finito tutto il suo sangue.
Dopo aver dissanguato un'alta persona la noia inizia a farsi sentire, dal Grill si sente una forte musica da discoteca e urla di ragazzi che si divertono, perché non raggiungerli allora. A pochi passi dalla struttura vi è una ragazza con un corto vestito bianco in seta, il suo vestito è decisamente meglio, ancora macchiato di sangue, del mio per divertirsi così mi avvicino a lei e la guardo negli occhi
"ora noi faremo a cambio di vestiti e poi ti dimenticherai di me e andrai via dalla festa" lei soggiogata inizia a fare ciò che le dico e io sorrido soddisfatta.
Mentre la ragazza va via io entro nel bar e immediatamente un forte odore di alcol e fumo invade le mie narici, prendo una bottiglia di vodka al volo e inizio a ballare, ho sempre retto l'alcol non sarà un problema esagerare un po' questa sera.
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JUST HER // Kol Mikealson
FanfictionElisaveta Petrova, sorella minore di Katerina Petrova. Tutti si fano ingannare facilmente dai suoi dolci occhi verdi ma bastano pochi secondi in sua compagnia per capire la sua ironia tagliente, a lei invece bastano pochi secondi per capire e sfrutt...