Capitolo 3

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24 ore dopo...

Mi dirigo a casa dei Salvatore e vedo solo Rebekah così mi avvicino a lei

"Barbie come mai tutta sola" lei si volta e mi sorride stranamente dolce

"sei in anticipo" dice facendomi segno di entrare in casa

"ho fatto anche tardi in realtà ma ero indecisa se lasciare in vita il tuo amato Matt o strappargli il cuore" lei si volta e mi spinge a velocità vampira contro un muro "tranquilla l'ho lasciato in vita, sai mi stai particolarmente simpatica biondina peccato per le circostanze" lei allenta la presa e io la spingo via e mi allontano

"sai anche a me, se non fosse che hai minacciato me e la mia famiglia potremmo anche essere amiche" inizia a ridere e io la seguo a ruota

"io non sono una persona rancorosa potrei fingere che non abbiate tentato di uccidermi e fatto un piano fallimentare per rinchiudermi con mia sorella in qualche tomba o grotta antica piena di magia che io posso catturare e usare per scapare" mi volto e vedo anche gli altri entrare in soggiorno

"tu volevi rivedere tua sorella giusto? Almeno così la vedrai" dice Klaus avvicinandosi a me e sorridendo sarcasticamente

"non vi conviene fare tanto i simpatici" inizio ad avvicinarmi a mia volta a Klaus

"rilassati tesoro" vedo un ragazzo avvicinarsi a sua volta

"e tu saresti?" poso lo sguardo su di lui, le sue labbra rosee sono leggermente innalzate in un sorriso e i suoi capelli castani sono leggermente scompigliati

"Kol Mikaelson bellezza" mi risponde fiero 

"già l'ultimo fratellino mancava all'appello" porto una mano in modo teatrale sulla fronte

"abbiamo un patto da proporti" dice Bonnie avvicinandosi a me "noi ti diciamo dov'è Katerine ma se riesci a liberarla dovete andare via da Mystic Falls" poggia una mano sul suo fianco e assottiglia lo sguardo

"io ho un altro accordo invece...voi mi dite dov'è mia sorella e io non rado al suolo questa bella cittadina" imito i suoi gesti e la guardo in modo provocatorio

"fallo" dice Kol con tono di sfida avvicinandosi a me

"puoi contarci che lo farò e inizierò dal piccolo Gilbert a seguire l'umano Matt, la mamma poliziotta e così fino alla dolce Elena, la vampira Caroline, la streghetta Bennet e i fratelli Salvatore, non posso uccidere voi ma contaci che vi torturerò per l'eternità uno ad uno" guardo diritto negli occhi Kol e lui mantiene il suo sguardo di sfida dritto contro di me anche se non riesce a nascondere un sorriso

"va bene" a parlare è Damon "noi ti diciamo dov'è tua sorella ma tu non la liberi e non uccidi nessuno" continua il moro

"per il momento mi può andare bene, però voglio la parola di Elijah che non proverete a fare del male ne a me ne a lei" quest'ultimo si avvicina a me mentre lo sguardo di Kol e Klaus si posano nuovamente su di me

"hai la mia parola che finché non farai del male a nessuno noi non ne faremo a te e tua sorella" risponde tendendo la sua mano verso di me

"perfetto, ora portatemi da lei" accetto stringendo la sua mano

"seguimi" dice Damon con un tono di sufficienza.

Arriviamo avanti una grotta buia e che cade a pezzi, mi avvicino per entrare ma Damon mi prende per un braccio e mi ferma

"non entrare piccola Pierce , c'è una barriera magica, se entri non puoi uscire finché non viene spezzato l'incantesimo" lascia la presa "ma se vuoi unirti a lei fai pure non ti fermerò" sposta la mano come a farmi segno di entrare nella cripta

"sai Damon ti preferisco ora che hai smesso di amare mia sorella, prima eri una vera noia sai, ricordo ancora quando negli anni 20 facevi di tutto per cercarla, Elena ti ha cambiato in meglio principino" mi guarda ma non dice nulla, pochi secondi dopo vedo una figura avvicinarsi lentamente a noi

"Katherine" mi avvicino leggermente alla grotta e vedo finalmente mia sorella, è molto debole di sicuro le danno poco sangue a stento riesce a camminare e reggersi in piedi.

"Elisaveta?" Scoppia in lacrime e poco dopo lei cade a terra tossendo "sei viva, pensavo di averti persa per sempre, cinquecento anni che non vedo la mia sorellina" il suo tono è sorpreso ma ugualmente felice

"io non ti ho mai persa di vista ho avuto sempre delle persone che mi dicevano dov'eri e cosa facevi, solo non trovavo il momento adatto per rivederti, vorrei abbracciarti ma ho un accordo con loro" il suo sguardo si incupì leggermente ma comunque finse di sorridere e io ricambio dolcemente 

"già mi dispiace interrompere questo momento ma dobbiamo ritornare dagli altri piccola Pierce" si intromette Damon prendendomi da un braccio

"domani torno da te" le sorrido, per la prima volta dopo tempo faccio un sorriso vero prima di andarmene con Damon verso casa Salvatore. Non parliamo per tutto il tragitto ma spesso il suo sguardo di posa su di me, arriviamo all'ingresso della casa e vedo la famiglia di originali che sta uscendo dall'abitazione.

"tu rimarrai da noi" dice Rebekah posando un braccio sulla mia spalla "e chi lo sa forse potremmo dimenticare le tue minacce da stronza" si volta verso di me e sorride

"io penso che dovrete farci l'abitudine invece" ricambio il suo sorriso

"sai mi piaci anche per questo" sposta il braccio dalla mia spalla e sposta il suo viso verso il mio mi guarda sorridente

"anche tu Barbie originale" le scompiglio la chioma bionda e rido leggermente

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SPAZIO AUTRICE 

Innanzitutto ringrazio chiunque stia leggendo o leggerà la mia storia, grazie di cuore <3

proverò ad aggiornare la storia ogni 3/4 giorni.

JUST HER // Kol MikealsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora