La mia schiena si scaraventa sopra una poltrona e una leggera fitta mi attraversa il punto colpito per qualche secondo
"quanta classe tesoro" dico velenosa guardando il ragazzo che ride leggermente e diamine se è bello e dolce il suo sorriso.
"spiega" dice Klaus serio e con tono duro
"io e Kai stavamo insieme ma qualche giorno fa abbiamo litigato per l'ennesima volta e ha reagito così ma mi sono stancata e ho deciso di mettere fine alle sue stragi" parlo veloce, voglio andare via
"e così vorresti farci credere che tu sia la buona, l'eroina della storia?" continua il discorso Klaus
"cosa ti fa credere che nelle storie ci sia un buono e un cattivo? In fondo tu per me sei un pazzo assassino con manie di controllo ma per la tua famiglia sei l'uomo che ucciderebbe il mondo per salvarli...quindi Nicklaus tu chi saresti, il cattivo o l'eroe?" inclino leggermente la testa e lo guardo aspettando una sua risposta, lui però non risponde abbassa il viso e poi si alza
"io sono sempre il cattivo, sono colui che ha pugnalato i suoi fratelli sono l'ibrido originale e se credi che starò molto a reggere i tuoi giochetti ti sbagli di grosso ragazzina" dice allontanandosi da tutti noi
"io non sto giocando, sto solo facendo ciò che ritengo giusto ma tu anzi tutti voi continuate a ostacolarmi dal primo momento solo per il mio cognome non sapete nemmeno un minimo chi io sia realmente" rispondo alzandomi dalla poltrona
"tu dal primo istante non ci hai dato alcun motivo per fidarci di te ci hai sempre mentito e manipolato senza ritegno" si intromette Kol
"non so perché voi due mi odiate tanto, forse non capite che esattamente come voi io tutto ciò che ho fatto è stato per mia sorella, ho ucciso il mio gemello per lei, per salvare entrambe, non sapete cosa ho vissuto. Forse sfogate l'odiare voi stessi su di me perché vi ricordo le vostre misere e patetiche azioni" cerco di non urlare e vedo le loro espressioni leggermente tristi, quasi di pietà nei miei confronti. Come se fossi una ragazzina pazza da proteggere e rinchiudere in una teca "ma se volete una prova della mia fiducia ecco la avrete" affermo e poi corro arrabbiata e frustrata verso i sotterranei, lì vedo Kai
Il suo viso è rovinato dalle ferite e profonde occhiaie, i suoi occhi un tempo dolci ora mostrano soltanto la sua paura e il terrore che sta vivendo, prova a parlare ma lo fermo con un gesto rapido della mano
"scusa" sussurro mentre una lacrima cade sul mio volto, lui urla ma in men che non si dica gli strappo il cuore e dico "phasmatos mortem"
Appena vedo il suo cuore nelle mie mani inizio a piangere, realizzo tutto, non posso credere di averlo realmente fatto
"El" sussurra Rebekah avvicinandosi a me
"che cosa ho fatto Reb" sussurro io ancora piangendo
"se non lo avresti fatto tu sarebbe comunque morto per causa di qualcun altro" cerca di consolarmi ma non può calmarmi, il mio ex ragazzo che amavo è morto a causa, mia e della mia impulsività sfrenata
"non ce la faccio, uccido e ferisco tutte le persone che amo" sussurro lasciando cadere il cuore di Kai dalla mia salda presa "sono un mostro" continuo guardando le mie mani ancora insanguinate. Lui non meritava tutto questo, non a causa mia.
"no El" capisce cosa sto pensando ma non può fermarmi. Questa volta non riesco a sopportare il dolore "NON ABBANDONARE LA TUA UMANITA'" urla avvicinandosi a me, ma ormai è tardi, mentre un'ultima lacrima scorre sul mio viso chiudo gli occhi e finalmente, dopo anni di sofferenza, spengo tutto.
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Vi ringrazio per le 1000 letture <3
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JUST HER // Kol Mikealson
FanfictionElisaveta Petrova, sorella minore di Katerina Petrova. Tutti si fano ingannare facilmente dai suoi dolci occhi verdi ma bastano pochi secondi in sua compagnia per capire la sua ironia tagliente, a lei invece bastano pochi secondi per capire e sfrutt...