Capitolo 11

2.6K 81 2
                                    


La ragazza si posiziona avanti a me mentre Damon toglie il nastro adesivo dalla bocca di Kai seduto e legato tra me e Bonnie.

"sapevamo entrambi che sarebbe finita ma serve davvero uccidermi?" dice con tono ironico guardandomi ma lo ignoro e faccio un piccolo taglio sul dito di Bonnie, vedo li suo viso contorcersi in una leggera espressione di dolore. Immediatamente incido un taglio sulla mia mano, molto più profondo così che il sangue della ragazza possa entrare direttamente nel mio organismo. Sento il sangue della ragazza scorrere nel mio braccio mentre la ferita inizia a rimarginarsi sotto lo sguardo attento di tutti i presenti

"Bonnie stenditi dietro di me, sta ferma e non fare alcun tipo di sforzo" sospiro mentre la ragazza fa come le ho detto, mi sposto avanti Kai e poggio le mie mani sulle sue spalle guardandolo

"che strano, di solito quella seduta eri tu e io stavo in piedi" lo guardo male mentre vedo la faccia disgustata di alcuni presenti

"sta un po' zitto Kai e tu sbrigati non abbiamo tutta la vita" dice Kol mettendo nuovamente del nastro sulla bocca del ragazzo avanti a me, alzai gli occhi al celo e mi voltai verso il ragazzo avanti a me.

Chiudo gli occhi e inizio a recitare l'incantesimo sottovoce, lo ripeto una due tre e quattro volte prima di iniziare a sentire Kai contorcersi su se stesso. Continuo a sussurrare e recitare finché non sento un suo urlo straziante, la sua magia si sta trasferendo infatti sento un peso e un dolore dritto sul cuore. Inizia a mancarmi l'aria ma continuo comunque a estrarre la magia da Kai che finalmente smette di urlare, sento del sangue colare dal mio naso ma non mi fermo ora che sono quasi alla fine

"basta così morirai anche tu" sento urlare da Bonnie con le poche forze che ha mentre qualcuno mi scuote leggermente.

Non posso fermarmi, non ora, cito l'incantesimo per l'ultima volta e sento Kai iniziare a respirare mentre il rumore del suo sangue che scorre mi penetra nelle orecchie, provo ad aprire gli occhi ma le forze sono troppo poche.

Una fitta causata dalla magia nera di Kai mi colpisce sul cuore e sento solo il mio corpo precipitare sul freddo pavimento di pietra.

"Elisaveta" urlarono insieme Damon e Rebekah "svegliati" continua sussurrando la ragazza tentando di sollevarmi mentre inizia a singhiozzare. Poi delle sento braccia mi prendono a modi sposa, una presa troppo decisa e le mani troppo grandi per essere quelle della mia amica.

"la porto da noi" così capii di essere tra le braccia di Kol, la sua voce è fredda ma ho comunque un tono strano

"tenetelo rinchiuso" dice Elijah riferendosi a Kai probabilmente ancora privo di sensi. Continuo a non vedere nulla, non ho forze ne per parlare ne per compiere qualsiasi altro movimento, sento solo del leggero vento sul mio viso e le mani di Kol stringere sempre di più la presa su di me. Dopo qualche minuto che sembra un'eternità sento il rumore di una porta, probabilmente siamo già a casa dei Mikealson

"lasciala nella camera di Finn" dice Rebekah ancora con la voce tremante 

"sta tranquilla, respira, è ancora viva troveremo il modo di risvegliarla" a parlare è Klaus, so che lo fa per sua sorella e per calmarla, ma pensare che in qualche modo anche lui e gli altri iniziano ad affezionarsi a me mi fa sorridere interiormente, magari così potrei avere il perdono di Elijah e degli altri.

Sento il mio corpo posarsi su una superfice morbida e le braccia di Kol abbandonano completamente la presa su di me, mi chiedo perché mi abbiano aiutato nonostante il loro odio per me, forse amano molto più di quanto credessi sua sorella, anno finto di non odiarmi per un viaggio intero solo per Rebekah, probabilmente è così che ci si comporta quando devi convivere con tuo fratello per l'eternità <<sempre e per sempre>> , il loro motto, allora forse anch'io dovrei perdonare mia sorella Katerina. 

JUST HER // Kol MikealsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora