La mattina di un post sbornia solitamente è un problema ma non se sei un vampiro, i problemi però ci sono quando sei un vampiro chiuso in una casa stracolma di predatori che hanno appena scoperto come uccidere la preda.
La porta della camera si apre e Rebekah mi raggiunge
"ecco la mia ballerina preferita" dice ironica sedendosi sul bordo del letto
"non infierire" dico girandomi verso di lei mentre stingo le coperte contro il mio corpo
"dai è stato esilarante da vedere" la guardo male e lei scoppia a ridere, in tutta risposta io le lancio un cuscino e mi volto nuovamente verso la finestra "andiamo" continuo io alzandomi finalmente
"dove?" mi chiede confusa
"ovunque" le rispondo mettendomi le scarpe che mi ha gentilmente portato la bionda, ricevo solo una sua occhiataccia anche se vedo un suo sorriso trattenuto "dai Reb notizia dell'anno! Sei un vampiro puoi fare quello che vuoi non hai preoccupazioni" dico prendendola per un braccio
"eh va bene andiamo, non ce la faccio più a sentirti" ride e mi segue fuori dalla stanza "però ti comporterai bene" mi rimprovera
"contaci mamma" dico sarcastica mentre lei mette in moto la macchina "dimmi qualcosa di te, stiamo sempre insieme ma non sappiamo nulla l'una dell'altra" continuo io
"cosa vuoi sapere?" risponde mentre si aggiusta gli occhiali da sole
"qualsiasi cosa, facciamo così, ci poniamo una domanda a testa" la guardo e lei annuisce "perfetto, allora inizio io" mi fermo un secondo per pensare "fratello Salvatore preferito?"
"ma che domanda è?" chiede lei ridendo "comunque credo Stefan" io faccio un'espressione contrariata e lei stacca una mano dal volante per darmi una leggera spinta
"già vi ci vedo insieme all'altare, siete molto simili" le dico ironicamente ma in realtà lo penso davvero
"ma è fidanzato con Caroline" risponde leggermente triste
"sei anche ceca? Hai visto come si guarda con tuo fratello Klaus? Si divorano a vicenda e scommetto che l'hanno anche già fatto" mi guarda un secondo prima di assumere un'espressione pensierosa e tornare a guardare la strada
"ora tocca a me comunque" devia l'argomento "perché non hai ancora liberato Katerina?"
"quindi siamo passate direttamente alle domande serie? Non vuoi sapere il mio colore preferito o il Mikealson che mi farei?" lei mi guarda male
"sulla questione dei miei fratelli tornerò dopo ma ora rispondi" sbuffo e lei ridacchia
"perché per quanto ami mia sorella so che è un pericolo costante, lì è al sicuro nessuno andrebbe di sua spontanea volontà a rinchiudersi in una cripta, quindi finché non trovo un'alternativa migliore starà li" poso la testa sul finestrino
"e perché non le dici la verità lei pensa che tu la andrai a salvare" dice ovvia e io rido
"mi direbbe che non serve perché crede di saper fare tutto da sola" sussurro
"come te" dice anche lei a voce bassa
"con la differenza che io sono capace" rido e dopo un'occhiataccia ride anche lei
"ma tornando alla questione dei miei rfatelli..." inizia a parlare ma la interrompo
"guarda ci sono le altre, andiamo da loro" dico scendendo dalla macchina ancora in corsa e sento un clacson suonare ma lo ignoro.
Corro verso l'interno della locanda dove erano appena entrate Elena, Caroline e Bonnie mentre Rebekah cerca un posto dove lascare la macchina.
"ciao bellezze" dico sedendomi al loro tavolo, cala il silenzio per qualche secondo e loro si lanciano qualche occhiata confusa "allora cosa prendiamo?" spezzo io il silenzio prendendo in mano il menù
"pizza?" propone Elena
"ma allora non avete perso la lingua? Comunque si anche se io avevo puntato a qualcosa come il cameriere" dico guardando un ragazzo che porta delle bevande a un tavolo non molto distante dal nostro
"si si è carino ma ti ricordo che mi hai promesso niente casini" si intromette Rebekah e io alzo le mani "come mai da queste parti?" continua la bionda guardando le ragazze
"giornata tra donne" risponde Caroline entusiasta
"allora siamo le ben accette" dico io sorridendo e guadando Bonnie che lancia occhiate di disapprovazione da quando mi sono seduta
"certo" continua la biondina sorridente
"io direi passiamo anche la sera insieme allora" Elena che per una volta ha una buona idea
"ci sto" dico io entusiasta
"salve volete ordinare?" il cameriere è finalmente arrivato e prende in mano un taccuino e una penna
"si una pizza margherita grande da dividere e semplice acqua" ordina Caroline, sta per andare via quando lo fermo da un braccio e lo guardo negli occhi
"aspettami nel retro e porta con te una tovaglia" dico e vedo le sue pupille dilatarsi per un secondo
"ti aspetto" dice e va via, mi volto e vedo le occhiate delle altre
"dai ragazze ho fame, lo lascio in vita giuro" rido e poi mi alzo per raggiungere il ragazzo.
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JUST HER // Kol Mikealson
FanficElisaveta Petrova, sorella minore di Katerina Petrova. Tutti si fano ingannare facilmente dai suoi dolci occhi verdi ma bastano pochi secondi in sua compagnia per capire la sua ironia tagliente, a lei invece bastano pochi secondi per capire e sfrutt...