JOHN SHELBY

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Pubblicato 10 giugno 2021

Sei sola in casa, John è a lavoro e i bambini sono con Polly e Ada, così che tu possa riposare.
La gravidanza non ti giova affatto, soprattutto ora che sei perennemente stanca e sei obbligata a riposare ogni mezz'ora anche se vorresti lavorare o almeno essere capace di badare ai bambini come si meritano.
Seduta sul divano guardi fuori dalla finestra, c'è poco da fare oggi è una di quelle giornate in cui non hai la forza di fare nulla.
Neanche i tuoi libri ti distraggono, vorresti solo stare tra le braccia di John..
I tuoi pensieri vengono strappati da un rumore improvviso, la porta che viene aperta con violenza.
Ti giri quanto riesci, pensi di vedere John entrare in casa furioso.
Ma chi sta entrando in casa non è John, sono i russi che da poco si sono inimicati John e i fratelli.
Ti alzi velocemente, ignorando i dolori e la paura, prendi la pistola che John ti ha lasciato.
Riesci a sparare ad uno di loro, che cade a terra, una chiazza di sangue sul tuo tappeto.
<andate via!> la tua voce è stranamente calma, fredda e decisa.
Loro ti guardano, si scambiano un occhiata.
Uno di loro indica gli altri con un cenno del capo, è ovvio che sei in difficoltà.
Potrebbero ucciderti qui e ora, non hai possibilità.
Due di loro ti prendono, ti legano alla sedia della tavola.
Proprio quella dove di solito siedi quando cenate tutti insieme.
Gli occhi ti si riempiono di lacrime, riesci solo a pensare al tuo bambino, a quello che deve ancora nascere.
<cosa volete?> chiedi guardando quello che ti sembra essere il capo.
<bambolina stai zitta, tu ci servi solo come merce di scambio> dice lui ridendo.
Gli sputi in faccia quando si inginocchia davanti a te, le sue schifose mani sul tuo pancione.
L'uomo ti guarda, i suoi occhi rossi di rabbia.
Ti tira uno schiaffo in pieno viso, senti la tua guancia pizzicare.
Le lacrime ormai scendono copione, ti bagnano le guance e il petto.
L'uomo stringe i tuoi fianchi, sicuramente lascerà dei lividi.
<peccato che sei incinta> dice con acidità.
Una parte di te pensa a cosa potrebbero farti, cosa potrebbero fare al tuo bambino e cosa avrebbero potuto farti se non fossi stata incinta.
<non mi toccare> dici con acidità.
<oh bambolina, non puoi dare ordini qui> dice l'uomo accarezzandoti il viso, la sua mano scende poi verso il tuo seno che stringe con avidità.
<potrei quasi cambiare idea> commenti, le sue pupille dilatate dalla lussuria.
Ti dimeni ma non c'è niente che tu possa fare.
Poi senti degli spari, senti urla e voci.
Ti sembra di sentire John chiamare il tuo nome, vorresti urlare ma l'uomo ti imbavaglia.
<zitta bambolina> dice lui fermandosi dietro di te, un coltello alla tua gola.
Il primo ad entrare in casa è Tommy, seguito da John e Arthur.
Il loro sguardo si ferma prima sull'uomo che hai sparato e poi su di te, e sull'uomo alle tue spalle.
John ti chiama a gran voce.
Tu piangi.
<lasciala andare!> dice Arthur.
Tommy rimane in silenzio, ti osserva in cerca di ferite.
<ora lasciala andare, avrai quello che vuoi> dice con calma.
Tu lo guardi, poi guardi John.
Hai paura e speri che tuo marito, i tuoi migliori amici ti salvino.

<y/n!> John si precipita su di te, prima che l'uomo potesse ferirti con il suo coltello Tommy gli ha sparato.
Appena tuo marito ti è davanti ti libera in fretta.
Abbassi il tessuto che ti avevano messo davanti alla bocca.
<John> sussurri.
Lui incontra il tuo sguardo.
<y/n> dice lui, le sue mani sulle tue guance.
<John portala da Polly> dice Tommy.
<grazie> dici incontrando lo sguardo del tuo migliore amico.
Lui ti sorride, e si avvicina.
<stai bene piccola?> ti chiede baciandoti la testa.
Tu annuisci.
John è ancora inginocchiato davanti a te, sta piangendo contro la tua pancia.
<vi lasciamo un momento da soli> dice Tommy, uscendo insieme al resto dei ragazzi.
<John> lo chiami accarezzando la sua testa.
Lui alza lo sguardo.
<mi dispiace y/n, ti ho messa in pericolo> dice lui, le sue guance rosse come i suoi occhi.
<ehi, sto bene, stiamo bene> dici cercando di rassicurarlo.
Gli strascichi della paura che hai provato ti fanno rabbrividire.
John lo nota e ti dà il suo cappotto.
<andiamo via da qui> dice facendoti alzare.
Appena sei in piedi lo abbracci.
<ti amo> dice lui baciandoti la guancia.
<ti amo John> rispondi stringendoti a lui.
Per un momento rimanete così, fermi uno nelle braccia dell'altro.
Quando vi allontanate, incontri il suo sguardo.
I suoi occhi azzurri ti calmano, gli accarezzi le guance.
<grazie, mi hai salvata> dici baciandolo.
Lui ti accarezza la pancia, le sue labbra si muovono lente sulle tue.
<ho avuto paura> ammette poggiando la fronte sulle tua.
<anche io, più per il bambino che per me> rispondi abbassando lo sguardo sulla tua pancia, appoggiata al ventre piatto di John.
<se ti fosse successo qualcosa....> comincia John ma la sua frase viene interrotta da un singhiozzo.
<non pensarci amore, sono qui> dici prendendogli il viso tra le mani.
Lui annuisce, cercando di ricomporsi.
<voglio andare dai bambini>
John annuisce <andiamo via da qui>

<mamma!> urlano i tre bambini appena ti vedono entrare nella cucina.
Dietro di te John sorride.
<eccovi> sorride Polly.
I bambini sanno bene che ora non ti posso assalire, quindi aspettano che tu sia seduta.
<Joe, Cole, Eva venite da mamma> dici aprendo le braccia.
I tre gemelli corrono tra le tue braccia, li stringi a te e cerchi di trattenere le lacrime.
John dietro di te, poggia le mani sulle tue spalle.
Anche lui cerca di non piangere.
<state tutti bene per fortuna> dice Polly con un sorriso triste.
Tu la guardi annuendo.
<vorrei far controllare il bambino però> ammetti.
Mentre lo dici tutti e tre i bambini poggiano le loro manine sul tuo pancione.
<mamma?>
<sì Eva?>
<stai bene?> ti chiede la piccola.
Le baci la testa.
<sì amore, mamma è solo stanca>
<papà, porta mamma a letto> dice Joe guardando John.
<devi portarla in braccio però> aggiungi Cole.
Sia tu che John ridete.
<ora papà, mi accompagna sul letto ok? voi fate i bravi con zia Polly?> chiedi ai bambini.
<certo che faranno i bravi, mi aiuteranno a preparare la tua torta preferita> dice la donna.
I bambini saltano di gioia.

<stai bene?> ti chiede John.
Sei stesa su un fianco, John steso davanti a te ti stringe tra le sue braccia.
<ora sì> ammetti aprendo gli occhi per incontrare i suoi.
<mi potrai mai perdonare?>
<John, sapevo a cosa andavo incontro quando ho accettato di sposarti> dici divertita.
<nessuna moglie dovrebbe passare quello che hai passato tu>
<forse, ma sono anche io una Peaky Blinders quindi non sono come tutte le altre mogli> dici sorridendo.
<sei stata coraggiosa> dice John dandoti un bacio.
<ho anche usato la pistola che mi hai dato> dici fiera.
<brava amore> lui ti bacia di nuovo.
<John?>
<sì?>
<il bambino sta scalciando> ammetti abbassando lo sguardo sul tuo pancione.
Entrambi appoggiate una mano sulla pancia nuda.
<lo sento> ammette lui sorridendo.
Poi si abbassa e ti bacia la pelle del petto, scendendo fino al tuo ombellico.
<ciao piccolo>
<potrebbe essere una piccola> dici divertita.
<ciao angioletto> si corregge lui, tu sorridi.
<hai una mamma davvero coraggiosa> continua John baciando tutta la pancia.
<e grazie per averla protetta oggi> aggiunge tornando a stendersi al tuo fianco.
<ti amo John> dici accarezzandogli la guancia.
<anche io, non sai quanto>
<mamma?> la voce di Joe ti fa girare verso la porta.
<dimmi amore>
<possiamo venire anche noi?> chiede Cole spuntando da dietro il fratello.
<certo amori, venite qui> sorridi.
Tutti e tra i bambini si accoccolano tra te e John.
Un perfetto lieto fine per una giornata da incubo.

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