AARON HOTCHNER

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Pubblicato 4 giugno 2021

Occhi marroni, occhi che hanno visto tanto male.
Occhi che hanno visto la morte, che hanno visto la pazzia e la rabbia nelle persone.
Occhi che hanno visto la violenza di cui l'uomo è capace.
Occhi che nonostante tutto riconoscono ancora la bellezza.
Aaron sorride.
Ti guarda e pensa di non aver mai visto niente di più bello, il piccolo Jack ride mentre lo rincorri nella stanza delle riunioni.
Il caso è chiuso, ora è di nuovo a casa e vedendoti giocare con suo figlio ha già dimenticato le atrocità, la violenza, la paura che ha visto, vissuto nelle ultime ore.
è stato tutto improvviso, un caso lampo.
Lo hanno chiamato mentre era con Jack, lo ha dovuto portare con sé in centrale e tu ti sei offerta di badare al piccolo fino alla fine del caso.
<y/n?> la voce di Jack risveglia dai pensieri Aaron ancora fermo sulla porta.
<sì piccolo?>
Aaron sorride, il tuo tono è così dolce.
<c'è qualcuno che ci guarda> dice il piccolo indicando qualcuno alle tue spalle.
Ti giri e noti che Aaron è tornato, sembra stanco ma sorride.
<ehi> gli sorridi a tua volta, poi ti abbassi verso Jack.
<perchè non vai a salutare papà?>
<ma tu poi vai via?> ti chiede il piccolo.
<no, vengo a salutarlo anche io> rispondi prendendolo per mano.
Jack sorride e corre verso il padre, tu lo segui cercando di non inciampare.
<papà!> Jack salta in braccio ad Aaron.
L'uomo lo riempie di baci e lo stringe a sé.
<ciao piccolo, come stai? ti sei divertito?>
<tantissimo, ho imparato ad essere una super spia e ad usare la radio> dice Jack super entusiasta.
<grazie y/n, non so come avrei fatto>
<è stato un onore, ora si può dire che sono un esperta di supereroi non è vero Jack?>
<le ho insegnato tutto quello che so> risponde il piccolo con fare orgoglioso.
Poi guarda il padre.
<y/n può venire a casa con noi? voglio che mi racconta lei a favola della buonanotte> dice Jack implorando il padre.
<possiamo invitarla a cena, ma magari y/n ha qualche impegno> risponde Aaron girandoti poi verso di te.
Jack ti guarda, occhioni grandi e labbro inferiore più pronunciato.
<y/n mangi con noi?> ti chiede Jack.
E come potresti dire di no, quando due uomini ti guardano così.
<accetto il vostro invito ma vi avverto ho una fame da lupi> dici ridendo.

<sei riuscita a farlo addormentare in soli quindici minuti?> chiede Aaron appena torni in cucina.
<certo> gli sorridi.
<hai battuto il record> dice lui ridacchiando.
Aaron ti passa un calice.
<vino?> tu in risposta annuisci.
Vi sedete sul divano.
<potevi andare via subito dopo cena> commenta Aaron rilassandosi completamente sul divano.
<non volevo deludere Jack, e poi mi piace passare del tempo con voi> ammetti abbassando per un momento lo sguardo.
<Jack ti adora> dice lui guardandoti.
Le tue guance diventano rosse.
<e io adoro lui, è un bambino d'oro> ammetti guardandolo a tua volta.
<grazie per oggi, mi hai salvato> 
<è stato un piacere davvero, e poi tra colleghi ci si aiuta> dici sorridendogli.
Aaron ti osserva per un momento, il suo calice lasciato sul tavolino.
<dimmi di fermarmi> sussurra avvicinandosi.
Tu scuoti la testa, non è un segreto quello che provi per lui e ora stai scoprendo che lui ricambia.
Ti sposti verso di lui, le sue mani si poggiano ai lati del tuo viso.
<non fermarti> sussurri, i suoi occhi studiano il tuo viso fino a quando non si fermano sulle tue labbra.
<baciami>
Aaron si convince, finalmente le sue labbra si poggiano sulle tue.
Le tue mani scivolano sulle sue spalle, il materiale liscio della sua camicia sotto le tue dita.
Le sue labbra sono morbide, il bacio sa di gelato al cioccolato e vino dolce.
è perfetto.
Come se tutto fosse al proprio posto, come se finalmente il tuo piccolo pezzetto di cuore abbia trovato il posto giusto nel puzzle.

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