BUCKY BARNES

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Pubblicato 3 giugno 2021

<perchè ridi?> chiede Bucky alzando lo sguardo dal suo telefono.
Tu lo guardi da dietro il bancone del tuo bar.
<devi vedere la tua faccia Buck> dici ridendo.
Lui alza un sopracciglio con aria confusa.
<cosa c'è di tanto raccapricciante?> chiedi indicando il suo telefono.
Lui abbassa lo sguardo sullo schermo, poi con un movimento veloce lo blocca e rimette in tasca.
<sono le applicazioni per incontri> dice lui buttando giù un sorso di birra.
Tu appoggi i gomiti al bancone, intenta ad ascoltarlo.
<sono un disastro>
<chi? tu o le applicazioni?> chiedi facendogli l'occhiolino.
Lui ti guarda male, ma poi sorride.
Tra voi c'è questo rapporto particolare, tu adori prenderlo in giro e lui con te si sente tanto rilassato da lasciartelo fare, quasi ridendo a certe tue battute.
<credo entrambi> ammette lui.
<sicuramente le app non sono il massimo>
<sì e in più quando mi trovo davanti una donna vado nel panico>
La confessione di Bucky ti scalda il cuore, il fatto che lui riesca ad aprirti così tanto con te ti rende orgogliosa e felice.
<o addirittura loro non mi vogliono più vedere> aggiunge lui.
Tu ci pensi, come sia possibile una cosa del genere.
Se tu avessi anche una minima possibilità con Bucky non la sprecheresti mai e poi mai.
Poi un'idea ti balza in testa.
<ho un'idea caro Bucky> dici sorridendo.
Lui ti guarda, i suoi occhi azzurri curiosi si muovono sul tuo viso.
<perché non usciamo io e te?>
Lui piega la testa di lato, curioso e confuso per la tua affermazione.
<mi spiego, facciamo finta che sia un appuntamento, tu fai tutto quello che faresti per conquistare una donna e poi ti dico io se il problema sei tu o loro> ti spieghi gesticolando.
Lui ci pensa per un momento, rigirando la bottiglia tra le mani guantate.
<ci sto> dice semplicemente, i suoi occhi nei tuoi.
Nonostante lo abbia proposto tu rimani comunque sorpresa che lui abbia accettato.

Ed ecco perchè ora ti trovi vestita e preparata nell'ingresso di casa tua, in attesa di sentire il campanello suonare.
Sei in orario, in realtà sei pronta da quasi un'ora.
Eri così in ansia che ti sei cominciata a preparare molto presto, forse troppo presto.
Scatta l'ora dell'appuntamento ma di Bucky non c'è ancora traccia.
Ansia, paura e paranoie.
E se avesse cambiato idea? Pensando che sarebbe stato inappropriato...
Passano altri dieci minuti in cui hai camminato avanti e indietro per il tuo appartamento quando finalmente suona il citofono, corri a rispondere.
é Bucky.
Prendi la borsa e corri giù le scale, ti fermi prima di uscire per riprendere fiato e calmarti.
"ricorda y/n non è un vero appuntamento!"
Apri la porta e davanti ti trovi un Bucky ben vestito, sorridente e con un bellissimo mazzo di fiori in mano.
<scusa il ritardo, non sapevo quali fiori scegliere> ammette lui grattandosi la nuca.
<quindi li hai presi tutti?> chiedi osservando i fiori, un sorriso sul tuo viso.
<già>
Alzi lo sguardo verso di lui, prendi il mazzo di fiori e gli baci la guancia.
<è perfetto, grazie> ammetti guardandolo negli occhi.
Bucky sospira.
<bene, avevo paura di rovinare tutto i primi due minuti> ammette porgendoti il braccio.
Ti appoggi a lui e lo segui.
<per ora è andato meglio di molti miei appuntamenti> ammetti ridacchiando.
Bucky ti guarda per un momento.
Un sorriso orgoglioso in viso.
Chiacchierate tra un passo e l'altro fino ad arrivare al ristorante scelto da Bucky.
<qui fanno diversi tipi di cucine> spiega lui guardando l'insegna.
Tu però guardi lui.
Bucky abbassa lo sguardo, trovando il tuo già su di lui.
<così per non sbagliare, non si sa mai chi è vegano, vegetariano o ha allergie strane> si spiega dopo essersi inumidito le labbra.
Il tuo sguardo cade per un momento sulla sua bocca, poi torna ai suoi occhi azzurri.
<ottima scelta, ma per tua fortuna io mangio tutto> gli fai l'occhiolino e lui sorride.
<andiamo> ti prende per mano e ti guida all'interno.
Non ti sorprende quando Bucky sposta la tua sedia per farti sedere o ti versa l'acqua nel bicchiere, è un vero gentiluomo.
E ad ogni suo gesto senti le tue guance diventare sempre più rosse.
<come sta andando?> ti chiede a bassa voce.
Prendi la sua mano nella tua da sopra il tavolo.
<molto bene Buck, mi sorprende che alcuni dei tuoi appuntamenti siano spariti>
<di solito non parlo molto> ammette lui abbassando per un momento lo sguardo.
Stringi la sua mano, il guanto di pelle in netto contrasto con la tua pelle calda.
<all'inizio è normale non riuscire a fare conversazione, dei ancora conoscere l'altra persona e trovare l'equilibrio giusto con essa> ammetti ritraendo la mano.
Bucky vorrebbe che tu tenessi la mano sul tavolo per riprenderla e intrecciare le vostre dita.
<con te non è successo>
<forse perchè non eri interessato a me in quel senso> una frase che cerchi di far uscire senza sembrare triste, senza amarezza nella voce.
Bucky ti guarda, il suo sguardo si ferma su di te più a lungo come se non avesse più paura che tu possa notare il modo in cui ti guarda.
<non è vero> dice lui.
Lo guardi confusa.
<voglio dire, ho sempre pensato che tu fossi perfetta ma sapevo anche che non ero alla tua altezza, sapevo di non avere possibilità>
<non è vero> incalzi ridacchiando.
<e io che pensavo lo stesso> aggiungi massaggiandoti le tempie.
<scusa?>
<da quando sei entrato nel mio bar mi hai rubato il cuore Bucky, ma sapevo di non avere chance perché tu mi vedevi solo come un'amica, la tua barista di fiducia>
<e come la metti con tipo che ho cacciato a calci perchè ci provava con te?>
<credevo mi volessi proteggere, da amico> rispondi alzando le spalle.
<ero geloso y/n, perchè lui aveva avuto il coraggio di fare ciò che io sogno tutte le notti> ammette lui.
Per fortuna arriva il conto, uscite di fretta.
<siamo due idioti> dici ridendo.
Bucky sorride, la sua mano trova la tua mentre ti porta lontano dal ristorante.
Vi sedete su una delle panchine di un parco.
<posso dire una cosa?> chiedi girandoti verso di lui.
Bucky annuisce, la sua mano ancora stretta nella tua.
<sono contenta che tutti quei appuntamenti ti siano andati male>
Lui ride.
<anche io> ammette guardandoti negli occhi.
Subito dopo ti prende il viso tra le mani e ti bacia.
Ricambi subito con passione, stringendo la sua giacca tra le mani.
Bucky ti tiene vicina a lui, il suo calore scioglie tutta la tensione che hai accumulato.
<direi che è andato bene il nostro appuntamento> dice lui sorridendo.
<il miglior finto appuntamento della storia> dici ridendo, lui ride con te.
<dobbiamo rimediare, che ne dici di un vero appuntamento?>
<sì, ma questa volta divano, pizza e film> dici seria.
<già ti amo> dice lui sorridendo.
Tu arrossisci, lo tiri a te e lo baci.
<anche io> ammetti contro le sue labbra per poi baciarlo di nuovo.

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