30. Dilemma

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Necessità di scegliere fra due ipotesi.

"Beh, sei decisamente nella merda" concluse Gael bevendo l'ultimo sorso di birra nel bicchiere.

Manech scosse la testa spegnendo la sigaretta con stizza nel posacenere "è tutto sotto controllo, non sono affatto nella merda. La situazione se mai è ... articolata"

"Articolata?" ripetè il moro divertito "fammi ricapitolare. Hai cominciato a incontrare fuori dalla scuola uno degli stronzi che ti ha umiliato, anzi, proprio il responsabile di quel volantino rivoltante di cui mi hai parlato" iniziò e Manech inspirò "avevi giurato di volerti vendicare, che era solo un pezzo di merda e che doveva pagare. Hai chiesto a me, personalmente, di mettermi in gioco per aiutare te e Andrea, ma poi, colpo di scena, ci vai a letto"

"Non ci vado a letto!" protestò il più giovane "non era preparato! E' successo!"

Gael scosse la testa e fece un gesto con la mano, a sottolineare che non fosse importante "ci finisci a letto. Ma ancora più incredibile, nonostante sia un evidente sociopatico, hai cominciato a cercarlo e provare a ... cosa? Instaurare una sorta di amicizia? Vuoi essere il suo scopamico? O forse, com'era? Avvicinarlo per carpire informazioni ...."

"Ok, ok. Basta farmi a pezzi, ho capito che non approvi" brontolò Manech bevendo un sorso.

"Non tocca a me approvare o meno, ma mi piacerebbe che ci sia almeno chiarezza nella tua mente, visto che la situazione sarà un evidente casino" replicò l'altro "se sai quello che vuoi forse riuscirai ad ottenerlo, altrimenti ti farai solo trascinare da quello che vuole lui o non vuole"

Manech tacque, sapeva che Gael aveva ragione, Gaspard era troppo dannatamente imprevedibile, troppo chiuso e diffidente perché lui potesse avvicinarlo sul serio.

Ma è questo che vuoi? Entrare in contatto con lui? Perché?

"Dio ... quell'espressione" rise Gael spostando gli occhi da Manech al bicchiere.

"Cosa? Che espressione?" protestò contrariato il ragazzo.

"Quella che hai in faccia, è la stessa di quando hai davanti una sfida che vuoi superare. Questo Gaspard deve aver acceso in te una vena competitiva" sorrise il più grande.

"Ti sbagli, sono solo curioso. Non so praticamente un cazzo di lui mentre lui sembra avere qualsiasi informazione a portata di mano, niente di più. Forse dovrei fare questo, investigare, capire che persona è, così poi potrò lasciar perdere e smetterò di sentirmi perennemente un passo indietro"

"Tu non vuoi delle informazioni, tu vuoi capirlo Manech e questo è ben diverso" disse " dammi del pazzo ma, per me, capire una persona è come leggere uno spartito. Non puoi farlo dandoci un'occhiata sommaria, sembrerebbe solo un macello. Devi stare lì, a osservare rigo per rigo, nota per nota, ti servirà tempo e devi pensarci bene prima di perdere quel tempo dietro qualcuno di cui dici che non ti importa"

Manech si rabbuiò mentre rifletteva su quelle parole e cercava un senso dietro i suoi stessi pensieri.

"Allora" disse poi Gael con tono più allegro " qual è dei due? Non ricordo più quella foto che mi avete mostrato"

"Quello biondo" mormorò il ragazzo aprendo una foto sul cellulare e mostrandola a Gael " almeno non puoi dire che non sia attraente"

Gli occhi di Gael fissarono lo schermo e il suo respiro si mozzò, all'epoca in cui Manech ed il suo amico gli avevano mostrato quelle foto i due ragazzi non significavano nulla per lui. Erano volti come altri, ma in quel momento sapeva perfettamente chi fosse il tipo di nome Gaspard.

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