5. Notturno

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In foto: Andrea Airaldi

Pertinente alla notte.

Louis La Rochelle indossava il suo solito sorriso compiaciuto quando i tre ragazzi si accomodarono al tavolo nell'area riservata del club. Le luci soffuse donavano al gruppetto un'aria ancora più sinistra mentre i ragazzi si chiedevano cosa significasse l'urgenza di quell'incontro.

"Eccolo qua, il trio delle meraviglie al completo" esclamò l'uomo alzandosi in piedi per salutarli.

Si sporse immediatamente verso Victoria e le porse la mano, la ragazza la strinse e l'uomo chinò il capo sfiorando appena le nocche con le sue labbra.

" Ci ha stupito l'urgenza di questo incontro" esordì Yves puntando i suoi occhi scuri sull'uomo che dischiuse le labbra in uno dei suoi sorrisi lascivi.

"E perchè mai? Dovreste sapere che ho una grande ammirazione per voi e per il tipo di affari che mettete in piedi. Non faccio che tessere le vostre lodi all'interno dei circoli giusti" disse l'uomo sorseggiando il Martini che aveva nel bicchiere.

" Ed è di questo che si tratta, suppongo" Gaspard aveva parlato in fretta, pragmatico e intuitivo come sempre "uno dei tuoi circoli".

"Precisamente" confermò l'uomo soddisfatto "alcuni miei soci mi chiedevano se le ragazze fossero la sola opzione disponibile sul mercato"

Victoria si stranì davanti a quelle parole " in che senso? Che genere di opzione vorrebbero?"

"Dei ragazzi" rispose semplicemente Louis.

Silenzio.
Gaspard mosse lo sguardo istintivamente verso Yves, il volto dell'amico era una maschera neutra anche se era ovvio che quella prospettiva lo turbasse e lo spiazzasse. Il biondo sapeva che non avrebbe mai fatto una scenata davanti ad un cliente importante come La Rochelle, ma si accorse che le mani di Yves si erano agganciate alla sedia sotto il tavolo e stringevano il bordo con forza.

"Questo è decisamente lontano dai nostri standard abituali" fu Gaspard a rispondere, cercando di intuire se quella proposta fosse una provocazione o un'offerta reale.

"Ne sono consapevole e i miei amici sarebbero ben disposti a pagare un extra per il disturbo. Visto che siete i migliori ad organizzare questo genere di intrattenimento, con la dovuta discrezione" concluse bevendo nuovamente dal bicchiere.

Gaspard stava già cercando di mettere insieme delle parole per declinare gentilmente quella proposta che avrebbe potuto portare una certa tensione nel gruppo. Ma con sua grande sorpresa fu Yves a prendere la parola, distendendo la tensione che gli aveva fatto contrarre la mandibola.

"Non vedo perchè dovremmo deludere i tuoi amici, Louis. Lascia fare a noi, il tempo di contattare le persone giuste e avrai quello che chiedi"

Victoria non riuscì a trattenere lo stupore per quelle parole mentre Gaspard si mostrava molto meno sorpreso per la piega che aveva preso quella conversazione.
"Che genere di evento avevate in mente?" domandò il biondo.

" Una festa privata, per un caro amico con gusti, beh, diciamo diversi. Saremo in sei, con molto entusiasmo in corpo" concluse con un mezzo sorriso.

" Molto bene, ce ne occuperemo con piacere" poi Yves si sollevò e i due amici fecero lo stesso " avrai nostre notizie a breve, ti faremo sapere quanto verrà a costare l'evento e dove si terrà."

" E' sempre un piacere fare affari con voi tre" commentò Louis sollevando il suo bicchiere e brindando ai ragazzi che si stavano allontanando.

Una volta fuori fu Victoria la prima a mostrare quanto poco quell'affare la stesse convincendo.

"Ma che diavolo ti è saltato in mente? Non è il genere di cosa di cui ci occupiamo ..."

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