Make it happen// Draco Malfoy

Carapter 19

Pov Draco Malfoy
Era arrivato il grande giorno, il giorno del ballo.
Assistevo a balli natalizi sin da quando ero bambino, mi facevano davvero schifo ma ci andavo per le ragazze.
Me me facevo una o due a ballo.

Quella mattina mi alzai presto, indossai una tuta grigia e uscii da camera mia. Nel tragitto incontro Archie che saluto. Anche lui stava uscendo a fumare una sigaretta così decidiamo di andarci insieme.

Col tempo ho iniziato a tollerarlo, non era poi così male come amico.

A: allora che mi dici?
Accende la sua sigaretta.
D: che ti devo dire fra sono un coglione. Aspiro il fumo che mi riempie i polmoni.
A: qualunque sia il problema dovresti parlargli.

Proprio in quel momento passa davanti a noi hannah che stava facendo jogging intorno al castello. Credo non ci abbia visto, aveva le cuffie.

Spengo la sigaretta sul muro e mi volto verso archie.
D: non è così semplice.
A: se la ami veramente dovresti farlo. Oggi è il giorno del ballo. Sorprendila. Apriti con lei, raccontale tutto. Ti aiuterà ne sono sicuro.
Poi mi da una gomitata amichevole.
A: ti sfogheresti.

Ridiamo entrambi. Stiamo un po' li a parlare di tutto, solite cose fra ragazzi. Verso l'ora di pranzo ci alziamo e ci dirigiamo in sala grande.

Pov hannah Smith
Questa mattina avevo voglia di correre, non so, mi ero svegliata così.

Indosso la mia tuta e faccio una corsetta intorno al castello.
Mentre passo per la seconda volta davanti alla porta del castello vedo Archie e Draco parlare.

Faccio la disinvolta e continuo a correre facendo finta di non vederli.
Ovviamente quella scena tormenta i miei pensieri. Che caspita ci facevano quei due insieme? Fino a poco tempo fa si odiavano... vabbè sarò strana io..

Mentre torno in camera, fortuna vuole, vedo che Archie passava da li solo.
Mi avvicino a lui e lo prendo per il braccio dirigendomi in camera mia.
Archie apre la bocca per parlare ma lo zittisco subito.
H: non. Una. Parola.

Entro in camera e chiudo la porta dietro di noi.
Lo butto sul letto e mi metto davanti a lui con le braccia incrociate.
H: devi dirmi qualcosa?
Socchiudo gli occhi per mettergli pressione.
Lui si gratta la testa e mi guarda.
A: ehm.. no?

Gli do un leggero schiaffo sulla guancia.
H: risposta errata.
Lui si massaggia la faccia e si alza in piedi per uscire.
H: non ti azzardare ad uscire.
Apre la maniglia della porta.
H: chiudi quella porta.
A: ma perché?
H: CHIUDI QUELLA CAZZO DI PORTA.

Fa come dico e torna a sedersi.
H: sta mattina. Tu e Draco.
A: ahh e per questo?
Faccio cenno di si con la testa.
A: niente stava fumando e mi sono seduto accanto a lui.
H: di cosa stavate parlando?
A: di ragazze...

Faccio per tirargli un'altro schiaffo ma mi ferma.
A: no okok scherzavo.
H: mh
Non ne sono convinta al 100%
A: stavamo parlando di una cosa che non posso dirti. Te la dirà lui.
H: mh.

Rimango li a fissarlo per un po'
A: posso andare?
H: si vai, ci vediamo a tavola..
esce da camera e se ne va. Mi faccio una doccia, indosso un maglioncino bianco e dei jeans a palazzo neri con i miei stivaletti e mi dirigo anche io a pranzo.

Arrivo come al solito per ultima mi siedo al mio posto, di fronte a Draco. Per tutto il tempo non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso. Volevo sapere cosa mi voleva dire.

Dopo aver passato del tempo con i miei amici in sala comune senza dire una parola mi dirigo in camera per prepararmi per il ballo.

Indosso il mio abito e mi sistemo. Alle 21:30 ero pronta. Mentre mi specchiavo qualcuno bussa alla mia porta. Vado ad aprire e Draco in uno smoking nero è davanti a me.

Fa scorrere i suoi occhi lungo tutto il mio corpo, rimane di pietra davanti a me..
D: wow io... sei bellissima
Mi lascio scappare un sorriso imbarazzata.
H: grazie..
D: io... ti ho preso una cosa...

Mi porge una scatolina, la apro e dentro ci trovo una collanina che termina con un piccolo diamantino verde. La guardo e poi guardo draco. Gli sorrido.

H: è bellissima.
D: aspetta che te la metto.

Me la mette e poi mi guarda.
D: sei bellissima.
H: me lo hai già detto.
D: lo so ma sei bellissima.

Arrossisco.
D: dai andiamo.
Mi porge il suo braccio lo prendo e ci dirigiamo in sala grande, addobbata per l'occasione.