JOSH POV
Stamattina la sveglia è suonata presto ma non mi ha dato fastidio, al contrario mi sono sentito molto felice e con la voglia di spaccare il mondo.
Non mi sentivo così da tempo, forse la ruota della fortuna sta girando anche per me.
Mi sono fatto una doccia veloce e per bene, non ho avuto pensieri stamattina, nulla.
Non ho avuto niente a cui pensare con la mia mente e sono andato lavorare con molta più voglia.Adesso invece mi vesto velocemente con un paio di jeans scuri ma stretti, e una camicia nera, abbandono direttamente gli abiti informali che indosso già per tutta la settimana e questa sera ho deciso di prendermela tutta per me.
Stranamente ho anche voglia di guidare e stare in mezzo alla gente, non so cosa mi succeda oggi.
Sono riuscito nel mio intento, per stasera ho organizzato una serata fuori con gli altri.
Una buona rimpatriata ci sta sempre, l'ultima volta non è andata granché ma spero questa volta di guardare qualcosa di diverso, sono fiducioso ma non troppo.
Ma voglio ancora dare una volta il beneficio del dubbio a tutta la mia combriccola che io definisco come una famiglia per me.Infatti, questa seria abbiamo un'uscita in discoteca, saremmo grandi di età ma siamo ancora dei ragazzini sotto un certo punto di vita, abbiamo quasi tutti ventisei anni e so benissimo che le priorità sono altre, ma nessuno ci vieta di poterci divertire ancora per un poco.
Ho faticato tantissimo a convincere Emily e Chris, e mi rendo conto che una volta questo era tutto il mondo del mio migliore amico, ora invece i suoi figli sono la cosa più importante.
Non volevano affatto venire proprio per questa motivazione qui, visto che passano molto tempo in azienda anche in oltranza, volevano godersi un po' di più i piccolini dato che la madre di Emily e talvolta il padre di Chris li tengono.Alla fine verranno ma se ne andranno via presto perché non ce la fanno a stare lontani dai loro bambini e li ho ringraziati per questo.
Scendo dalla macchina quando da lontano riesco a notare Roxy ed Erik proseguire, sono così affiatati e affini tra di loro che mi fa piacere vederli insieme.
Lei lo guarda proprio con gli occhi dell'amore e penso che tutto ciò di cui avesse bisogno nella sua vita era proprio Erik, d'altro canto lui ha la sua stessa espressione quando la guarda negli occhi.
Li raggiungo salutandoli entrambi, ci scambiamo qualche parola e tra risate e pettegolezzi, incrocio da lontano Ines.Il suo vestito rosso è molto corto, non lasciando nulla all immaginazione, i capelli li ha fatti diventare mossi più del dovuto, i tacchi del medesimo colore del vestito e le labbra sono di un rosso scarlatto ben accentuato.
Cammina con quel fare che mi ha sempre mandato fuori di testa, è determinata e cazzuta e sembra tanto che sappia quello che vuole.
Deglutisco quasi a soffocarmi mentre distolgo lo sguardo da quello che mi si presenta davanti, mi schiarisco la voce e poi bevo un po' di acqua dalla bottiglietta di Roxy.
Anzi a dir la verità gliel'ho strappata di mano."Che bello rivedervi" Ines si avvicina e subito il suo profumo mi inebria e mi offusca la mente.
Saluta con due baci in guancia i due piccioncini e fa lo stesso anche con me.
Punto lo sguardo su Roxy che mi sorride sornione, e non capisco cosa sta cercando di dirmi.
Vediamo anche da lontano Emily e Chris arrivare e dietro a ruota ci sono Allison e Daniel.
"Emily ma che bella che sei stasera" si congratula Roxy.
"Anche tu non sei niente male, anzi sei proprio una bomba sexy" la appoggia l'amica.Sì scambiano qualche parola tra di loro facendo tornare a galla i vecchi tempi, mentre io con la coda dell'occhio faccio una radiografia alla sorella del mio migliore amico.
Non è il momento adatto per farlo, non posso permettermi di guardarla come se volessi mangiarla e accantonare il pensiero di come se n'è andata lasciandomi in preda a forti stress.
L'avrò anche perdonata ma le cose non si dimenticano facilmente.E so benissimo che tutti dicono che ad un certo punto nella propria vita bisogna passare oltre e cercare di guardare le cose in modo positivo, ed io a riguardo ho sempre pensato che nessuno si può permettere di giudicare ciò che ci è stato fatto. Sta a noi decidere se passarci sopra e fare finta di nulla o cercare sempre il momento adatto per far portare le situazioni a galla.
Ed io fino a quando avrò voce mi lamenterò e farò presente a tutti quelli che dovevano di esserci, che non ci sono mai stati.
E che non basta un 'mi dispiace' per fare tornare le cose come prima, a volte è giusto ricordare alla gente quanto abbia fatto schifo.