ᵁⁿᵉˣᵖᵉᶜᵗᵉᵈ ᵖᵃʳᵗⁿᵉʳ

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Prima che Natasha possa lasciare New York per tornare a lavoro, James riceve una chiamata da Ross che gli dice che per la prossima missione gli converrà avere Natasha al suo fianco. I due si scambiano un'occhiata scettica prima di partire insieme per Berlino. Nell'ufficio più in alto del grattacielo dove risiede la Task Force di cui è al comando, Everett Ross ha richiamato la squadra di Ruth du Motier. Natasha guarda il suo nuovo capo di sottecchi. "Lei cosa ci fa qui?".

"Io e Ross siamo vecchi amici, e il destino ha voluto che ci riunissimo per una missione". I due gruppi aspettano gli ordini, restando con le gambe divaricate e le braccia dietro la schiena, in attesa di informazioni più dettagliate. "Ancor prima che il progetto Avengers venisse avviato da Stark e Fury, c'era un'altra associazione che si occupava delle stesse identiche cose con un'unica differenza. La SAO riusciva sempre a portare a termine tutte le missioni".

"La SAO?" domanda Natasha, curiosa. "La Special Agent Organisation. Io e Ross ne facevamo parte, e con noi c'era un dottore speciale che ha sviluppato un trattamento in grado di preservare la conoscenza di una persona e trasferire dati da un uomo morto ad uno vivente". Ross, osservando le reazioni dei presenti, decide di prendere la parola.

"Quello che la mia collega sta cercando di dirvi, è che ci hanno chiamato da Praga dove un agente segreto della CIA, tale Bryan Taylor è stato rapito e ucciso perché era in possesso di informazioni segrete che per nostra fortuna non ha trapelato prima di morire dissanguato. Il nostro compito è di trasferire i suoi ultimi ricordi ad una persona in grado di poterci dire che cosa sapeva Taylor...". L'ex vedova nera è titubante. Il trasferimento di ricordi, impiantare modelli di memoria da una persona all'altra. È quello che è successo anche a lei.

"Questo dottore c'entra qualcosa con quello che è successo a me?". James la guarda con la coda dell'occhio, per poi abbassare lo sguardo. "Lavorava a Budapest. Aveva una cattedra lì nel 2005, e tu sei stata la prima a provare il trattamento". "E ovviamente nessuno mi ha chiesto il permesso".

"Non penso che tu sia nella posizione per poterti lamentare..." sbotta la du Motier. "...senza quel trattamento, adesso non saresti qui. Senza quel trattamento, Natasha Romanoff non sarebbe potuta tornare in vita in alcun modo. Senza quel trattamento, adesso saresti semplicemente una cavia da laboratorio senza ricordi. Un robot". Lei, in dovere di risponderle a modo, decide di restarsene zitta e al suo posto. I presenti la guardano mentre si stringe nelle spalle.

"Qual è la missione?" James mette fine al silenzio imbarazzante. Ross prende tempo, schiarendosi la gola. "Devo mandarvi a Praga. Scorterete la persona a cui sarà impiantata la memoria di Taylor. Gli uomini che lo hanno ucciso sono ancora sulle tracce dei segreti governativi di cui era a conoscenza, perciò la persona che dovrete proteggere è molto importante. Occupatevi di tenerlo incolume. Nient'altro". In poche ore sono sul volo per Praga. James scorge Natasha oltre i sedili, e trovandola a disagio la richiama.

𝐁𝐨𝐫𝐧 𝐭𝐨 𝐛𝐞 𝐭𝐡𝐞 𝐖𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫 𝐒𝐨𝐥𝐝𝐢𝐞𝐫 | Libro TerzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora