CAPITOLO 18

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✨CRINGE✨

Sono ormai le 2:00 di notte e qua sono tutti ubriachi. Tutti tranne me e Dylan.

Esso è seduto sul tavolo della cucina con una sigaretta ed il telefono, mentre io sono sdraiata esausta nel divano del salotto.

Tutti gli altri ballano da almeno tre ore e io non ne posso più di sta musica a palla.

<ragazzi perché non andiamo a dormire?> dissi ma venni ingorata da tutti.

<PERCHÉ NON ANDIAMO A DORMIRE?> urlai per farmi sentire.

<non ti risponderanno, sono troppo apllicati a ballare e poi non daranno ascolto a te di sicuro.> disse quell'idiota fastidioso di Dylan

Ah si? non daranno ascolto a me? ok ci penso io.

Mi alzai di scatto e spensi la musica, strappai violentemente dalle mani di tutti le birre ormai quasi finite e mi misi in piedi sul tavolino per attirare l'attenzione di tutti.

<ASCOLTATEMI. Ora vi mettete i pigiami e andiamo a dormire ok? su che è tardi> lo dissi con decisione e determinazione così da essere presa sul serio.

Tutti mi fissavano come se fossero attenti a ciò che stavo dicendo, io sorrisi istintivamente perché per un'attimo mi sono sentita potente, ma subito dopo mio fratello mandò tutto a puttane.

<chi vuole farsi una canna?!> disse alzando in aria l'erba

<NONONO MARCUS! MI AVEVI DETTO CHE AVRESTI SMESSO>

Non mi mi sentì quindi non mi rispose perché Joel decise di accendere di nuovo la musica e di far ballare e scatenare tutti.

Buttai le bottiglie per terra e mi misi le mani ai capelli per l'esasperazione.

<non c'è la faccio più...>

<ASCOLTATE RINCOGLIONITI, SPEGNETE STA CAZZO DI MUSICA E METTETEVI QUELLE MERDE DI PIAGIAMI COSÌ ANDIAMO A DORMIRE. NIENTE NO E NIENTE MA, SI FA CIÒ CHE DICO IO CHIARO?> disse Dylan attirando anche la mia attenzione

Di colpo tutti salirono al piano di sopra pe mettersi il pigiama ed io rimasi stupita

<cooosa?>

<ehi bellezza, tu sei compresa, vatti a mettere quel pigiama dal cazzo> disse fissandomi storto

<oh senti non sono ne ubriaca ne la tua schiava quindi lasciami sistemare qua in santa pace>

Dissi iniziando a prendere le bottiglie che buttai a terra poco prima, Dylan, con mio stupore, mi aiutò a sistemare tutto quel casino.

Entro 10 minuti era già tutto apposto ed io ero stanca morta.

<io vado a dormire...tu?>

<emhh io sto ancora un po' qua>

<va bene a domani allora>

Non rispose nemmeno, io salì le scale e mi affacciai nella camera in cui dovevamo dormire tutti insieme.
Tutti dormivano già, è assurdo il potere che ha solo quel ragazzo su tutti.

Andai in bagno e mi misi il pigiama che avevo portato per la notte.

Era un pantaloncino rosa di seta leggera e un top ricamato, bianco, sempre leggero.

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𝐨𝐛𝐬𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧🥀//𝒟𝓎𝓁𝒶𝓃 𝒪'𝒷𝓇𝒾ℯ𝓃Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora