CAPITOLO 28

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<mhhh Dylan che ore sono> dissi girandomi dall'altra parte del letto

<Dylan?> non ricevetti risposta così aprì leggermente gli occhi ancora assonnati e lui non c'era

<ah bene> dissi ributtandomi sul letto e sbuffando.

Avevo un fortissimo mal di testa, forse ieri ho bevuto, bho non ricordo, e poi sono in intimo e non so neanche io il perchè, so che ero con Dylan ieri sera ma non so cos'è successo.

Mi alzai svogliatamente dal letto e presi il telefono 

<cazzo sono le 13:00> dissi iniziando a correre verso il bagno per prepararmi. Alle 10 avevo appuntamento con Laura per fare colazione insieme, ma a quanto pare non ho appuntato la sveglia.

Misi un pantaloncino nero, un top bianco e una giacca di sopra, per quanto riguarda i capelli invece, avevo una coda alta un po' spettinata, in faccia avevo solo un po' di mascara e tanto correttore per coprire le mie occhiaie.

Misi un pantaloncino nero, un top bianco e una giacca di sopra, per quanto riguarda i capelli invece, avevo una coda alta un po' spettinata, in faccia avevo solo un po' di mascara e tanto correttore per coprire le mie occhiaie

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Mentre scendevo dalle scale chiamavo Laura al telefono.

<<alla buon'ora Sara>> 

<<scusami mi sono svegliata tardi>>

<<io non ho voluto disturbarti visto ieri sera>>

<<ieri ser- perchè che è successo?>>

<<ti vengo a prendere? così ti racconto tutto>>

<<ok fai in fretta sono curiosa>>

Laura abita qui vicino quindi ha messo solo 5 minuti ad arrivare. Sentì il clacson suonare perciò lasciai perdere quello che stavo facendo e uscì di casa.

Andammo da starbucks e nel tragitto ha iniziato a raccontarmi tutto quello che abbiamo fatto io ed Anna.

<che vergogna mamma mia, non voglio immaginare cos'ho fatto poi a casa> dissi scendendo dalla macchina imbarazzata.

<non ci pensare> disse Laura aprendomi la porta del locale.

SKIP TIMES

Erano le 16:30 e di Dylan ancora nessuna traccia quindi provai a chiamarlo ma ovviamente non risponde, ora sono diretta a casa di mia mamma dove ci dovrebbe essere mio fratello.

Suonai e mi aprì Giulia.

<ormai sei tu la padrona di casa eh> dissi entrando senza il suo permesso, cioè mi pare anche ovvio visto che è casa mia giusto? Essa sorrise e chiuse la porta.

<MARCUS HAI VISTO DYLAN? LO CERCO DA STA MATTINA> urlai per farmi sentire mentre cercavo qualcosa da mangiare in frigo

<sempre la solita, non cambi mai, arrivi manco saluti e vai a mangiare> disse una voce maschile, a me molto familiare, ridendo

𝐨𝐛𝐬𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧🥀//𝒟𝓎𝓁𝒶𝓃 𝒪'𝒷𝓇𝒾ℯ𝓃Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora