CAPITOLO 10

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<svegliati Sara>

<mh>

<Sara... Sara!>

Aprì gli occhi e diciamo che rimasi...rimasi ecco un po' sorpresa.

<Dylan ma che cazzo ci->

Mi tappò velocemente la bocca

<MHHH> mugolò una persona dietro il mio orecchio

<shhh non far svegliare Thomas, non deve sapere che sono qui>

Thomas?
Mi accorsi solo ora che Thomas mi stava abbracciando mentre dormiva

<aw che carino> dissi sempre a bassavoce

<risparmiami queste cose. Ora preparati che andiamo>

<cosa? no, sei entrato in camera mia di nascosto mentre io dormo con il mio ragazzo e vuoi che io scappi con te? manco morta.>

Di colpo mi sentì sfilare via le coperte

<devo sempre usare le maniere forti con te eh> disse prendendomi a sacco di patate e portandomi in bagno

<muoviti ti aspetto giù>

<con mio fratello? non credo proprio>

<allora scenderai dalla finestra proprio come sono salito io> disse imitando la mia voce

<punto primo non sono così gallina. Punto secondo non rischio la morte per uno stronzo come te. >

<5 minuti> disse allontanandosi

ok. mi preparo.
Ma solo perché non ho più sonno.
E poi perché non ho niente da fare.
ok basta perdere tempo...

Misi un pantaloncino corto e una maglietta a caso presa dall'armadio, mi lavai la faccia, i denti, non mi truccai e mi raccolsi i capelli in uno chignon spettinato.

<sei pronta?> disse Dylan da dietro la porta

<si> dissi aprendola

Mi fissò per tre minuti e poi prese parola

<bene andiamo, scendi prima tu>

<ma ti droghi la mattina? prima vai tu così se muori io non scendo.>

<come vuole lei signorina> disse con voce da gallina.
Chissà come mai assomigliava alla voce di quella gatta morta di Teresa... vabbè

Mentre Dylan scendeva io presi la giacca di Thomas sulla scrivania, e neanche il tempo di girarmi che già Dylan era giù.

<tocca a te mongoloide>

<seh aiutami almeno>

<salta, ti prendo io>

<ti giuro io ci provo a capire cosa frulla nella tua cazzo di testa ma non ci capisco niente.>

<ti fidi di me?>

<no> dissi secca

<bene allora salta>

Saltai. E mannaggia a me e a cosa mi passa per la testa.
Mi prese... fortunatamente, e mi appoggiò
delicatamente per terra mentre mi teneva ancora per i fianchi.
Devo dire che le sue mani giganti addosso non erano per niente male.

<embè? mo mi lasci?> dissi imbarazzata

<muoviti sali in macchina> disse roteando gli occhi

<punto primo devi dirmi dove andiamo, punto secondo non mi devi lasciare sola per nessun motivo, e punto terzo se provi soltanto a parlarne con Thomas io ti stacco le vertebre una per una>

𝐨𝐛𝐬𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧🥀//𝒟𝓎𝓁𝒶𝓃 𝒪'𝒷𝓇𝒾ℯ𝓃Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora