CAPITOLO 23

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Sono chiusa qua dentro da un bel po', forse anche troppo visto che siamo al giorno dopo ormai, ho saltato la cena e anche la colazione, non mi importa.

Dylan è salito svariate volte, per chiedermi come stavo, per spronarmi ad uscire, per dirmi che avrebbe saltato la cena anche lui se io non avessi mangiato, e sopratutto per chiedermi di aprire e parlare.

In questo momento sono sdraiata sul letto a pensare, mentre Dylan è seduto per terra dietro la porta da un sacco di tempo.

<Sara...aprimi ti prego, o almeno rispondimi>

Non risposi ovviamente, come a tutte le altre domande.

<eh va bene,io ci ho provato, se non mi aprì tu entro io con la forza.>

e come vorrebbe far-
Sentì un forte rumore di metallo e legno sbattere da qualche parte.
Non dirmi che ...
Esatto Sara, Dylan ha appena rotto la serratura della porta.

lo sentì camminare verso di me e sedersi sul letto mentre io ero girata di spalle a lui, più nello specifico ero messa sul lato destro.

<Sara scusami per prim- ah, stai dormendo>

No. non sto dormendo e solo che sono brava a fingere e tu ci stai cascando in pieno.

<il fatto e che anch'io penso ci sia qualcosa dippiù, oltre l'attrazione ecco, ma non ho il coraggio di dirtelo, al contrario di te, non pensavo provassi ciò che provo io...>

Mi scese una lacrima mentre tenevo gli occhi chiusi per fingere di dormire, allora era davvero così.

<non ho il coraggio di dirti molte cose sai? tipo che sei fantastica, in ogni cosa che fai, amo il tuo corpo e sopratutto il tuo carattere forte, amo ogni tuo difetto e cazzo, sei perfetta. Il problema della "coppia" sono io, mando sempre tutto a puttane, come poco fa, guardati, un viso così bello non dovrebbe avere una minima traccia di lacrime, invece per colpa mia hai sofferto.
Di nuovo, per l'ennesima volta...>

<credo tu abbia vinto il gioco, perché in questo momento mi sono aperto completamente a te anche se non mi senti, sapevo già che avresti vinto tu, ma non perche sei forte, ma bensì perché sono debole io con te.> disse ridacchiando

<beh... ti avevo promesso che se avresti vinto tu sarei dovuto andare via dalla tua vita, perciò credo che dovrò farlo, almeno ti togli un peso in meno> disse accarezzandomi la spalla scoperta

<non sei un peso> dissi aprendo gli occhi e girandomi verso di lui.

<tu... tu mi stavi ascoltando?>

<si, lo stavo facendo e hai detto davvero delle belle cose, ma sinceramente avevo paura di vincere, perché non volevo che tu te ne andassi dalla mia vita, io non voglio. Perciò rimani> dissi sorridendo sinceramente

Dylan arrossì per l'imbarazzo mi guardò fissa negli occhi e parlò per spezzare il silenzio.

<mi dispiace se ti ho fatto piangere, ma stavo per dirti ciò che provavo fin quando non mi sono saliti i dubbi e ho cambiato subito idea.>

<sei un'idiota> dissi sorridendo e stessa cosa fece lui

<lo so> disse accarezzandomi la guancia.

<che facciamo ora?> mi chiese

<INTANTO MANGIAMO, perché sto morendo di fame e poi sta sera lavoro quindi mi dovrai accompagnare a casa e poi al club>

<okay principessa> disse ridendo

Mi aiutò ad alzarmi dal letto e ci andammo subito a scrofanare tutto il cibo disponibile in casa.

𝐨𝐛𝐬𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧🥀//𝒟𝓎𝓁𝒶𝓃 𝒪'𝒷𝓇𝒾ℯ𝓃Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora