Capitolo 4

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"Perfavore stai bene...perfavore stai bene-Adeline, mi dispiace così tanto." disse un leggero sussurro mentre Rowyn ritrovava lentamente la via della conoscenza. Rowyn aprì gli occhi e sussultò rumorosamente quando cercò di muoversi. "Rowyn- non ti muovere, sei gravemente ferita."

Fu allora che notò la piena estensione del dolore che si irradiava dalla sua schiena, dalle gambe e dai polsi. "Che cosa ha fatto?" fu tutto ciò che riuscì a dire con voce tremante e rotta.

Tumnus stava chiaramente piangendo mentre lei concentrava lo sguardo su di lui. "L-Lei-oh Aslan-" fu interrotto dal suo stesso violento singhiozzo. Fece una smorfia al forte rumore che echeggiò nel ghiaccio che li circondava. "La tua schiena..." la sua voce era un sussurro dopo aver messo a tacere i singhiozzi.

"C-Cosa ha fatto?" ha ripetuto mentre faceva del suo meglio per soffocare un singhiozzo.

"Ha ordinato di darti ventiquattro frustate, una per ogni anno che tua madre..." si proibì di finire la sua dichiarazione.

Gli occhi di Rowyn bruciarono a macchia d'olio. "M-Mi ha frustato?"

Il suono spezzato di conferma d Tumnus era tutto ciò di cui aveva bisogno per rompersi completamente. Le sue labbra tremolarono notevolmente e chiuse gli occhi strettamente, pregando segretamente che questo fosse tutto un incubo, che si sarebbe svegliata a casa.

"Ho usato la mia sciarpa per cercare di aiutarti-non so quanto abbia funzionato ma-" smise di parlare quando finalmente un singhiozzo sfuggì dalla sua bocca. "Oh Rowyn, mi dispiace così tanto...non c'era niente che potessi fare per fermarlo." venne a tenerla con cautela tra le braccia mentre piangeva.

La coppia rimase così per quelli che sembravano giorni fino a quando Jadis finalmente arrivò.

"Ragazza, alzati" lei ordinò ma Rowyn non si mosse, non poteva. Improvvisamente, una mano forte l'afferrò per la schiena, proprio sulle ferite, e la tirò su e giù dai suoi piedi. "Quando ti comando qualcosa, obbedisci!" il suo grido fece si che gli occhi di Rowyn bruciassero più di quanto non avessero già fatto.

"Vostra Maestà", risuonò una nuova voce, una che non aveva mai sentito prima. "Il ragazzo è diretto qui."

Fu tutto ciò di cui la donna aveva bisogno per far cadere Rowyn direttamente sul terreno ghiacciato e duro. Rowyn non aveva la forza o la voglia di sussultare-eccetto il dolore- accolse con favore la sua stretta fredda e letale a braccia aperte.

Risuonarono dei passi e Jadis lasciò la ragazza da sola.

"Rowyn..." disse Tumnus, avvicinandosi alla fragile ragazza che non parlava. "Rowyn?" ha ripetuto. Il suo leggero sospiro fu sufficiente per calmarsi sapendo che era ancora viva-se quella era anche la parola giusta per descrivere come si sentiva in quel momento.

Rowyn fissò il muro di ghiaccio per quella che sembrò un'intera vita finché il sonno non vinse.

...

"Hai intenzione di mangiarlo?" disse Tumnus liberando Rowyn dal suo doloroso sonno. Sentì le catene muoversi per un momento e poi fermarsi di nuovo.

"Signor Tumnus?" conosceva quella voce- era Edmund. Voleva alzare la testa e vederlo, ma non lo fece- non poteva.

"Sei il fratello di Lucy, vero?" interrogò Tumnus mentre masticava il pezzo di pane secco. "Avete lo stesso naso"

"C-Chi è quella?" chiese Edmund. Rowyn sapeva che le stava indicando, lei era l'unica altra lì. "E'-è morta?" la sua voce conteneva così tanta paura che Rowyn trasalì.

Si chiedeva quanto sembrasse terribile. Se sembrava orribile come si sentiva.

Rowyn si fece coraggio a sufficienza per chinarsi e guardare il ragazzo. Il suo sussulto era sufficiente per dimostrare che in effetti aveva un aspetto così orribile come si sentiva.

Ignite me//Peter PevensieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora