Capitolo 13

1K 29 0
                                    




"Aiutami!" Un urlo trafisse il mare nero mentre Rowyn si sforzava di tenere la testa in alto. "Per favore! Non è stata colpa mia!" La voce gridò di nuovo. Il dolore intrecciato con la voce le fece tremare il cuore.

Rowyn si strozzò con il liquido nero che creava l'oceano. I suoi polmoni bruciavano perché non li alimentava l'aria. Le braccia di Rowyn sguazzavano intorno a lei e i suoi piedi lavoravano instancabilmente per tenere la testa fuori dall'acqua.

Ma presto, la stanchezza ha preso il sopravvento e ha iniziato la sua discesa verso il basso.

"Per favore!" La voce era come un'eco acuta nella sua testa. "Aiutami . . ." La voce era proprio accanto al suo orecchio prima che risuonasse un ultimo grido e poi tutto si zittì.

Rowyn aprì gli occhi ma non riuscì a vedere nulla tranne il liquido nero simile al catrame in cui stava per morire.

Il suo cuore sbatté contro il suo petto, quasi come se stesse cercando di liberarsi. Rowyn chiuse gli occhi e si scaldò le mani per vedere se questo poteva aiutarla. La sua pelle iniziò a produrre una luce brillante che sfrigolava contro il liquido denso.

La luce le permise di vedere che il liquido era fatto di migliaia di mani che sembravano gocciolare con una sostanza simile al catrame che erano fatte con esso.

Le mani si lanciarono verso di lei, ma lei illuminò la sua luce e si ritrasse. Altre urla le risuonarono nell'orecchio, distraendola, e poi le mani le avvolsero il collo.

Erano fredde. . . più fredde del ghiaccio.

Le bruciarono sulla pelle e Rowyn aprì la bocca per urlare ma non ci riuscì. Le stavano tagliando le vie respiratorie. Distruggendola dall'interno.

"Proprio come hai fatto con la nostra regina." Una voce le sussurrò all'orecchio. La vista di Rowyn iniziò a diventare oscura e il suo corpo sprofondò.

E più in basso.

E più in basso.

E più in basso.

Fino a quando Rowyn non sentì la propria vita scivolarle tra le dita.

Ignite me//Peter PevensieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora