Capitolo 43

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La gamba destra di Rowyn si muoveva nervosamente su e giù mentre sedeva sul treno accanto ad Andy.

"Ehi," Andy mise la mano sul ginocchio di Rowyn e tirandola fuori dalla sua trance nervosa. "Va tutto bene, Ro." Rowyn emise un sospiro nervoso mentre il treno rallentava fino a fermarsi.

I palmi di Rowyn si inumidirono pesantemente mentre si alzava dal sedile e scendeva dal treno. "Sto per ammalarmi." Espirò mentre l'aria semicalda sfiorava la sua giacca di jeans. Andy le accarezzò la schiena e la incoraggiò a continuare a camminare accanto a lei per qualche altra strada finché non apparve il cimitero. "Andy, non credo di poterlo fare, seriamente, dovremmo semplicemente tornare indietro."

Andy afferrò la spalla di Rowyn e la costrinse a guardarla. "Ce la puoi fare, Rowyn. Sono con te." Le sue parole ricordarono a Rowyn una persona, Peter. Rowyn ha trovato conforto in quelle parole e così ha permesso ad Andy di prenderle la mano e camminare con lei attraverso il campo di lapidi. Il suo cuore si contorceva sempre di più a ogni passo. Non riusciva a leggere i nomi che erano su ogni pietra

Questo fino a quando Andy ha smesso di camminare.

"Posso lasciarti in pace se vuoi... Immagino che potresti voler parlare con lui da sola." Il cuore di Rowyn si contorse così tanto da farle male fisicamente mentre la sua gola si serrava e bruciava. Quando ha guardato la lapide, il suo dolore è solo aumentato.

Peter Pevensie

1927-1949

Riposa tranquillo nella luce

Voleva urlare, piangere, vomitare. Una parte di lei voleva persino piangere fino a quando i suoi polmoni non potevano più sopportarla e fino a quando la sua gola non si era lacerata e le sue ginocchia ceduto.

Lei voleva provare qualcosa di diverso da quello che provava in quel momento ma non ne era in grado.

"Sarò alla fermata dell'autobus in fondo alla strada quando sarai pronta per partire... prenditi il ​​tuo tempo. Non avere fretta." Andy le accarezzò amorevolmente la schiena e poi iniziò ad allontanarsi.

Rowyn si è asciugata il sudore nervoso dalle mani sui jeans neri prima di avvicinarsi alla tomba e sedersi di fronte ad essa.

"E-Ehi." Disse dolcemente mentre giocava con i lacci delle sue scarpe da ginnastica. "Um.."Rowyn emise un sospiro pesante e si massaggiò la nuca. "Ho pensato molto a quello che avrei detto quando sarei venuta a trovarti, non avrei mai pensato che sarei venuta davvero... ma ora eccomi qui..."

Rowyn si guardò i piedi. La sua vista si offuscò fino a quando piccole lacrime iniziarono a cadere sulla felpa gialla che indossava sotto la giacca di jeans.

"Devo essere onesta... io...Non sto bene, Pete." Era la prima volta che diceva la verità ad alta voce. Rowyn si asciugò velocemente le lacrime che le scendevano lungo le guance mentre una folata di aria fredda scivolava sulle sue spalle. "Tutto fa male...mi manchi davvero tanto...più di quanto immaginassi...pensavo di potercela fare di poter essere forte e coraggiosa sapendo che un giorno sarei stato di nuovo con te ma... non so se riesco."

"Ho solo-" Rowyn tornò a guardare il suo nome mentre si asciugava altre lacrime e tirava su col naso. Fu allora che notò il bouquet di fiori freschi appoggiato alla base della pietra. "Susan..." espirò mentre osservava il respiro del papavero che riposava lì. Il fiore preferito di Peter. I fiori erano estremamente freschi. Così freschi che erano stati raccolti e messi lì lo stesso giorno. "T-Tornerò, Pete." Rowyn si alzò e andò a cercare le tombe che contenevano il nome di Lucy e Edmund.

Ignite me//Peter PevensieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora