cap. 5

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Fisso il soffitto della camera di Kat, indosso un suo pigiama e puzzo ancora d'alcool, i postumi si fanno sentire e i ricordi di ieri sera sono ancora vividi nella mia testa; le mani di quell'uomo, Jace che mi difende, l'alcool, la paura, l'ammirazione, i suoi occhi neri e poi di nuovo blu mare.

《Buongiorno July》Katty tiene fra le dita una fumante tazza di caffè.

《Spegni la luce Kat, ti prego》 mugugno infastidita.

Controvoglia prendo il mio cellulare per guardare l'ora che segna le: 12.40am, noto anche delle chiamate perse, due di mio padre e quattro di mio fratello.

《Vuoi del caffè?》chiede, ignorando i miei lamenti.

Le faccio cenno di no con la testa.

《Parlami di cosa è successo ieri sera, sei arrivata da me in uno stato pietoso, pregandomi di riportarti a casa》.

Scoppio improvvisamente a piangere.

《Non voglio metterti fretta, se hai voglia di parlane sono qui, lo sai》mi tranquillizza la mia amica, e mi accarezza i capelli con delicatezza.

《Ho dato troppa confidenza ad un uomo, questo credeva di poter andare oltre un semplice ballo e quando ha visto che non ero d'accordo, ha cercato di abusare di me... fortunatamente Jace era nei paraggi e mi ha salvata. Ero ubriaca Kat, non pensavo potesse farmi del male》dico fra un singhiozzo e l'altro.

《Mi stai prendendo in giro? Sei una stupida! Perchè ti sei allontanata da me? Io credevo fossi con Eric e Alyssa, per questo non ti ho cercata!》sbotta tutto d'un fiato, combattuta tra l'essere arrabbiata e l'essere preoccupata per me.

Rimango in silenzio, mentre lei mi sbraita contro quanto sia stupida e incosciente.

《Dopo che Jace l'ha pestato cos'è successo?》chiede ancora rossa in viso dalla rabbia.

《Abbiamo litigato e sono venuta a cercarti》.

Sono umiliata, mi sento uno schifo.

《Anche se penso Jace sia un coglione con la "c" maiuscola, dobbiamo ringraziarlo. Non voglio nemmeno immaginare come sarebbe finita se non fosse intervenuto》.

Ringraziarlo? Non l'ho neanche salutato, figuriamoci averlo ringraziato. Mi sono comportata da vera e propria maleducata, dopo quello che ha fatto per me almeno un "grazie" se lo meritava.

Direi proprio di sì.

Stupida coscienza perchè non sei sbucata fuori ieri sera?

《Julie... 》incalza strappandomi dai miei pensieri. 《Non vorrei metterti ansia, ma devi assolutamente controllare se Jace ha riferito tutto quello che è successo a Eric》.

Sbarro gli occhi e mi alzo di scatto dal letto alla ricerca dei miei vestiti sparsi per la stanza.

Devo controllare se oggi morirò oppure no.

《Cavolo! Sono nei guai, mio fratello non mi farà uscire di casa per il resto dei miei giorni》.

《Non sarebbe una cattiva idea》borbotta la mia amica.

La ignoro e ritrovo la mia maglietta stropicciata per terra, corro in bagno, lavo la faccia -per togliere via il trucco sbavato-, creo una coda ai capelli, recupero la mia borsa e saluto con un bacio sulla guancia la mia migliore amica prima di andare via.

Salgo in macchina per andare alla ricerca di Jace.

Ma dove abita quel cretino?

Cosa posso inventarmi per trovarlo?

Più che sbagli siamo tatuaggi  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora