cap. 3

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Questa notte ho dormito veramente male a causa degli incubi e mi sono svegliata con un mal di testa atroce. Vorrei tanto rimanere nel mio letto ed oziare tutto il giorno. 

Certo, così ti laurei in concomitanza con la pensione.

La mia coscienza ha ragione, non posso mancare alle lezioni.

Mi alzo, e vado a fare una doccia bollente, quando finisco cerco di coprire le occhiaie con un filo di correttore, aggiungo del mascara per risaltare i miei occhi marroni e infine applico una tinta per le labbra color nude.
Nel vestire invece sono molto più particolare, perdo circa un ora ed in fine scelgo: un paio di jeans scuri strappati sulle ginocchia, stivaletti neri al piede, un maglioncino nero con sopra un pellicciotto marrone chiaro e la mia immancabile borsa Luis Vuitton.

Fortunatamente ho ancora del tempo, perciò vado in cucina per fare colazione.

Appena prendo il latte dal frigo tutta la stanza inizia a girare intorno a me, mi appoggio con le mani sul tavolo per non rischiare di cadere per terra.

Non mi sento per niente bene.

《Juls che hai? Ti senti bene?》 mia madre entra in cucina, il tono preoccupato. 

《Sì mamma, ho avuto un giramento di testa. Adesso è tutto ok》le rispondo, e mi siedo per non rischiare succeda ancora. 

《Non stai bene. Se non hai lezioni importanti sta mattina stai a casa》mia madre è la solita tragica.

《Se voglio laurearmi e andare via da questa città, non posso prendermi il lusso di mancare alle lezioni, lo sai》le dico con tono duro, lei cambia radicalmente espressione.

Nessuno è d'accordo che io me ne vada dalla città, ma se rimango a Rockland non riuscirò ad affermarmi di certo per conto mio, mi assocerebbero sempre a mio padre e alla sua importante azienda.

《Che succede?》chiede mio padre appena entra in cucina.

Perfetto, mancava solo lui all'elenco.

《Juls stava per svenire!》risponde mia madre, esagerata come sempre.

《Papà e tutto ok. Adesso mangio qualcosa e sono sicura che poi mi sentiró meglio》faccio gli occhietti dolci. So che non può resistere.

《D'accordo, ma ti accompagno io all'università e poi verrà Eric a prenderti quando esci e non si discute!》risponde con il suo solito tono autoritario, ed io annuisco in accordo. A me fa solo un favore accompagnandomi a scuola, così non devo guidare in mezzo al traffico. 

《Sbrigati però tesoro, che ho un importante riunione sta mattina》aggiunge immediatamente dopo. 

Mio padre ha sempre importanti riunioni visto che è il direttore delle industrie "Williams". Ha creato questo impero con le sue mani, anche i miei nonni stanno bene economicamente ma lui ha voluto a tutti i costi emergere con le sue forze. 

《Cara, ti sei organizzata con il lavoro? Non voglio distrazioni durante la nostra crociera》si rivolge poi a mia madre.

《Non ti preoccupare, i telefoni e cerca-persone li lasceremo a casa, come promesso》gli risponde mentre si sistema una mela nella borsa, sicuramente quello sarà il suo pranzo, visto quanto ci tiene alla linea.  

Mia madre invece è una bravissima e bellissima stilista di moda. 

《Perfetto! Dai Julie che è tardi》mi rimprovera mio padre.

Durante il viaggio in macchina, non fa altro che urlare contro la sua cuffietta bluetooth.  È molto severo con i suoi dipendenti, pretende massima serietà e che le cose siano fatte sempre bene: "Ricorda Julie, se produci buona merce, il cliente sarà sempre soddisfatto" mi ripete spesso. 

Più che sbagli siamo tatuaggi  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora