cap. 24

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"Principessina"

Quel soprannome l'ho sempre odiato e disprezzato, ma Jace l'ha pronunciato con talmente tanta dolcezza, che me ne sono dimenticata completamente.

Con quelle sue labbra rosse e la voce roca, che mi fanno impazzire.

Non so esattamente cosa mi ha spinto a desiderare così tanto Jace, ma in lui vedo spiragli di luce e di speranza. Come quando rompi un muro, e piano piano inizia a filtrare la luce.

Ecco! È in quel modo che vedo Jace; un enorme muro che ha solo bisogno di essere frantumato.

Il suono del mio cellulare, interrompe i miei pensieri su Jace, visto che è dentro la mia borsa ed io sto guidando, accosto sul ciglio della strada per rispondere.

È mezzanotte passata e mi aspettavo Eric -con la sua solita romanzina- non di certo lei.

《Ehy Katty》rispondo indispettita per la sua chiamata.

Sento dei singhiozzi dall'altro capo del telefono, e mi allarmo.

《Dove sei?》cerco di rimanere calma.

L'ultima volta che l'ho sentita piangere, è stato quando è morto suo nonno.

Chiudo la conferenza e metto in moto la macchina.

《A casa》risponde con difficoltà a causa del pianto incessante.

Per fortunata che Kat abita vicino casa mia, altrimenti avrei dovuto fare altra strada.

Arrivo a casa sua, le mando un messaggio per farmi aprire la porta, perchè è tardi e probabilmente i suoi genitori dormono già.

Dopo qualche minuto, mi apre la porta, e in silenzio saliamo in camera sua.

《Dimmi cos'è sucesso》le chiedo tenendo un tono di voce basso mentre saliamo le scale.

Chiude la porta della sua stanza, e i suoi occhi si riempono di lacrime.

《Dylan》dice piangendo a dirotto.

Istintivamente, tiro un sospiro di sollievo, ma poi l'abbraccio sapendo quanto faccia male soffrire per amore.

《Mi vuoi raccontare per bene? Cosí magari troviamo una soluzione》le chiedo con gentilezza.

Mi racconta di aver visto Dylan con un altra ragazza al centro commerciale, a braccetto che giravano per i negozi. 

《Ma magari è solo un amica, mica li hai visti baciarsi》cerco di calmarla, ma in realtà, sono arrabbiata anch'io.

Non me lo sarei mai aspettata da Dylan, sembrava essere tanto innamorato della mia amica.

《Se era solamente un amica, poteva anche dirmelo!》esclama presa dalla rabbia.

Non riesce proprio a smetterla di piangere, mi fa tenerezza.

《Perchè non mi hai chiamata subito?》le chiedo, cercando di sviare un po' il discorso.

《Ci ho provato, ma mi rispondeva la segreteria telefonica》risponde, e si asciuga le lacrime con un fazzoletto di stoffa.

Probabilmente, alla spiaggetta non mi prendeva il cellulare.

《Adesso, io rimango a dormire qui a dormire. Domani mattina andiamo insieme da Dylan a chiedere spiegazioni》le dico cercando di rassicurarla.

《E se era davvero con un altra, gli bruciamo la macchina》un sorrisetto malefico spunta sulle mie labbra.

Lei scoppia a ridere, io insieme a lei.

Più che sbagli siamo tatuaggi  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora