Lucifero e Fiamma: Il ballo Oscuro delle Tenebre e della Luce

Capitolo 6

Flashback

"Amore mio non possiamo farlo..". Che strano...quella donna ero io..

"Fiamma se scoprono che la loro unica principessa vuole sposarsi con il Diavolo non so cosa potrebbero farti..

Ero praticamente davanti ad un Lucifero del passato e me stessa. Non potevano vedermi.. Sentii all'improvviso delle grida.

Mi voltai esattamente come Lucifero, e vidi esattamente quello che avrei preferito non vedere. Uno squadrone di guardie angeliche con al comando quello che credevo un fratello: Michele.

Fine flashback

Mi svegliai di colpo. Ero tutta sudata. Mi guardai attorno e per fortuna ero ancora all'Inferno. Mi girai e Lucifero era ancora che ronfava però che strano a quanto pare si era vestito e aveva addosso un bel pigiamino nero. Se avessi avuto uno di quegli aggeggi umani mi sarei divertita come una matta. Scossi la testa per scacciare via quei pensieri senza senso. Dovevo avere delle risposte.

Mi misi a cavalcioni di Lucifero. Lo guardai. Era così bello e tranquillo mentre dormiva. La sua bellezza però, aveva condotto al peccato moltissimi angeli. Chissà se ero io la prossima della sua lista. Cercai di non pensarci troppo. Avevo bisogno di risposte. Presi le due estremità del colletto del pigiama di Lucifero e cominciai a scuoterlo come un peluche.

"Svegliati, schifoso!"

"Zzzz...eh...ma che cazz...Ma porco dio!!!"

"Porco lo dovrei dire io! Senti ti ho svegliato per una semplice domanda! E tu caro mio, mi risponderai con le buone o con le cattive."

Lui mi agganció con uno spietato sguardo malizioso.

"Cosa intendi quando dici 'con le cattive'?"

"Intendo prendere la tua faccia e piazzarci qualche pugnale benedetto in queste belle guanciotte rosa!"

Il Diavolo in persona, deglutii. Forse avevo un po' troppo esagerato.

"Cosa vuoi sapere, da svegliarmi così presto?"

"Voglio che tu mi dica come 78 anni fa, ci hanno separato..."

Lucifero diventò scuro in volto. Come se non volesse parlarne.

"È stato mio fratello Michele a separarci...nessun altro."

Rimasi male per quella risposta. Una risposta secca e allo stesso tempo diretta. Michele era la persona più buona nella faccia dell'Universo. Perchè avrebbe dovuto separarci? Ogni volta che io facevo domande sul mio passato o su ciò che successe 78 anni fa, Lucifero diventava scuro in volto. Quasi triste oserei dire. Ma dopotutto stavamo sempre parlando del Diavolo in persona.

"Non provare compassione per me. Apparte il fatto che sono stato cacciato per quella cazzo di rivolta solo perchè detestavo il genere umano, mi hanno cacciato perchè per te avevo tentato di tagliare la gola al mio stesso fratello."

Mi sembrava tutto così assurdo. Mi alzai dai morbidi cuscini in cui eravamo appoggiati. Nel letto sembravamo una coppia di sposati. La cosa mi fece arrossire. 

"Sei tutta rossa. Non credevo che stare nello stesso letto ti facesse arrossire peggio di un pomodoro. La cosa mi piace."

"Ahhh, stai zitto. I-Io non ti credo voglio avere la prova che tu stai dicendo la verità. Non è possibile che io sia stata con te in una cavolo di vita passata o altro. Tu stai cercando di tentarmi per poi farmi trasformarmi in un demone o peggio!"

Lucifero mi guardò incredulo. 

"Cioè fammi capire..io ti sto raccontando la verità, la verità che tu hai voluto tanto sapere...e sto passando comunque per il demone stronzo e tentatore? "

Non aspettò una mia risposta. Si alzò dal lettone molto infastidito, iniziò a vestirsi per poi chiudersi in bagno. Pensai che fosse andato in bagno per andare a farsi una doccia, infondo era quasi ora di colazione. I miei pensieri, furono interrotti quando sentii chiaramente il rumore di vetri frantumati in bagno. Corsi come un fulmine davanti alla porta del bagno.

" Lucifero..t-tutto bene? "

Non ricevetti alcun tipo di risposta. In quel momento, me ne fregai del pensiero di vederlo nudo. Dovevo entrare e vedere che cosa era successo. Afferrai il pomello dorato e lo girai lentamente. Entrai e vidi Lucifero in piedi con le nocche sanguinanti e sopra di lui, lo specchio in frantumi. Ecco che cos'era il rumore di vetro.

" Se ti devi arrabbiare, non penso sia una buona idea prendersela con il tuo specchio.. hai una cassetta con le bende?" 

Lucifero che prima aveva li occhi chiusi, gli aprì, guardandomi in modo minaccioso. 

"E cosa ti fa pensare che voglia farmi medicare da te, femmina?"

Ignorai la domanda. Non volevo ricominciare a litigare e Lucifero aveva vetri incastrati nella carne e continuava a sanguinare. Continuai a cercare qualcosa per poterlo medicare ma niente. Dovevo almeno poter togliere le schegge di vetro.

"Ascolta Lucifero.. ho bisogno che tu mi porga la mano e ti faccia togliere quelle schegge.."

Sembrava non avesse ascoltato nemmeno una parola di quello che gli avevo appena chiesto e mi rispose in tono molto seccato: "Sai che c'è? Non mi interessa un cazzo se tu mi credi o meno. Sono stato anche fin troppo indulgente nei tuoi confronti! Sei l'unico angelo che è riuscito a sopravvivere per più di cinque minuti qua sotto! L'unico angelo che si è permesso di rispondermi e di guardarmi dritto negli occhi mentre lo faceva!"

Lo guardai negli occhi. Il cuore mi stava battendo come un tamburo, come se volesse uscire dalla cassa toracica. Lucifero, infine, mi porse la mano e mi resi conto che era completamente guarito e le schegge erano cadute a terra. Il demone si abbassò all' altezza dell' orecchio e disse:" E come ho già fatto le ultime cinque volte da quando sei quaggiù, ci tengo a ricordarti che ci sono parecchie demoni che si taglierebbero volentieri un dito solo per poter comprare cinque minuti nel letto con me. Perciò non approfittare dell'amore che provavo per te."

Si diresse in stanza e cominciò a vestirsi. Io in quel momento, non sapevo cosa dirgli, non sapevo come controbattere. Mi limitai soltanto a stendermi sul letto a fissare il vuoto. Non sentii nemmeno Lucifero uscire dalla stanza. Volevo solo stare un pò da sola e, perseguitata dai miei pensieri in quel momento, mi addormentai.