Non ricordo quante ore rimasi addormentata. Minuti, forse ore. Venni svegliata sempre dai miei pensieri ovvero: le mie ali, Michele e la mia casa. Ma di recente un' altro pensiero si era insinuato nella mia mente e quel pensiero, si chiamava Lucifero. Non volevo credere a tutte quelle scemenze su Michele ma non volevo neanche rischiare di tornare e stare sotto il tetto di uno che aveva agito solo per invidia nei confronti del fratello.
Decisi che era meglio scendere. Andai a vedere cosa c'era dentro il mio fantomatico guardaroba. Rimasi quasi inorridita. Non c'era un solo abito che rispettava la mia condizione angelica. Tutti abiti ce sarebbero stati perfetti addosso alle demoni di Lucifero. Ma c'era uno in particolare che attirò la mia attenzione. Era un abito nero a tubino con maniche lunghe e trasparenti e una scollatura profonda a v. Era sempre meglio che andare in giro quasi nuda.
Uscii molto lentamente dalla stanza. Non volevo farmi vedere da nessuno. Scesi le grandi scale che portavano alla sala del trono. Mi affacciai al cornicione e dovetti pensarla bene. Volevo andare alle fonti termali per andare a sbollire un pò tutta quella situazione che si era creata ma Lucifero se ne stava beato seduto sul trono a...pensare?
Non c'era assolutamente nessuno solo io e lui. Sapevo perfettamente che poteva percepire la mia presenza come io la sua. Il cuore mi batteva forte.
"Fiamma se sai bene che riesco a sentire la tua presenza, perchè non scendi?"
Cazzo.
Ero scalza. Bhè mi sembrava una scelta azzeccata dato che le scarpe che avevo a disposizione, erano tutte dei trampoli! Scesi la scalinata e mi misi davanti a lui senza emanare un fiato. Lo guardavo solo negli occhi come lui guardava i miei. Si alzò e comincio a girarmi attorno come un leone gira attorno alla sua preda. Nel mentre, lui sorrideva quasi in modo diabolico passandosi, nel mentre, un dito sulle labbra.
"Devo ammettere che non pensavo avessi il coraggio di presentarti al mio cospetto..in queste condizioni."
Strinsi i pugni. Imbarazzata. Sconfitta. Umiliata.
Era arrivato il momento di reagire a tutta questa assurdità. Non volli proferire parola e mi diressi verso le fonti termali. Mi denudai completamente di quel cencio che avevo addosso e mi immersi facendo sparire i mille pensieri che mi stavano tormentando da quella mattina. Ero così arrabbiata con quel demonio che non mi accorsi che in una vasca vicino alla mia c'era una ragazza.
" Ehi ciao! Chi sei? Non ti ho mai vista da queste parti."
Mi girai verso la ragazza. Era stranamente.. pulita. Era una bella ragazza dai capelli rossi come i miei, riccia, e da quello che potevo vedere, accanto ai suoi vestiti, accuratamente piegati su una panca lì vicino, portava gli occhiali.
" Ehm..ciao. Io sono Fiamma."
La ragazza sembrava essere molto socievole. Nuotò verso il bordo della vasca.
"Sei l'angelo di cui tutti a colazione parlavano? Perché sei ancora viva? Cioè non volevo essere così diretta ma..conosco molto bene il nostro sovrano. Deve tenere davvero tanto a te per aver aspettato per 78 anni la tua caduta."
Questa demone sapeva e parlava troppo.
" Chi sei tu? Perchè sai tante cose di me?"
La ragazza si alzò per poi cominciare a vestirsi. Non si vergognava affatto della sua nudità. Si sentiva completamente a suo agio con sè stessa ed il suo corpo. Come ogni demone, aveva due grandi cicatrici sulla schiena.
" Mi chiamo Valentina. Si lo so. E' un nome piuttosto angelico ma sono la segretaria del sovrano. Io smisto le anime dannate nei propri gironi."
"Non hai risposto alla domanda però."
Valentina sorrise.
" Lucifero ha un'intero fascicolo su di te. Da quando successe quel fatto, ci teneva che mandassi un demone a controllare come fosse la situazione, come te la passavi, se stavi bene. Sembra cattivo ma è una persona che merita di essere rispettata e voluta bene. Non per niente sono voluta rimanere al suo fianco e servirlo."
Non risposi. Mi alzai e mi rivestii anche io.
"Scusa..ho bisogno di stare un pò da sola. Spero di poter avere ancora la tua compagnia cara Valentina.."
Volevo andare nella stanza di Lucifero dovevo rivedere quella foto! Dovevo capire se quella foto conteneva qualche prova della storia che mi aveva raccontato Lucifero quella sera. Quando arrivai davanti alla porta, sentii dei rumori...dei sospiri, poi dei gemiti..
"Schifoso porco!!"
Urlai questo quando entrai in stanza. Lucifero era in piedi, pantaloni calati e davanti a lui, piegata in avanti c'era una ragazza che quasi sicuramente doveva essere una demone presa a caso da qualche girone. Il ragazzo si abbassò verso l' orecchio della donna e gli sibilò:- "Vattene!"
La ragazza prese i vestiti che in quel momento erano per terra e scappò via. Chiudendo la porta. Lucifero nel mentre, mi guardò come per sfidarmi. Aveva ancora i pantaloni calati e dovwevo lottare con ogni fibra del mio corpo per non abbassare lo sguardo e sbirciare.
"Perchè sei entrata in quel modo? Ti ricordo che questa è la mia stanza. Non puoi piombare qua dentro e fare la sceneggiata solo perchè mi stavo scopando una."
Era così tranquillo mentre lo diceva. Così tranquillo da farmi schifo. Adesso basta! Cazzo ero la principessa del paradiso e meritavo rispetto. Non ero una delle sue demoni. A fare questi pensieri non mi ero accorta che Lucifero, in tutta la sua maliziosità, mi si stava avvicinando in modo pericolosamente provocante.
"Non è che per caso avresti voluto essere tu al posto di quella demone? E' così che vorresti essere pèresa da quel fallito di mio fratello? O forse..vuoi che sia io quello a prenderti così da dietro."
Ancora quel formicolio. Come poteva un uomo farmi così tanto effetto? Indietreggiai lentamente..c'era qualcosa che non andava. La demone di poco fa aveva chiuso la porta..perchè si sarebbe disturbata a chiuderla? Quando raggiunsi il pomello della porta capii il trucchetto dei due. Mi aveva chiusa a chiave dentro la camera da letto assieme a Lucifero. Il demone intanto, era arrivato a pochi millimetri dal mio viso e mi prese per i fianchi.
" Penso che tu stia meglio senza questo vestito addosso."
Nel mentre diceva queste parole, si morse il labbro. Io non ce la facevo più e gli mollai un sonoro ceffone in faccia. Non so dove trovai il coraggio ma non ro spaventata, non ero dispiaciuta. Ero solo fiera di me stessa. Se lo meritava e il Diavlo doveva capire che non ero un oggetto da possedere per poi rimettere nello scaffale.
"Intanto vorrei farti notare che stai importunando la persona più sbagliata in questo momento. Non permetterti mai più. Non so che cazzo di problemi tu abbia con Michele apparte la caduta e sinceramente non è nel mio interesse saperli. Ma sappi che se mi toccherai ancora con un dito con esiterò a scatenare la mia rabbia su di te e tu non hai ancora assaggiato il mio potere."
Il ragazzo non fiatò. Possibile che avevo zittito il Signore dell'Inferno? Lucifero si allontanò e cominciò a spogliarsi per poi entrare in bagno. Avrebbe rotto di nuovo qualcosa? Non mi interessava al momento. Ma mi rincuorai a sentire l'acqua del rubinetto della vasca da bagno. Decisi di uscire d quella stanza. Era chiusa a chiave ma me ne fregai poco. Ero comunque un esserre sovrannaturale. Girai con un pò più di forza il pomello e....scardinai direttamente tutta la porta.
"Devo essere piuttosto stressata...meglio andare a fare un bagno.."
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Lucifero e Fiamma: Il ballo Oscuro delle Tenebre e della Luce
خارق للطبيعةCiao a tutti!! Questa storia parla di Fiamma un angelo o meglio dire la principessa degli angeli che per sbaglio cade nel buco in cui cadde Lucifero. Cosa succederà?