Lucifero rimase in stanza allibito da quanta forza potesse sprigionare un angelo. Era in bagno, sapeva e aveva dato istruzioni ben precise a quella demone. Non avrebbe mai pensato che un normalissimo angelo potesse avere la forza di scardinare una porta interamente fatta di oro massiccio. Uscì dalla vasca da bagno, avvolgendosi un asciugamano in vita. C' era qualcosa che non andava. Qualcosa che sicuramente Michele sapeva. Il bel demone, sempre in asciugamano, andò verso la sua libreria e cominciò a sfogliare una specie di album fotografico.
"Come hai potuto farmi questo fratello?"
Dopo questa frase, Lucifero chiuse l'album, e si cambiò. Decise di indossare una camicia nera sbottonata fino al petto, dei pantaloni neri eleganti e delle scarpe nere anch'esse molto eleganti. Voleva assolutamente riavere la sua Fiamma. E avrebbe usato qualsiasi stratagemma.
Intanto, io ero in biblioteca. Valentina mi aveva raggiunto poco fa. Volevo un pò di compagnia e l'unica che mi pareva fosse davvero interessata ad una sorte di conversazione con me, era proprio lei.
"Quindi fammi capire..hai beccato il sovrano a letto con una demone e ti sei pure permessa di insultarlo? Certo che ne hai di fegato."
"Bhe a quanto pare la scopata a cui ho dovuto assistere era solo uno stratagemma per finire tra le grinfie di Lucifero."
Valentina rise.
"Sai..Lucifero non è il genere di demone che corre dietro ad una donna. Ma tu tesoro..ohh lo stai facendo correre, sudare e dannare."
La guardai quasi fulminandola.
"Non starai mica insinuando che il Diavolo si stia innamorando di me vero?"
Valentina non rispose. All'improvviso, entrò un demone. La ragazza lo riconobbe immediatamente e si inchinò.
"Mio signore Belial...cosa posso fare per lei?"
Era un ragazzo sulla ventina, capelli neri, occhi ambrati e corpo atletico.
"Mi manda il nostro signore...Valerie...dovresti tornare alle tue faccende mentre lei, cara Fiamma, dovrebbe incamminarsi verso le Sale termali. Il mio SIgnore vuole parlare con lei in privato.."
Quasi non diedi attenzione agli ordini di Belial.
"Valerie?"
Valentina mi guardò accennando un sorriso.
"Valerie è il mio nome da demone..quando ero ancora un angelo mi chiamavo Valentina e mi è rimasto. Lo preferisco."
Valentina corse via e io rimasi sola con Belial.
"Ignorare i miei ordini non le servirà a niente. Forza le sale sono per di là"
Lo guardai in cagnesco e mi inccamminai verso le Sale termali. Da quando ero arrivata non facevo altro. Camera da letto, Sale termali. Non avevo ancora visto tutto l' immenso palazzo di Lucifero. Arrivai a destinazione. Entrai. Non c'era assolutamente nessuno apparte Lui.
"Ci hai messo un pò per arrivarci."
"Cosa vuoi, Lucifero? Nessuna demone è disposta a tagliarsi la mano per farti un massaggio alle spalle?"
Il ragazzo si girò lentamente appoggiando le braccia sul bordo vasca.
"Voglio che entri in acqua con me."
Cercai di trattenere una risata.
"Scordatelo!"
Lucifero, mi agganciò con il suo sguardo di ghiaccio. Volevo tornare in Paradiso. La non ero abituata a questi giochetti. Lassù i ragazzi erano romantici, cortesi educati e non facevano questo alle loro donne. Aspetta...Mi stavo autoclassificando come la donna di Lucifero? Ma cosa mi sta succedendo?
"Caro angioletto, devi capire che qua devi sotto stare alle mie regole. Qua non siamo in Paradiso. Se qua il Sovrano chiede la sua donna in acqua con lui, così deve essere perciò muoviti. Non te lo chiederò una seconda volta."
Sbuffai. E cominciai a togliermi il vestito nero che avevo messo quella mattina. A quel punto poco mi fregava se mi avesse visto nuda. Entrai nella vasca e mille scosse di piacere mi attraversarono il corpo quando entrai a contatto con l'acqua calda. Quando aprii gli occhi, Lucifero era lì a pochi centimetri da me e continuava ad avvicinarsi.Non capii il perchè ma il mio corpo non riusciva a muoversi. Lucifero sorrideva. Sorrideva in modo perverso.
Mi afferrò per i fanchi e mi girò di schiena. In modo che il mio di dietro entrasse in contatto con qualcosa che avrei preferito non sapere cosa fosse. Mi prese per i miei lunghi capelli rossi e mi tirò la testa all'indietro.
"Hai un collo stupendo, Fiamma..mi piacerebbe tanto assaggiare il tuo sangue.."
A queste parole, cominciò a leccarmi il collo. Era così assurdamente piacevole che non volevo che si fermasse. Ma questi miei pensieri furono interotti da qualcosa di duro che faceva pressione sul mio sedere.
"Lo senti vero? Questo è esattamente l'effetto che mi fai ogni volta che ti tocco o che ti guardo."
Cercai di dimenarmi ma lui mi teneva ferma. Stavo cominciando a tremare. Ma non dalla paura.
"Lucifero adesso smettila!"
"Perchè dovrei smetterla? Ti stai eccitando peggio di una scolaretta alle prime armi e io so perfettamente che non lo sei."
Adesso basta. Dovevo reagire. Non ero una delle sue demoni. Nono stante il dolore, feci uscire le mie grandi ali bianche. Le ali erano così grandi che fecero indietreggiare Lucifero. Con le mie ali, mi coprii quasi del tutto il mio corpo nudo. Scappai. Non sapevo bene dove volevo andare ma dovevo trovare una via d'uscita.
"Devo tornare là dei cancelli. Preferisco le anime dannate a Lucifero."
Corsi ancora e ancora finchè non mi ritrovai davanti una strana porta argentata. Non volli voltarmi indietro. Aprii la porta e mi ritrovai davanti un'immensa distesa di verde. Fiori, farfalle di ogni specie. Senbrava un piccolo pezzo di oasi. Ma cosa ci faceva qui un posto così meraviglioso?
Elaborai solo in seguito che ero ancora nuda con solo le mie ali a coprirmi. Finchè sentii una voce. Anzi più di una.
"Quindi se l'è bevuta? Mi viene solo da ridere a pensare che si sia dimenticata tutto ciò che provava per quell'essere per tutti questi anni. Amore voglio tornarmene in Paradiso e prendere il posto che mi spetta al tuo fianco!"
Mi nascosi dietro ad un cespuglio di rose. Gattonai in direzione delle voci senza farmi vedere. Mi bloccai come se mi avessero lanciato un coltello in pieno petto. Era Michele con...la demone che scoprii nel letto insieme a Lucifero. Non era possibile..era un incubo...era sicuramente un trucchetto mentale che stava usando Lucifero su di me. Nonostante il dolore, volli ascoltare cosa Michele avesse da dire.
"Non ti preoccupare tesoro, tornerai presto in Paradiso. La caduta di Fiamma faceva tutto parte del mio piano per tornare sul trono. E' divertente sapere che lui la ama e lei lo odia. Allora? Come è stato vedere le sue ali sgretolarsi piano piano?"
Aspetta un secondo..in che senso? Le mie ali stavano ancora troneggiando dietro la mia schiena. Ok un'ala era ancora messa male per la caduta ma erano perfette..nessun segno di sgretolamento. Volevo uscire allo scoperto e disintegrarlo con la mia forza ma ...ero nuda. Non potevo fare niente. Poi mi ricordai che l'Arcangelo Gabriele, mi aveva insegnato a concentrare i miei poteri per fare apparire oggettianche stupidi. Mi sembrava un'ottimo momento per farmi apparire dei vestiti addosso. Mi toccai il corpo e riuscii a far apparire un top nero in pizzo e una gonna lunga con lo spacco. Mi piaceva questo abbinamento e non era neanche tanto male.
Decisi di uscire allo scoperto anche perchè nel mentre io ero impegnata a 'vestirmi' loro si erano messi ad amoreggiare.
"Bene Michele! Cos'è che doveva sgretolarsi?"
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Lucifero e Fiamma: Il ballo Oscuro delle Tenebre e della Luce
ParanormalCiao a tutti!! Questa storia parla di Fiamma un angelo o meglio dire la principessa degli angeli che per sbaglio cade nel buco in cui cadde Lucifero. Cosa succederà?