La sala del trono, cadde in un tombale silenzio. I consiglieri, erano pietrificati. Lucifero invece aveva quasi un tic nervoso all'occhio sinistro. Mi guardava. Scuro in volto. In quel momento, pensai che volesse uccidermi davanti a tutto il suo popolo.
"Ti dispiacerebbe ripetere quello che hai appena avuto il coraggio di dire?"
Lo guardai con il mio solito sguardo di sfida.
"Ho appena avuto il coraggio di dire che mi rifiuto categoricamente di seguire i tuoi ordini. Non ci senti bene, forse?"
I consiglieri sbiancarono ancora di più. Lucifero cominciò a tremare per poi alzarsi. I suoi occhi divennero rossi come il sangue, ai lati della sua testa in mezzo alla folta chioma ebano, comparvero due corna e dietro la sua schiena comparvero due grandissime ali nere.
"Cercherò di dirti le cose con tutta la calma di cui sono a disposizione, angelo."
Incrociai le braccia e feci comparire anche le mie di ali, per quanto potessi tenerle dritte dato che una, era ancora in convalescenza.
Eravamo come lo ying e lo yang. Nero e bianco. Luce e buio.
"Ti ascolto."
All'improvviso sia io che Lucifero fummo attraversati da una scarica elettrica. Qualcosa di puro forse anche troppo puro, si era infiltrato all'Inferno. E non era un ospite gradito.
"Dire di rimandare questa discussione in camera da letto. Magari più tardi."
Lo fulminai con lo sguardo. I consiglieri, avendo captato la stessa presenza che avevano sentito sia io che Lucifero, ci fecero strada fino ai giardini del palazzo.
"Ma come? Avete davvero un giardino? In questo posto?"
Lucifero non rispose fu Belial a parlare
"Si Principessa. Questi giardini esistono come ponte per incontrarsi in caso di problematiche, per gli angeli."
Perchè avevo un brutto presentimento?
Arrivammo in un bellissimo piazzale pieno di fiori di ogni varietà. Finchè non mi accorsi il motivo di quella sensazione.
"Michele!!"
In mezzo al piazzale c'era la figura ancestrale di Michele ad ali spiegate. In quel momento mi tornarono alla mente tutte quelle cose che mi aveva raccontato Lucifero. E cominciai a tremare rimanendo in silenzio. Lucifero se ne accorse e si fece avanti.
"Oh ma guarda chi si è scomodato dalla sua sedia dorata. Sei venuto per saldare i conti?"
Appoggiò una mano sull'elsa dello spadone che teneva sempre attaccata al fianco. Michele lo guardò con i suoi occhi color del cielo per poi scoppiare in una risata.
"Dopo tutto questo tempo..ahaha...sei ancora convinto che ti tornerò indietro i ricordi di Fiamma? Ahahahahah certo che per essere stato il Principe del Paradiso sei proprio un ingenuo....no fratello. Sono qua per riprendere la mia futura sposa."
Tutti gli sguardi di Michele, Lucifero e dei consiglieri, furono tutti rivolti verso di me. Belial capii che c'era qualcosa che non andava in me. Volle avvicinarsi per capire.
"Fiamma...va tutto..bene?"
Chiusi gli occhi per cercare di mettere tutti i pezzi al loro posto. Quando li aprii i miei occhi non erano più azzurri come quelli di un angelo ma..rossi. Guardai con sguardo assente Michele.
"Dunque era la verità.."
Michele indietreggiò a vedere il mio sguardo: <Quegli occhi...era da anni...troppi anni che non vedevo quello sguardo...credevo di aver assorbito la maggior parte dei suoi poteri>
Mi avvicinai lentamente.
"Dunque tu mi hai portato via i ricordi, tutto. Mi hai fatto credere di essere un angelo. Dovevo sempre essere perfetta. Dovevo sempre comportarmi bene."
Michele, indietreggiò ancora di più.
"Ma che vai a pensare? Sono demoni, mentono. Davvero vuoi fidarti del Principe delle Menzogne?? Sei una bella donna dopotutto direbbe qualsiasi cosa pur di tenerti qua e fare del tuo corpo ciò che vuole. E' uno schifosissimo demone dopotutto."
Mi avvicinai ancora di più alla figura di Michele.
"No, no Michele. Io fiuto solo un bugiardo in mezzo a noi..."
Mi fermai davanti a lui finchè mostrai il sorriso più angelico che potessi fare.
"...E quel bugiardo..."
Gli presi il volto facendolo abbassare alla mia altezza per poi sussurargli all'orecchio: "...sei proprio tu."
Michele si liberò dalla mia presa, pallido in volto per poi accannirsi su Lucifero.
""Che cosa le hai detto?"
Lucifero mi mise una mano sulla spalla per poi pararsi davanti a me.
"Sai fratello, quando cerchi di liberarti della compagna di vita del Diavolo, dopo che hai anche cercato di rubarle i poteri e i ricordi, dovresti sapere che l'Inferno, non è il posto migliore dove mandarla. Ma ti è andata male vero? Non ti aspettavi che io la riconoscessi. Pensavi di essere così intelligente vero? Quindi le opzioni sono due. Te ne torni seduto sulla tua bella sedia dorata e non rompi le palle, oppure la facciamo finita qui e adesso."
Cadde un silenzio quasi snervante. Michele sapeva benissimo che non era qua per riportarmi in Paradiso ma era qua con il solo scopo di uccidermi. Sicuramente gli altri Arcangeli avevano cominciato a tempestarlo di domande su di me e non sapendo quale scusa campare aveva optato per la scelta più facile: la mia morte.
"Me ne vado per ora. Ma non finisce qui. Tornerò con un esercito se necessario e riporterò Fiamma in Paradiso. Viva o morta."
Dette queste parole, Michele scomparve in un fascio di luce verso l'alto. Presa dalle mille emozioni le mie gambe cedettero. Perchè tutto d'un tratto venivo trattata come un angelo caduto? Perchè ad un tratto venivo trattata come se fossi parte integrante dell'Inferno?
La voce di Lucifero mi fece destare dai miei pensieri ossessivi sul Paradiso.
"Fiamma, è meglio che io ti porti in camera...ne hai passate troppe, hai bisogno di riposo. Non pensare a quello che ti ha detto quell'idiota."
"Manderà un esercito... è quello che vuole fare da anni..Non capisci che vuole dichiarare guerra all'Inferno?"
"Oh..io lo so molto bene..ma senza l'approvazione degli altri Arcangeli non può fare nulla."
Lucifero, si inginocchiò per poi afferrarmi e prendermi in braccio come fossi una di quelle spose umane.Si diresse verso la sua camera da letto..o meglio la 'nostra' camera da letto. Entrò e mi poggiò sul letto. Lo guardai quasi con .....tenerezza quando vidi il Signore delle Tenebre afferrarmi i piedi e sfilarmi le scarpe con il tacco.
"Lucifero...posso fare anche da sola..."
Sembrava non sentire ciò che gli avevo detto perciò mi avvicinai. Il moro, tutto d'un tratto mi afferrò per le gambe spingendo il mio bacino contro il suo. Non riuscii a metabolizzare il fatto che era una posa davvero imbarazzante. Lucifero mi guardava dritto negli occhi come se cercasse una sotto specie di consenso. Ad un tratto, con uno scatto fulmineo, Lucifero si avventò famelico verso le mie labbra. Era un bacio rude, quasi come se lo desiderasse da secoli. Una parte sepolta della mia memoria mi diceva di ricambiare quel bacio violento. E infatti...fu così. Lucifero si staccò per primo e in quel momento ebbi un flash....Perfetto, Lucifero. Avrai quello che desideriamo entrambi. Proverò a ricordare la nostra vita insieme!
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Lucifero e Fiamma: Il ballo Oscuro delle Tenebre e della Luce
ParanormalCiao a tutti!! Questa storia parla di Fiamma un angelo o meglio dire la principessa degli angeli che per sbaglio cade nel buco in cui cadde Lucifero. Cosa succederà?