Capitolo 12

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Eravamo l'uno di fronte all'altra. Ci guardavamo negli occhi. Ne poteva valere la pena? Ancora non lo sapevo. In quel momento però ero combattuta. Non sapevo se andarmene e scappare oppure se aspettare anche un minimo cenno da parte di Lucifero. 

"Io ...io..."

"Credo sia stato un errore...Fiamma."

Il demone, si alzò dal letto pr poi passarsi una mano fra i capelli quasi esasperato dalla situazione. Sentii bussare alla porta. Lucifero aprii spazientito come se non volesse essere disturbato da nessuno.

"Chi cazzo è?"

La voce che riuscii a sentire, era la voce di Belzebù.

"Mio Signore...l'ospite che attendavate è nella sala del trono che vi sta aspettando. Volete che resti a protezione della Principessa?"

Lucifero si voltò nella mia direzione per poi guardare di nuovo il suo consigliere. 

"No. Può rimanere da sola per un ora. Non è una neonata sa badare perfettamente a se stessa. Andiamo prima che l'ospite si stufi di aspettare."

Lucifero, uscì dalla stanza. Ero rimasta da sola nella sua camera da letto. Avevo bisogno di un bagno caldo per schiarirmi le idee. Volevo andare a cercare Valentina ma sicuramente lei era molto impegnata così, presa da un sentimento di irrequietezza, decisi di andare esattamente nella sala del trono e capire chi era l'ospite tanto atteso di Lucifero. Per essere corso così di fretta doveva essere una persona molto importante. 

Giunsi davanti alla sala che sfortunatamente, erano sorvegliate da due guardie. Infatti, non feci in tempo a fermarmi che i due guerrieri, mi bloccarono il passaggio con le loro lance.

-Principessa Fiamma, non puoi entrare nella sala del trono al momento. Ordini del Re.-

In quel momento, vidi entrare nella sala del trono con il consenso delle due guardie, un maggiordomo.

-Aspettate un attimo, perchè possono entrare tutti tranne io?-

-Ordini del Re. Ora riporta chiappette d'oro nel letto del Re.-

Lo disse con un tono derisorio che mi fece imbestialire.  Stavo per dirgliene due quando, in quella piccola pausa di silenzio, sentii dei gemiti, delle urla, ansimi...ed erano di Lucifero e di un'altra donna. 

No...a quanto pare non ne valeva la pena. Mi diressi di nuovo verso le guardie.

-Fatemi entrare immediatamente.-

Le guardie si scambiarono un occhiata per poi scoppiare in una fragorosa risata. Ero stanca di non essere rispettata.

-Angioletto, credi davvero che il nostro Signore interrompa la sua scopata, per ascoltare le povere lamentele di un angioletto ferito?-

_Perchè? Invece a voi? Credete davvero che Lucifero Stella del Mattino, acconsentirà a farvi avere il perdono e farvi tornare in Paradiso?-

Le due guardie caddero in un silenzio tombale.

_Dannata, come fai a sapere questa cosa?-

-Oh io so molte cose fidati, forse anche troppe. Quindi se non vuoi che vada a dire le tue intenzioni a Lucifero, è meglio che tutti e due mi facciate passare e alla svelta.-

Le guardie mi fecero passare e come un fulmine, aprii il portone della sala del trono. Quello che vidi mi fece talmente schifo. Avevo baciato un uomo che alla fine di me non gli importava nulla. Lucifero era seduto sul suo trono con due donne che penso siano demoni, sulle sue ginocchia senza vestiti, senza nulla che le coprisse. 

Il bel demone, fece scendere le donne per poi alzarsi, e dirigersi verso di me con sguardo sadico. Era nudo anche lui. Non aveva nemmeno il rispetto di coprirsi le parti intime accidenti a lui!

-Sai è proprio questo quello che intendevo ieri nella sala del trono. Loro non sono poi così testarde come lo sei tu.-

Lo guardai dritto negli occhi. 

-Cosa significa tutto questo? Prima mi baci, poi dici che è tutto un errore e poi ti trovo qua dentro ad amoreggiare con queste demoni.-

-Semplicemente ho dei bisogni anche io essendo uomo. Tu sei un  angelo non potresti capire. Ma se vuoi saperne di più..-

Mi prese alla sprovvista bloccandomi con la schiena alla porta della sala del trono.

-...io sono un ottimo insegnate, sai?-

Lucifero, girò lievemente la testa.

-Demoni, potete ritirarvi, quando avrò ancora bisogno vi chiamerò.-

Si girò nuovamente verso la mia faccia, leccandosi le labbra.

-Adesso non fai più tanto la spavalda. Anche quando avevi la memoria era così. Cercavi di prevalere su di me per poi fare le fusa come un gattino in camera da letto dopo. Chissà se riesco ancora a farti fare le fusa. Che dici? Lo scopriamo?-

Volevo prendere e uscire da quella stanza. Tutto questo era un'assurdità! Feci per muovere il muscolo del braccio ma non riuscii a muoverlo.

-Cosa mi hai fatto??-

Lucifero mi guardò con occhi famelici.

-Solo una precauzione nel caso tu volessi fare i capricci..-

Il demone, cominciò a girarmi intorno come se lui fosse il leone e io la povera gazzella in trappola. Il silenzio rendeva le cose ancora più imbarazzanti. Continuavo a fare leva con le braccia ma qualcosa di stretto e invisibile alla mia vista, mi teneva immobile.

-Hai finito di girarmi intorno? Ancora un giro e penso che potrei vomitarti addosso.-

-Fai la spiritosa in una situazione del genere, cara?-

Le parole non vollero uscire dalla mia bocca. Ero completamente paralizzata, a sua completa disposizione. I miei pensieri furono interrotti dalla mano di Lucifero che mi afferrò con prepotenza per i fianchi. Ecco di nuovo il formicolio nelle parti intime. Queste emozioni non si potevano di certo considerare angeliche. Il bel diavolo, cominciò a toccare i miei seni che in quel momento volevano solo uscire dal piccolo top striminzito che avevo trovato nel guardaroba.

-Ora non fai tanto la spavalda eh?-

Il ghigno del ragazzo mi fece innervosire.

-Se quello che intendi fare è possedere il mio corpo, bhe fallo alla svelta. Se tu in questo momento sei riuscito a toccarmi le tette, è solo perchè io te lo sto permettendo.-

Lucifero si allontanò di qualche millimetro.

-Se volessi fare solo del sesso con te, fidati, saresti già a pecorina nel letto. Voglio solo...dissetarmi.-

-Dissetarti...?-

All'improvviso, gli occhi di Lucifero divennero rossi come il sangue e due canini affilati, sporsero dalle morbide labbra di Lucifero. Lucifero, fece apparire dal nulla, un pugnale per poi afferrarmi il polso e tagliare in verticale.

-Ahia!! Tu sei un mostro!-

-Non mi interessa un fico secco di quello che pensi di me.-

Il ragazzo si avventò verso il mio polso, affondando i suoi canini nella carne del mio polso e cominciare a bere. Ero stranamente in pace, quasi in estasi. Perchè il fatto che Lucifero mi stesse succhiando il sangue dal polso, mi stava eccitando? Arrossii e cominciai ad avere caldo.

-Lucifero..-

-Mmmhh..? Fammi bere donna!-

-Non è che mi tireresti giù la zip della canotta? Sto sentendo caldo.-

Lucifero, per un momento, smise di bere per poi concentrarsi sull'espressione che avevo in volto. 

-Forse ho un pò esagerato. Sei tutta rossa in volto. Di solito quando manca sangue diventi pallida.-

Sentii la morsa invisibile sparire. Finalmente potevo muovermi.

-Non credo fosse la mancanza di sangue..-

Lucifero mi diede le spalle per poi andare a recuperare tutto il suo vestiario. 

-Tra poco sarà ora di cena. Ci vediamo tra dieci minuti in stanza.-

Il ragazzo mi lasciò completamente sola nella sala del trono.  Cascai in ginocchio..cosa mi stava succedendo?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 25 ⏰

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Lucifero e Fiamma: Il ballo Oscuro delle Tenebre e della LuceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora