Chapter 11

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VERONICA'S POV
andai a fare la doccia e mi vestì, cavolo fa sempre più caldo a Las Vegas.

VERONICA'S POVandai a fare la doccia e mi vestì, cavolo fa sempre più caldo a Las Vegas

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e scendemmo a pranzare dato che si era fatto tardi.
"bonjour ragazzi miei cari" dissi io con il sorriso più falso che potessi fare.
"veronica stai bene non mi sembra, sei troppo sorridente" disse saya e aveva più che ragione.
"e va bene è vero... dobbiamo andarcene da qui" dissi io ritornando seria.
"scusa perchè stiamo così tanto bene qua che ci vorrei vivere." disse billy continuando a mangiare.
"imbecille i miei coltelli sono scomparsi proprio quando sono venuti a pulire la stanza, coincidenze? ovvio che si" dissi io.
"beh veronica non ha tutti i torti potrebbero averli presi." disse kate preoccupata.

"salve signorina Carter in camera sua abbiamo trovato questi coltelli" disse il cameriere arrivando con i miei coltelli.
"oh emh si è che sono molto appassionata di cucina e li ho portati qui per evitare che fossero rubati, grazie per avermeli portati credevo di averli persi" dissi io e il cameriere mi diede i coltelli... quanto sapevo mentire bene?
"puahhahahhahahahhaha non ci avrei creduto nemmeno sotto pagata hhbijggfjjuxsfhsjskakako" disse saya e gli altri risero come dei matti.
"ecco perchè dobbiamo andarcene" dissi io continuando a mangiare.
"veronica ha ragione non possiamo rischiare" disse marcus
" per cui andremo a stare da mio padre che è a Las Vegas per lavoro" dissi io con un sorrisetto.
"papà è a Las Vegas?!?!" disse jace incredulo.
"shhhhhhhh, zitto jace parla a bassa voce" dissi io zittendo mio fratello che fra poco ci fa scoprire, proprio in gamba a mantenere segreti.

"quindi appena finiamo di mangiare andiamo a fare le valigie va bene? perfetto" dissi io facendo la faccia più seria che avessi mai fatto e tutti annuirono.
"si capo veronica ai suoi ordini" disse marcus e io feci un piccolo ma piccolo sorriso.
finimmo di mangiare e salimmo tutti nelle proprie camere e preparammo le valigie e io chiamai mio padre.
"ciao papà"
"ciao hija" disse lui ed ecco un'altra cosa che nessuno sapeva ero anche per metà spagnola quindi ricapitolando: americana,russa e spagnola e spero che marcus non lo venga a sapere, preghiamo Dio.

"senti allora, dato un piccolissimo disguido all'hotel poi ti racconto appena arriviamo,
potremmo venire a stare qua a casa di Las Vegas? tanto ci sei anche tu quindi no problem"
"ah eh un'ultima cosa papà non chiamarmi o dirmi qualsiasi cosa in spagnolo davanti ai miei amici loro non sanno che sono spagnola soprattutto il mio fidanzato e di discussioni ne abbiamo avute abbastanza" dissi io in tono serio.
" va bene tesoro allora a tra poco" disse lui e chiudemmo la chiamata.
preparai la valigia e scesimo tutti alla hall dell'hotel.
"tutti pronti ragazzi?" chiesi io e tutti annuirono.
"veronica ma non hai pagato?" mi chiese chris.
"avevo pagato prima" dissi io e salimmo in macchina come all'arrivo a Las Vegas stesse persone, stesse macchine.

Murders|| Marcus Lopez ArguelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora