Chapter 30

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"WEEE SAYA MOVITI CHE È TARDI... SO LE DUE CAZZO ALZA QUEL CULO DAL LETTO E VIENI A PREPARATI INSIEME ALLE ALTRE COGLIONA" esclamai... ronny e la finezza pt.8585748838482929.

"CAZZO... PRENDI I VESTITI IO LE SCARPE" esclamò lei e presimo tutto.

"eccoci qua, in ritardo ma tutte intatte" dissi... eravamo in pigiama, ma menomale che è guardabile il pigiama.

"veronica tu devi fare la make-up artist" disse petra vedendo il trucco che ho realizzato.
"non è niente di che" dissi sciogliendo i capelli.

"sophie mi fai i boccoli?" chiesi e lei arrivò spedita con la piastra.

MARCUS'S POV
si erano fatte le 4 del pomeriggio ed alle 19 in punto dovevamo essere alla blade high.

"merda" esclamai tra me e me ed iniziai a prepararmi.
"billy hai un po' di qualcosa per i capelli?" chiesi e lui annuí.

"è una specie di lacca, trattamela bene" disse lui ed iniziai a sistemare il ciuffo.
"marcus sei un figo" esclamò billy vedendomi sistemare la cravatta.
"bro pure tu eh" dissi anche io.

VERONICA'S POV
erano le 18:30 ed io stavo facendo gli ultimi ritocchi al trucco ed ai capelli.

spruzzai il mio solito profumo e aggiustai il rossetto.
"veronica sei una dea greca sappilo" esclamò kate.
"voi siete incantevoli ragazze... andiamo a spaccare il culo ai blade high" dissi con uno sguardo omicida/psicopatica/sociopatica.

erano le sette in punto ed arrivammo alla blade high.
" piacere james clark" si presentò un ragazzo ed anche lui è sulla lista dei più temuti.

"veronica carter" risposi e vidi una persona piuttosto familiare.
"s-sam?" dissi con quasi le lacrime.
"ronny..." disse lui e ci abbracciammo forte.
"mi sei mancato tantissimo sam" dissi staccandomi dall'abbraccio.
"chi è ronny?" disse marcus arrivando da dietro.
"lui è sam... l'amico di cella e d'infanzia" dissi e marcus mi diede un bacio sulla guancia.

ad un certo punto della serata la finestra della sala fu rotta da due persone che avevano un passamontagna... ladri.

"FIGLIO DI PUTTANA" esclamai al ladro che ha ferito marcus e di conseguenza mi ha infilato un coltello sotto la clavicola.

"ronny sei combinata male... ti porto in infermeria" disse marcus.
"marcus sto bene... ci sono abituata a perdere sangue in qualsiasi parte" risposi sedendomi sul divenetto e togliendomi il coltello dalla clavicola.

" io so mettere i punti" disse cole.
"e allora ti prego mettimi i punti che fra poco muoio per la terza volta" esclamai e lui prese il kit d'emergenza con tutte le cose dentro.

"terza volta?" esclamarono tutti persino madison.
"devo raccontarvi la storiella?" chiesi seccata e nel frattempo cole mi stava medicando.

"allora... c'era una volta un tranquillo giorno di vacanza a las vegas, io e le altre siamo andate a fare shopping... quando stavamo per tornare a casa con il taxi ci ritrovammo come autista Chester...ad un certo punto eravamo in una casa abbandonata sedute in un divanetto tutto rotto ed arrivarono i principi azzurri a salvarci... io invece di salire dalla finestra e scendere ho pensato bene di legare fuckface ad una sedia e sparargli... bruciai il corpo e di conseguenza anche la casa si brució per la seconda volta... quando uscì dalla casa mi fiondai tra le braccia di marcus... sembra tutto perfetto, ciò che volevamo... uccidere chester senza nessun intoppo, la principessa ed il cavaliere di nuovo insieme... ma non è stato così... quando lo stavo abbracciando arrivò una macchina con tre messicani che mi sparò e stavo morendo... vedevo tutto buio, ero debole e fragile... una gamba rotta, un buco nella spalla e nella pancia e due profonde e grosse ferite sulla schiena... stampelle e via... finisce qui la prima storiella di morte" raccontai e nel frattempo tutti i ricordi di quella giornata ritornarono nella mia mente.

marcus e saya con gli occhi lucidi, dato che anche loro hanno subito il momento della mia quasi morte...

"invece la seconda storiella" esclamò marcus sedendosi su una delle tante sedie.

"era un 14 febbraio tranquillo... la neve ed un odore di omicidio nell'aria... uscimmo verso la Heaven Forest e ci ritrovammo una dozzina di scagnozzi di Chester che volevano vendicarlo... hanno colpito veronica alla gamba ed era piena di sangue... molti la considerano la ragazza perfetta, ricca e senza problemi in famiglia... ma invece no... veronica è più che perfetta ma i problemi in famiglia sono molti... omicidi familiari, l'arresto del padre... sono cose che non si vedono tutti i giorni..." raccontò marcus e sentivo gli occhi pieni di lacrime.

"come vedere la propria madre uccisa dal proprio padre" esclamai e nel frattempo cole aveva finito di medicarmi.

"grazie cole" lo ringraziai e lui si limitò a sorridere.
"wow... per un attimo ho creduto che fossi come ha detto marcus... la ragazza perfetta, ricca e senza problemi... però mi dispiace moltissimo per ciò che hai passato... sei una ragazza in gamba e bella... non meriti tutto il dolore e la sofferenza che hai passato... sono addolorata" disse jessica e vidi accanto madison che aveva gli occhi lucidi.

"madison..." dissi vedendola in quel modo.
"i-io non sapevo ciò che hai passato e ti credevo un'assassina senza pietà... non pensavo avessi passato tutto ció" disse lei e mi limitai ad accennare un sorriso.

"il buon caro vecchio thomas?" disse lucas.
"il buon caro vecchio thomas è in carcere" dissi sorridendo.
" io e ronny eravamo compagni di cella" rispose sam.

"sei stata in carcere?!?" esclamó il gruppetto della blade high tranne sam.

" per omicidio non commesso... mi ci ha mandato il caro thomas" risposi e marcus si sedette accanto a me.

"penso che domani andrò a fargli un bel discorso da diciottenne" esclamai alzandomi ma non ci riuscivo... ero paralizzata.

"ronny che ti succede?!" esclamarono impanicati.
"non lo so è che non riesco ad alzarmi mi sento paralizzata" risposi.

"cosa succede qui?" esclamò il preside walker.
"so paralizzata non riesco ad alzarmi da qui" dissi.

"nella stanza del signor clark c'è un letto libero puó stare qui stanotte" disse il preside e marcus mi si avvicinò.

"ti porto in braccio va... però prima parlo con james" disse lui ed io stavo ridendo dentro di me.

"prometti che non farete niente di ambiguo e ti giuro che ti uccido clark" disse marcus con sguardo omicida.
"sta tranquillo lopez" disse james e marcus mi portò in braccio nella camera.

"allora... buonanotte" disse marcus e mi diede un bacio e se ne andò.

"è iperprotettivo?" chiese james.
"in un certo senso... è geloso niente di che" risposi.

" tu stai meglio? cioè stai bene?" chiese lui ed annuí.

"magari possiamo conoscerci meglio... che ne dici?" continuò lui sedendosi sul letto... è proprio bono.

"emh... certamente" risposi entusiasta.
"raccontami un po' di te" continuai.

"allora... mi chiamo james clark ho 18 anni, mia madre è morta circa 4 anni fa-" iniziò lui ed io lo interruppi.

"aspetta james... tua madre era per caso April Jones e lavorava alla SeaWall Prep di Toronto?" chiesi sperando che dicesse ciò che speravo.
"si perch- OH CAZZO" disse lui ed entrambi realizzammo.

"SIAMO CUGINI!" esclamammo insieme.
" ora che siamo in confidenza... sei proprio bono james fattelo dire" dissi e lui rise.

"sai anche tu veronica, anzi... cugina" rispose lui.

"facciamo che per ora lo sapranno in pochissimi... solo di chi ci fidiamo ciecamente... però meglio se tengo marcus fuori da questo piccolo segreto... almeno finché non mi sento pronta a dirglielo" dissi appoggiando la testa sul cuscino.

"sarà il nostro segreto" rispose james e ci addormentammo.

Murders|| Marcus Lopez ArguelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora