Chapter 14

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2 giorni dopo...

erano passati due giorni e quella mattina saremmo ritornati alla King's Dominion anche se ovviamente in ritardo.
mi feci una doccia con molta cautela date le mie condizioni e mi vestì, avevo la schiena spezzata.

mi feci una doccia con molta cautela date le mie condizioni e mi vestì, avevo la schiena spezzata

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ovviamente avevo il pantalone destro alzato per via del gesso.
"allora hija... pronta? ci aspettano i tuoi amici in macchina " mi chiese mio padre accennando un sorriso.
" si sono abbastanza pronta oltre la schiena spezzata in due" dissi io ed uscì dalla porta e poi salì in macchina.
"AHIA PORCO DEMONIO" dissi con molta finezza tra me e me.
" tutto bene tesoro" disse marcus da dietro.
"si si tutto apposto" con voce rauca dissi io e partimmo dovevamo fare Las Vegas - San Francisco ed erano circa 8/9 ore di viaggio dall'ospedale fino alla scuola ed arrivammo più o meno in orario.

"ciao papà ci vediamo nelle vacanze muah" salutai mio padre ed entrammo a scuola, avevo tutti gli occhi puntati su di me e le mie ferite.
"che inferno che saranno questi due mesi no?" dissi cercando di reggermi in piedi prendendo i libri dall'armadietto e poi diedi un libro a marcus dato che non riuscivo a reggerli tutti.
"maria cosa vuoi?" dissi io chiudendo l'armadietto.
"volevo sapere se eri ancora viva dopo gli spari" disse lei ed io capì tutto.
"hai mandato tu quei tre messicani per sparare vero?" dissi io aggrottando le sopracciglia.
"magari si, l'ho fatto ed è stato divertente sapere che tu eri in fin di vita... questa è la vendetta per mio padre Carter... adios" se ne andò maria dicendo ciò ed io ero sul punto di ucciderla ma marcus mi fece mantenere la calma anche se stava degenerando sia in me che in lui.

"io la uccido quella bastarda" disse marcus facendo degli occhi omicida, in effetti aveva perfettamente ragione ed ero pienamente d'accordo.
"VERONICA AMOOOO" arrivò saya ma si fermò prima di abbracciarmi perchè stava correndo e se si fermava mi rompeva anche l'altra gamba.
"aspetta che scrivo un messaggio sul nostro gruppetto" dissi io e presi il cellulare dalla tasca.

ragazzi ci vediamo dopo le lezioni in camera mia per parlare di una cosa molto importante.

scrissi il messaggio... ma lo scrissi anche ad una persona che non mi stava molto simpatica ma era necessario, poi andammo a lezione di storia con il maestro Lin.
"signorina Carter cosa le è successo?" chiese incuriosito Lin, ma i cazzi sua no?
"eh sono stata in ospedale e mi hanno dimessa oggi" dissi io posando le stampelle dietro la sedia.
"e come mai? se posso chiederlo" disse Lin aprendo il suo libro di storia.
"beh se proprio vuole sapere la veritá... mi hanno sparato: due ferite di proiettili sulla schiena, una ferita sulla pancia, una ferita alla spalla e da come vede la gamba rotta" dissi io guardando maria con occhi assassini.
"ah mi dispiace molto signorina Carter spero si riprenda al più presto" disse Lin ed io lo ringraziai.

quella lezione infernale era finalmente finita ed andammo in camera mia.
"E LEI CHE CI FA QUI" disse willie incredulo.
"lei è una buona come dire...PEDINA per ciò che forse faremo" dissi io cercando di sedermi data la gamba e la spalla fasciate.
"allora quindi che dovrei fare io?" chiese brandy che non aveva capito un emerito cazzo di quello che avevo detto.
"mentre stavo prendendo i libri dall'armadietto mi ritrovai maria davanti, che mi disse che aveva mandato lei i tre messicani e sapeva che mi sarei messa davanti a marcus per proteggerlo e i proiettili avrebbero colpito me... ed io nonostante ho ucciso suo padre mi voglio vendicare" spiegai molto lentamente in modo che tutti capissero compresa la nazista brandy.

Murders|| Marcus Lopez ArguelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora