Ucciditi

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Mi ucciderei
nei modi peggiori possa partorire
dopo essermi violentato
ogni cavo utilizzato a far urlare l'altro capo
continuare fino a sfinire
pregarmi di placarmi per ignorarmi e continuare senza godere
senza libido come fine
solo per sfruttare e farmi del male realmente

54 vicino al polso
16 tra spalla e braccio
trapassarmi il corpo strato dopo strato
impedendomi di curarmi
agonizzante e sprezzante
le lacrime salate ad infettare
profondi nelle mie membra
nella mia carne
voglio sanguinarne e gemerne

Mi brucerei come una strega
come una puttana
mi sgozzerei come una bestia
come una donna siriana
seppellirei vivo con metri di grida
a farmi mangiare da ogni lombrico
nelle vene a scorrere ogni formica
m'affogherei nella vasca in cui sguazzavo da bambino
nel sangue dell'atroce polsino che copriva il mio corpo esanime
mi segherei sulla mia lapide dopo essermi investito
buttato in mezzo alla strada come da un palazzo o da traliccio
legherei sulle rotaie aspettando il treno lento del mezzodì
con il viso sicuro del dolore dei dischi d'acciaio grigio
tonnellate di ferro che mi schiacciano oggi osso piano
premendo perché non respiri e sia sicuro sia morto

E ancora, con una pistola
nel fegato, nello stomaco, nell'esofago
alla tempia, in gola, ai polsi
nel nervo sciatico
strozzarmi a diventare viola come i fiori
impiccarmi come ho già provato
stuprarmi e lasciarmi in un istituto psichiatrico
usarmi come tributo satanico con qualche gioco masochistico o sadico

Mi voglio ammazzare
ed è tutta roba di cui non posso parlare
anche se sto ridendo mentre digito e digito
voglio piangere
ma imito e imito
sono un puzzle di comportamenti
voglio distruggermi e perdere i pezzetti
cosicché non mi rimettano in piedi

Ricky
suicidati   

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