Gabbiano d'acqua

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Un mare argentato
sembra acqua ma fredda come il ghiaccio t'avvolge pesante come metallo
corre e si ferma
si schianta e ritenta
la forza del testardo che corre sul tracciato con unica intenzione "arrivare al traguardo"

C'era una volta un pellicano
non sapeva nuotare
era strano rispetto la concorrenza ed era sua madre che gli portava la cena
lui sullo scoglio stava fermo
ali piegate e becco aperto
un giorno però la madre scomparve e così mori di fame

Nel mentre un gabbiano con l'ala rotta camminava sul masso
aveva voglia di riempirsi la bocca
guardò il pellicano e l'acqua
"Fanculo l'ala"
si buttò sapendo che la corrente lo avrebbe sbattuto e distrutto
appena sotto la superficie vide un pesce e di fretta lo afferrò col becco
anche nell'acqua di ferro, di buio si riempì la bocca e trasportato a riva da un onda
figlia del mare e del vento
riuscì a mangiare

Che ostinato

Perché fermarsi dove altri hanno fallito
il muro l'han già scalfito
ora tocca solo finirlo 

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