Chiedo aiuto nel buio
un grido di silenzio che nessuno può sentire
lo nascondo dietro il dolore alle tempie
dietro al freddo sotto le magliette
al disagio di un corpo malleabileSembra che vada tutto male
ma allo stesso tempo tutto bene
un cielo grigio pioggia che parla di neve
un mare calmo senza niente
che però ha l'acqua nera tempesteCazzo Io urlo
ma nessuno mi ascolta
sarà la mascherina sulla bocca
la preoccupazione diretta un'altro punto
o semplicemente a nessuno importaPenso penso e penso
mi chiedo se vada bene
se mi debba allontanare
cosicché non mi veda cedere
sbagliareNo cazzo
non ancora
non ne posso più
non ancoraUn'altra volta
Urlo
grido
scalpito
scappo
svengoForse dovrei finirla di parlare e scrivere
finire la voce del mio essere
scappare dalla realtà per sempre senza ripresentarmi mai più
forse dovrei smettere di urlare
ma voglio che Io mi ascoltiPorca troia voglio che mi ascolti
che ricordi gli errori e le soluzioni
va bene... credo... direi
ma che ne so Io nel dubbio sorrido
vediamo quanti ne frego e quanti non sono coglioniNon ne posso più
davvero
mento a me stesso e sono d'accordo con questo
Manto scappa ma non per stare meglio
gli sbagli non lo sono mai veramente se non li racconti agli altriFuggi sbagli come fuggiaschi

STAI LEGGENDO
Poetry
PuisiGli anni sono lassi di tempo così relativi da farmi dubitare della loro esistenza. Guardo il mondo che va avanti da dietro una finestra e mi chiedo se sia possibile definirlo "anno" un periodo fermo ad una scrivania. Probabilmente no, però "Poetry"...