Capitolo 16

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-Sembri un demente!- Dissi ammazzandomi dalle risate.

-Lo sono è diverso!- mi rispose Alberico facendo un altro passo di "danza", sembrava piú un mammut in calore.

Stavamo giocando a Just Dance 4 e piú che ballare stavamo facendo i mongoloidi. Erano venti minuti ormai che tentavamo di fare una canzone ma finivamo sempre per piegarci in due dalle risate.

-Possibile che non sai fare nemmeno un passo?-

-No ok? Sono... ehm.. ooh...- All'improvviso cadde e scoppiai in una risata di gusto assurda.

-Si, sto bene grazie.- Risi ancora piú forte ero alle lacrime e in piú mi inginocchiai per quanto ridevo. Dopo aver riso mi avvicinai a lui strisciando le ginocchia.

-Amore tutto ok?-

-Mh si, ho sbattuto giusto il ginocchio.- Mi abbassai leggermente e gli baciai il ginocchi, poi mi sposi e lo baciai. Amavo baciarlo, amavo il modo in cui mi baciava, come mi accarezzava, le parole dolci che mi sussurava, il modo in cui mi faceca sentire che per lui ero qualcuno davvero importante.

Stavamo seduti sul porquet a baciarci io con le gambe intorno ai suoi fianchi lui invece erano leggermente incrociate. Le sue mani mi accarezzavano la pelle sotto la maglietta mentre io gli accarezzavo il collo e giocavo con i suoi capelli.

-Ti amo.- mi sussurró sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

-Anch'io.- Gli risposo pizzicandogli leggermente la guancia. -Scusa..- Gli dissi dopo qualche secondo di silenzio.

-Per cosa? Semmai dovrei chiedertelo io. Non riesco mai a proteggerti abbastanza.-

-Ma stai zitto.-

-È cosí prometto di proteggerti e poi appare qualcuno che deve romperti... non credo di essere adatto a te.-

-Spero tu scherzi. Alberico io ti amo da impazzire, e impazzirei sul serio senza di te. Non ti azzardare a dire cose del genere.- Non volevo perderlo di nuovo. Lo sentii sospirare. Gli presi il viso tra le mani e lo guarsai intensamente negli occhi.

-Ti prego non lasciarmi.-

-Mai.-

-Promesso?-

-Promesso.-

Ricominciammo a baciarci, tra i baci inserivamo anche dei leggeri morsi sulle labbra, sulle guance, sul collo. Ci stavamo abbandonando a noi stessi.

-ALBERICOOOOOO!- Sentimmo la sorella urlare il suo nome.

-Vado a vede che vuole.- sbuffó e si alzó e usci dalla stanza. Io mi alzai e posai il telecomando wii sulla mensola accanto al letto. Mi cadde l'occhio su una maglietta li accanto. L'avevo giá vista cosí la presi e guardai meglio. Era la maglietta che avevo imbrattato di milkshake. Mi sfilai la canottiera blu e mi imfilai la sua. Era lunga mi arrivava fino sotto al sedere, grigia con la scritta VANS decorata in modo fighissimo. Odora del suo solito profumo e leggermente di sudore. Mi stava bene calcolando che avevo i legging neri e le converce. Mi guardai piú volte allo specchio.

-Scusa, non trovava la.. oh.. piccoletta ti sta..-

-Male?- Chiesi guardandolo.

-Sei bellissima.- Si mise dietro di me. E restammo cosí a guardarci.

-Tutto ok?- Gli chiesi girandomi.

-Sisi stavo solo pensando.- Inizió a farmi il solletico. E io tentavo di sfuggirgli ma lui aveva la meglio.

-Vuoi la guerra? E guerra sia!- Stavamo facendo letteralmente una guerra di sollettico e finimmo sul letto.

-VA BENE OK MI ARRENDO.- Non respiravo più stavo boccheggiando.

-Avró la mia rivincita.- Lo avvertii.

Si mise sopra di me tenendomi i polsi. Inizió a baciarmi dalla bocca poi passó all'angolo, sulla guancia fino a scendere sull'incavo del collo. Peccato che la maglietta era a collo stretto.

Fece per levarmi la maglietta inizialmente indugiai ma poi glielo concessi mi sentino in imbarazzo con solo il reggiseno. Si levó anche lui la maglietta e riprese a baciami l'incavo del collo percorrendo giú tutto il petto e la pancia fino all'ombellico.

Sfioró con la mano il bottone dei jeans e io mi girai di scatto.

-Piccola.. tranquilla. Se non vuoi non ci sono problemi.-

-Ehm io.. non me la sento.-

-Va bene, tranquilla.-

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Quella seraa decisi di uscire con Alexis anche se il giorno dopo c'era scuola giusto un'oretta fuori. Andammo al bar sotto casa a prenderci una bomba al cioccolato.

-Certo che facciamo schifo.- Rise.

-Troppo Sky.- Prese una puntina di cioccolato con il dito e me lo strusció sulla guancia.

-Come hai osato.- Feci lo stesso ma con più cioccolata. Tentó di farmi un'altra striscia sul viso ma mi allontanai in tempo.

-Provaci e ti spiattello per terra con tutto il dolce.- Le dissi facendole l'occhiolino.

-Amore lei.-

Finimmo di mangiare i dolci e ci ritrovavamo tutte sporche e con la bocca impastata.

-Vado a prendere dei fazzoletti e dell'acqua.-

-Aspetto qua.- Si avvió verso il bar.

-Ei Sky.- Mi girai e trovai Enzo.

-Oi ciao.- Feci per salutarlo con i bacetti la mi sbattè al muro tenendomi i polsi

-Ma cosa cazz..-

-Dio quanto sei bella.- Si avvivinava sempre di più alla mia bocca ma io girai il viso.

-Eddai non fare la complicata.- Mi sussuró su una guancia.

-Lasciami!- Nel momento stesso in cui lo urlai usci Alex..

-Enzo..- Lui si staccó da me e la guardó. Lei prese e si avvió correndo verso casa.

-Bravo pirla.- Gli dissi.

*Spazio autrice*
Ullalaa ecco a voi il 16. Oggi non ho niente da scrivere STRANO dico solo grazie come sempre.
Baci
~Sammy

Dark & Light || Alberico De GiglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora