Capitolo 33

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-Che cosa sono queste?- Chiesi con tono duro stringendo quel sacchetto in mano. Non mi risprose rimase a fissarmi senza sbattere ciglio.

-Ripeto. Che. Cosa. Sono. Queste.- Dissi scandendo bene le parole. Mi sentii mancare di fiducia, come aveva potuto nascomdermi questa cosa. Ma perchè poi. Perchè si drogava.

-Exstacy.. ma non sono mie.- Usava un tono di voce basso e diciamo sottomesso, mentre io stavo quasi per urlare. Mentre parlava si avvicinava e teneva le mani davanti a se come se davanti avesse una bestia inferocita. E lo ero veramente.

-Ah no? E allora di chi sono.- Chiesi ancora. Lasciai cadere la bustina sulla scrivania quasi con ribrezzo.

-Di Lorenzo..-
Davvero vuoi dare la colpa a lui.. bah.

-Ah si certo e perchè stavano nel tuo cassetto? Sai lui dorme nell'altra stanza con Matt dall'altra parte del corridoio. Mio dio.. E evita di fare quella faccia da ebete. Certo questa cosa da fe non me la sarei mai aspettata.- Mi portai le mani dietro i capelli e sbuffai. Iniziai a camminare nervosamente avanti e indietro.

-Sk..- Tentó di dire parandosi davanti a me, ma ricominciai subito a parlare non lasciandogli neanche il tempo di pronunciare il mio nome.

-Porca puttana Alberico. Fai sul serio? Non vuoi nemmeno prenderti le tue responsabilitá? Tenti di scaricare la colpa a Lorenzo. Incredibile. Parliamoci chiaro. Il fumo ok ci sta, avvolte fumo anch'io. Le canne? Ni.. ma sono cose che si fanno e posso passarci sopra. Ma Cristo, la droga no.
E quindi ogni volta che dicevi che stavi bene mentivi? Oh mio dio.
Ti sei ridotto a questi livelli? E da quanto me lo tieni nascosto? Avvremmo potuto trovare una soluzione insieme e invece non ti fidi..?- Dissi tutto ad un fiato tutta nera dalla rabbia. Quando poco dopo ricevetti uno schiaffo in pieno volto.

Rimasi li con la testa girata. Lo schiaffo si mi aveva fatto male ma rimasi più scioccata per il fatto che LUI mi aveva tirato un schiaffo.
Mi girai lentamente verso di lui guardandolo stupefatta. Lui rimase nella stessa posizione in cui me lo diede, anche ne suoi occhi si leggeva che nemmeno si aspettava quel gesto da lui compiuto.

-Hai davvero...- Non finii di fare la domanda che mi si smorzó in gola.

-Oddio scusa Skyler.. io non..-Disse tentando di avvicinarsi a me.

-Hai..- Mi allontanai da lui e iniziai a correre verso la porta. Dovevo uscire avevo bisogno di riflettere.

-Aspett...-

Mi fiondai fuori dalla camera ero spiazzata, troppe cose insieme lui e la droga, lo schiaffo.. la testa stava per esplodere.
Mi avviai a passo spedito verso la porta dell'appartamento che dava sul giardino.
Sentivo che Alberico mi stava seguendo, cercó di fermarmi svariate volte per il polso ma lo strattonai tutte le volte. Strano al mondo, non lo volevo con me.

-Sky che succede?- Mi domandò Matt. Non risposi, sbuffai semplicemente uscii di casa e chiusi la porta sbattendola.

Scesi le scalette attraversai il giadino e mi sedetti in mezzo alla stradina tra la casa di Matt e Lorenzo e quella dei vicini. Volevo davvero stare sola.
Iniziai a pensare, pensare e pensare. Appoggiai i gomiti alle ginocchia e portai le mani al viso.
Iniziai a pensare del fatto che Alberico si drogava.. non mi andava giù, mi aveva deluso.
Da quanto lo teneva nascosto, perchè.. stava male..?
Poi l'argomento passó allo schiaffo.
Davvero mi aveva tirato un schiaffo? Il bello che mi aveva fatto anche male, però ero davvero sconcertata. Non aveva mai alzato un dito contro di me.
Posai la mano sul punto in cui ricevetti lo schiaffo e mi resi conto che faceva male non solo fisicamente, ma anche mentalmente.
Così d'un tratto pensai alla rapina a come mi aveva protetta..

Dark & Light || Alberico De GiglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora