Capitolo 27

4.1K 255 39
                                    

Quella video-chiamata era stata un vero e proprio tocca sana per me. Vedere che Alberico, nonostante tutto il casino che si era insinuato tra noi, stava "bene" per cosi dire certo di vedeva da un chilometro che era devastato, aveva gli occhi gonfie, due occhiaie tremende ed era dimagrito tantissimo.

Mi diede forza abbastanza da rimettermi in gioco, piano piano ricominciai a mangiare e a parlare con gli altri. Le ragazze della mia comitiva mi stavano sempre accanto, non mi lasciavano mai sola, stavo ritornando la ragazza di sempre ma dentro di me c'era ancora un grandissimo vuoto. Ma c'era una cosa che non riuscivo a fare, non riuscivo neanche a pensarci.. non riusciuvo più ad andare sullo skate. Lo abbandonai totalmente, mi riportava troppi ricondi e, per quanto potevano essere belli, mi facevano malissimo.
Quella non fu l'unica chiamata, per il mese successivo ci video-chiamavamo ogni volta che potevamo farla.

Pomeriggio dopo aver finito quei dannati compiti ed aver accompagnato Alexis a danza. Mi fiondai a casa per sentire Alberico. Mentre tornavo a casa notai il postino litigare con dei pacchi, uno lo notai  principalmente per la scritta che aveva "Mi manchi piccoletta." Ero convintissima che quella era la scrittura di Alberico, caso volle che il postino prese quel pacchettino e citofonó proprio al campanello di Alex. Non c'era nessuno a casa cosí mi presentai.

-Ho visto che ha citofonato al mio campanello serve qualcosa?-

-Ehm si. Lei per caso è Skyler Jekinson?-

-Oh si certo.-

-Bene puó firmare?- Anuii e firmai quel pezzo di carta.

Mi fiondai immediatamente a casa per vedere cosa c'era li dentro. Appena entrate lanciai giacchetto e le chiavi al vento e aprii il pacchetto immediatamente con tutta la foga presente in me. Quando la alprii si sprigionò un forte odore del suo profumo.

Ci hai svuotato mezza boccetta di profumo percaso? Pensai tra me e me, e sorrisi al pensiero.

Dentro trovai una rosa di plastica con attaccato un bigliettino.

"So che non è bella come una rosa vera e non profuma, ma guardala nel lato positivo, una rosa che non appassisce, una rosa che durerà per sempre. Ti amo amore mio.
P.s. tra poco ci sarà una sorpresa."

Guardai quella rosa e quasi mi salirono le lacrime ma cercai di scacciarle via. Notai che dentro c'era anche qualcos'altro. La sua maglietta preferita, quella che mi provai a casa sua grigia con la scritta VANS sopra. La presi e ci poggiai sopra il viso, in quel momento capii perchè di tutto quel profumo. Lo aveva spruzzato sopra la maglietta un grandi quantità. Tolsi la mia e mi misi la sua. Mi sentivo come tra le sue braccia.
Tentai di collegarmi su Skype la proprio quel giorno Internet doveva avere qualche problema, dopo il decimo tentavivo ci rinunciai e andai sul divano a inondarmi di musica.

Il giorno dopo ci andai anche a scuola, era bello avere qualcosa che apparteneva a lui, e per lo più anche preferita. Andai vestita praticamenre come un maschiaccio, quella maglietta, jeans neri strappati alle ginocchia, converce nere e il mio bellissimo cappello della NY.

-Ma ciao.- Disse una figura accanto a me. Mi girai inarcando un sopracciglio e vidi l'essere

più orribile di sempre. Tommaso. Lo guardai due secondi e ripresi a camminare ma lui mi prese e mi bloccó al muro.

-Non si risponde?- Disse fissandomi con quei suoi occhi vitrei.

-Vedi da lasciarmi in pace.- Gli risposi schietta.

-Eddai non fare l'acida.- Tentó di mantere il controllo su di me, cercando nuovamente di bloccarmi ma io mi dimenai e gli diedi un pugno allo stomaco.

-Non dovevi farlo.- Disse a denti stretti.

Mi diede un pugno tre volte più forte sullo stesso punto. Mi accasciai a terra lui mi prese e mi gettó dentro un piccolo sgabuzzino li accanto.

-Idiota pensa prima di agire. Ah ti saluterò Alberico non credo che lo rivedrai mai più.-

-COSA?!- Mi gettai su di lui ma riuscì tranquillamente a respingermi, dandomi un pugno sulla guancia. Sentii un click dalla serratura. Merda mi aveva chiusa dentro.

Alberico pov's

Da quella notizia che mi aveva dato Matt ero nettamente cambiato ero ritornato il solito di sempre. Sapere che torvano a casa dalla mia principessa mi rendeva il ragazzo più felice di sempre.
I miei non furono d'accordo e infatti cercarono di farmi cambiare idea più volte ma io non mollavo. Incomincia a fare dei lavoretti e raccolsi la cifra necessaria sia per il viaggio sia per assumere qualcuno che mi accompagnava fino in Italia poi sarebbe venuto Matt a prendermi.

Il viaggio per quanto fossi euforico non duró niente. Mancava poco e avrei potuto riabbracciare Skyler. Come da programma vení Matt all'aereoporto. Appena vidi la macchiba corsi verso di essa e ci entrai dentro.

-Mi sei mancato stronzo.- Mi fece Matt salutandomi con il nostro saluto.

-Anche tu coglione.- Per il viaggio fino a casa gli parlai di Londra, della scuola e di quella ragazza che assomigliava incredibilmente ad Sky.

Posate le valige a casa di Matt e Lorenzo e dopo aver mangiato mi diressi a casa di Sky per farle una sorpresa. Non decisi di passare per il parco, poteva scendere e trovarmi e cosi decisi di fare il giro lungo dove dovevo passare per una viuzza. Mentre camminavo spedito verso casa sua sentii una macchina avvicinarsi sempre di più a grande velocità.

-SKYLER SARÁ MIA!- Sentii urlare da dietro, riconoscevo quella voce era il lurido verme. Mi girau e lo vidi alla guida di quel veicolo. Poi tutto nero..

*Spazio autrice*
Si ok mi state mandando a quel paese si santa ragione ahah. Vi voglio beene. Allora ecco qui il 27, ehm wow stiamo per arrivare alle 6k incredibile. Vi abbraccerei tutti.
Ah per i prossimi tre giorni non potró aggiornare perchè staró via per il campo scuola.
Ma tranquille ci vediamo sabato con il prossimo capitolo♡
Baci
~Sammy

Dark & Light || Alberico De GiglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora