Appena tornai a casa chiamai Alex e le raccontai tutto. Quando arrivai a parlare della rosa iniziai a sorridere come una demente e il cuore batteva freneticamente. Solo adesso realizzavo la dolcezza di quel gesto, ma nella mattinata ero talmente incazzata che nin ci feci neanche caso.
Ogni volta che pensavo a lui, invece delle farfalle avevo gli pterodattili nello stomaco.
-Non so se dire stronzo per la mano curiosa oppure dolce per la rosa... tó ho fatto la rima ahah.-
-Idiota ahah... - non sapevo proprio che dire, in quel momento avevo in mente solo lui, i capelli sbarazzini, quegli per quanto neri erano maledettamente stupendi, quelle labbra perfette da baciare e quel sorriso.. ne divenni dipendente.
Al quel pensiero mi uscí dalla bocca un piccolo risolino.. ero ancora al telofono.
-A chi pensaaavi?-
-Uhm?- ops.
-Non fare la finta tonta, ti conosco quando fai quel risolino pensi a qualcuno in particolare. E so anche chi.- Aveva ragione, ma non volevo illudermi o chissá cosa, niente film mentali. Di nessun genere.
-No.. ehm.. ho visto un cagnolino cappottarsi mentre correva.- Tentai di allontanare l'argomento su Alberico.
-Ma perfavore li ti saresti ammazzata dalle risate.-
Eddaii abbi pietà di me!-E va bene lo ammetto- sospirai -stavo pensando a lui.- Ammisi.
-Ma ti prego non dire nulla, niente film mentali, niente di niente.-
-Nah, solo una cosa. Ti stai innamoooraaan..-
-No nononono, non è vero ajxhdbdki no.-
Non potevo essermi innamorata di lui.
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
C'era l'autobus li bello proto per partire, ma il tempo era agli sgoccioli maledetta metro quando fa i ritardi. Slittai giù per tutta la discesa con il penny, ma a metá l'autobus accese l'autobus e partì lasciandomi li come uno stoccafisso a tirare giù tutti i santi del calendario.
Guardai l'ora sul telefono 14:09, bene mi toccava aspettare un altro bus per mezz'ora se non di più.
"Maledetti autisti, prima o poi faró un genocidio di voi." Dissi tra me e me.
Che giornata di merda la sveglia è suonata tardi, ho preso un bellissimo 4 e mezzo a matematica, e col deredano che lo dico ai miei e ora questo.. grazie!
Rassegnata appoggiai lo zaino per terra e mi sedetti sullo skate. Infilai le cuffie nelle orecchie, premetti il tasto della modalità causale e mi lasciai abbandorare dalla musica. Partí Voodoo doll dei 5 seconds of summer, amavo quei quattro dementi.
Siccome non c'era nessuno mi lasciai andare e iniziai a cantare al ritornello mi piombò addosso qualcuno, persi 7 anni di vita.
-Ma fai attenzione cazzo!- dissi spaventata e incazzata.
-Pardon volevo farti uno scherzo ma sono inciampato.- disse Alberico porgendomi una mano per alzarmi.
-Grazie elefante.- gli dissi scherzando.
-Ei! Comunque ti stavo sentendo cantare e ho capito che stavi ascoltando Voodoo doll, giusto?
Conosceva quella canzone? Non ci credevo.
-Si dei 5 secon..-
-ds of summers. Mh-mh, un altra domande ti piacciono?-
-Se mi piacciono? Li amo. Ma come mai tutte queste domande?-
Mi guardó e mi fece un sorriso da togliere il fiato, si avvicinò e appoggiò la mano sul palo.
-Sai piacciono anche a me, ho persino i biglietti per il concerto tra due mesi.-
Che grandissimo culo.
-Beato te.. quanto vorrei andarci anch'io..-
-Ti andrebbe di venire con me?-
-Cè io darei tutta me stes... COSA?-
Io+Alberico+5sos= posso morire felice.
Senza pensarci gli gettai le braccia al collo, e lui ricambió l'abbraccio stringendomi ancora di piú, il suo profumo sapeva di colonia e un leggero odore di sudore, volevo restare lì tra le sue braccia a ricoprirmi del suo odore. Ma alla fine ci staccammo.
Un momento.. lo facevano a Milano mi madre non mi avrebbe mai mandata.. diamine.
-Tenteró di convincere i miei a qualunque costo, qua-lun-que.- disse ridendo. Lui mi rispose altrettanto con una risata.
In quel momento arrivó l'autobus, oh grazie stavo morendo di fame.
-Tieni quando saprai la risposta mandami un messaggio.- E mi porse un biglietto con una sequenza di numeri, lo preso e me lo i filai dentro la cover del telefono non avendo tasche.
Mi diete una cuffia -5 seconds of sammer?- mi propose.
-A palla proprio.- risposi ammiccando. La musica partí. Mi appoggiai alla sua spalla non sembrava dargli fastidio e chiusi gli occhi abbandonandomi in quella situazione.
Alberico pov's
Stavamo li seduti lei sulla mia spalla e io a guardarla dal riflesso dello specchio. I suoi capelli mezzi mori mezzi biondi, colpi di sole presuppongo. I suoi occhi color cristallo erano chiusi, le sue labbra leggermente rosse e dischiuse. Pensavo solo a lei, mi aveva scombussolato.
Ma eravamo talmente diversi.. io ero come l'oscuritá mentre lei era come la luce...
-Piccoletta mi hai scombussolato dentro..- Non ricevetti risposta si era addormentata..
*spazio autrice*
Buon salve a todosss, ecco il capitolo 4 (121 visualizzazioniii *^*). La madre la manderá al concerto?? Chissa muhahahah. Al prossimo capitolo, buona serata♡
~Sammy
STAI LEGGENDO
Dark & Light || Alberico De Giglio
LosoweCome può un figura di merda a farti conoscere un ragazzo che presto diventerà un amore impossibile? Loro due apparentemente diversi ma alla fine così uguali. Lei; una dei tanti visi visti tra i corridoi della scuola. Lui; semplicemente il più popola...