Capitolo 47

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-Voi siete assolutamente matti!- Disse sterrefatta Angelica sedendosi sulla poltroncina accanto al letto di Marco.

-Forse. Ma tu non puoi continuare cosi.- Angelica guardava Marco dire quelle parole come se avesse appena ucciso una persona.

Si poteva sembrare una cosa folle, assurda. Ma doveva almeno tentare e conoscendoci ci saremmo pure riusciti a far finire quello che avevamo in mente.

-Non se ne parla.. sono i miei genitori.. anzi è mio padre...- Tentò di convincerci fisssando un punto per terra ma con scarsi risultati.

-Stai scherzando spero!?- Intervenni io. -L'altro giorno tua madre si è levata la vita lasciandoti i balia di quel pazzo. Questo è egoismo cazzo! Tu non puoi farcela ad abitare con un "Padre" del genere. È un'impresa suicida.- Dissi tutto ad un fiato con la rabbia che mi risaliva su tutto il corpo.

Non rispose, poggió i gomiti sulle ginocchia e nascose il viso tra le mani, e vidi che la sua schiena era attraversata da leggeri spasmi... stava piangendo.
Mi resi conto di essere stata troppo dura, mi avvicinai a lei e inizialmente posai la mano sulla sua spalla sussurandole parole di conforto. Dopo svariati minuti si calmò.

Tiró su con il naso. -Si lo faccio.- Disse guardandomi negli occhi.

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Le due settimane passarono in un batter d'occhio, e ci trovavamo a un giorno di distanza dal volo che ci riavrebbe riportati a casa.

-FAI ATTENZIONE!- Urlò Angelica ad Alberico. -Non vorrei che la mia valigia si spaccasse grazie.-

-Tranquilla lady. Oh mer... PESA UN QUINTALE!- Io e Marco scoppiammo a ridere mentre loro ci guardavano perplessi.

-Allora, ricapitolando il piano. Domani si torna a casa e devi far in modo di uscire di casa senza farti seguire da tuo padre. Noi ora prendiamo le tue valigie e domani ti aspettiamo a quello spizale li infondo tanto ho affittato una macchina dal concessionario vicino all'aereoporto, ok?- Chiese Marco.

-Tutto chiaro.- Rispose Angelica e sia io che Alberico annuimmo.

Il mattino seguente ci fermammo esattamente allo spiazzale detto da Marco. Nell'attesa uscimmo fuori dalla macchina loro due ne approfittarono per fumarsi una sigaretta mentre io chiamai Angelia per sentire a che punto stava.
Dopo neancge uno squillo rispose.

"Un attimo che metto gli auricolari, mio padre deve pensare che sto sentendo la musica." Mi disse a bassa voce.

"Ok fatto."

"Bene, noi siamo arrivati, so che stiamo abbondantemente in anticipo ma per evitare casini e cose del genere."

Non rispose ma la sentii che parlava con il padre

"Vado a fare una passeggiata." Disss con voce tremante.

"TRA MEZZ'ORA TI RIVOGLIO QUA INTESI?" Uró il padre.

Oh si speraci. Tornerá saltellando e ridendo.
Ora vediamo cosa fai.
Pensai.

Passati un paio di minuti in silenzio finalmente mi annunciò che uscì fuori casa e che stava venendo da noi. Aspettammo dentro la macchina rossa affittata, meno male che era abbastanza grande.

Vedemmo arrivare Angelica con uno zainetto in spalla e una volta che vealizzò che eravamo noi inizió a correre per raggiungerci.

Quando arrivò davati al finestrino notai che aveva un sorrido a trentadue denti, alla faccia che aveva paura in quel momento non vedeva l'ora di andarsene da quella casa, sopratutto da suo padre.

-Pronta a cambiare vita?- Chiesi sorridendole mentre mi spostavo per farle posto in auto.

-Mai stata così pronta.- Rispose ricambiando il sorriso.

Che era da folli era assolutamente vero organizzare così dal nulla, un piano per scappare di casa non era da tutti i giornima era di causa buona, menomale gli zii nonostante fossero titubanti  e contrari dopo una bella oretta a convinverli Angelica è riuscita a convincerli, ma il padre non lo sapeva.
E in quel momento era li pronta a cambiare vita, chilometri e chilonetri lontano da casa in un certo senso rientrava a casa.
Ma doveva assolutamente ritornare.

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Alberico pov's

Mancava solo una mezz'oretta per tornare a casa, bhe niente a confronto della notte passata insonnia su un cazzo di sedile che non si abbbassava neanche per farti dormire in una posiziobe almeno decente.
Nonostante questo "piccolo" particolare i viaggi andaono bene.

Arrivammo in aereo per le dieci di sera, e decidemmo di aspettare su un muretto fuori ad aspettare Matt e Lorenzo che venissero a prenderci.

-Bene, la recita puó anche finire.- Annunciò Angelica all'improvviso anzandosi dal suo posto.
Ci scambiammo sguardi interrogativi e alla fine Marco parló.

-E con questo cosa vorresti dire?-

Non rispose affatto, si piego sulla sua borsa e da un pochette estrasse un salvietti e se la passò sui lividi sulle braccia e sul collo e notai che i lividi divennera sbavati un sul bracciò riuscì a cancellarlo definitivamente.

Trucco..?

Ma cos..

Che diavoleria sta succedendo?

-Potete uscire!- Urlò lei.

Marco si accasciò per terra e vidi uno con un fazzoletto in mano. [IL RITORNO DEL CLOROFORMIO!] Mentre io sentii qualcuno avventarmi da dietro notai che anche gli altri vennerro bloccati e farmi quasi cadere, tentai di dimenarmi ma la figura che mi teneva mi sovrastava decisamente di più, mi infilarono un cappuccio impedendomi di vedere e mi trascinó di spalla verso non so dove.

Dopo svariati minuti di "camminata" mentre io mi dimenavo come non so cosa, il tizio mi gettò su una superfice fredda e appena lasciato li sentii delle porte chiudersi e un motore accendersi..

Oh che bello, sono su un furgone, verso l'isola che non c'è con un deficente alla guida. Oh my god che culo.

Skyler pov's (nel momento in cui Angelica urlò "Potete uscire!")

Vidi che qualcuno gettarsi contro Alberico e feci per andare verso di lui, ma venni interrotta dal grido e dalla spinta di quella fasulla.

-NO TU RESTI CON ME!- urlò lei. E mi spinse talmemte forte da farmi sbattere la testa con il muretto dietrostante.

Talmente forte da farmi perdere i sensi.

Rinvenni un paio d'ore dopo.. con qualcuni che mi scuoteva la spalla come un dannato.

Mi ritrovai con tre ragazzi davanti uno roscio con la bandana.. il secondo con i capelli neri leggermente lughi e un anello al naso..e un'altro con una macchinetta fotografica al collo.. Chiamavano in continuazione una certa Skyler..

Chi sono questi.. cosa vogliono da me..

*Spazio autrice*
Mah che novità un'altro impiccio ahahah no vabbe scusate..

Ragazze chiedo scusa se non ho pubblicato per sette giorni ma la scuola e altre cose mi impediscono totalmente di scrivere scusate..

Intanto vedo che molte ragazze stanno iniziando la mia storia... awww♡

E in più 35k visualizzazioni amori miei♡♡
Baci
~Sammy

Dark & Light || Alberico De GiglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora