Capitolo 41

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Soldi? I soldi per il viaggio? Non ci potevo credere, era forse la cosa più bella che mi potesse capitare in quel momento. Ero nettamente esterrefatta, la felicità, lo stupore si impadronirono del moo corpo facendomi sorridere a trenta due denti.

-S-soldi? Come.. cosa.. ma che...- Riuscivo soltando a balbettare come un'idiota mentre passavo il ditp sopra le banconote facendole scorrere. Con la coda dell'occhio vidi Alberico fare un sorriso soddisfatto.

-Si cazzo!- Urlai in fine alzandomi di scatto e lanciandomi al suo collo ma me ne pentii subito perchè sentii una tremenda fitta attraversarmi tutto il corpo. Alberico con grande cura mi risistemó sul lettino si chinò verso di me e mi bació. Un bacio dolce e delicato.

-Sei contenta?- Mi domandò incrociando le dita delle sue mani alle mie e io le strinsi.

-Se sono contenta? È troppo poco. Sono... oh grazie a Dio. Non immagini la mia felicitá in questo momento, mi alzerei e mi metterei a correre per tutto l'ospedale se non fosse per il fatto che non riesco nemmeno a muovermi. Ma come cazzo hai fatto?- Chiesi incredula. Non poteva saperlo.. però è riuscito a prendersi gioco di lui.
#compliments

-Allora, praticamente dalla prima volta che mi ha gridato di dargli i soldi stavo giá escogitando qualcosa. Inizialmente pensavo di dargli i soldi del Monopoly però se ne sarebbe accorto troppo facilmete. E mentre quel testa di minchia di stava quasi per tagliare la gola mi è venito il lampo di genio. Mi sono ricordato che da Natale ho un buono per un massaggio. E bhe gli ho mollatp quello, e penso che ne abbia parecchio bisogno.- Risi alla battuta.

Mentre parlava gesticolava e verso la fine del discorso si vedeve che era troppo fiero le la splendida idea che gli è venuta all'untimo secondo.

-Sei un fottuto genio.- Dissi prendeno il suo viso tra le mie mani.

Studiai per un momento lo sguarso di felicità nei suoi occhi, il suo sorriso sincero che faceva sorridere automatichamente anche me, la curvetta che si formava sul suo mento. Poi lo avvivinai a me e iniziai a baciarlo. Non un bacio focoso, passionale da togliere il fiato ma molto più dolce, più giocherelloso si staccò dalle mie labbra e iniziò a baciarmi l'angolo della bocca scendendo giù fino al taglietto alla gola, a quel gesto instintivamente mi ritrassi non perchè non mi piacesse ma faceva "strano" diciamo, diciamo che mi che avevo paura che mi facesse male.

-Fatta male?- Mi chiese con tono preoccupato, scossi la testa e gli diedi un altro bacio.

-Allora? Come mai zoppichi?-

-Ehy ragazzi!!- Urlarono Matt e Lorenzo piombando in camera spalancando le braccia.

-Dementi Alex sta ancora dormendo.- Trattenei una risata.

-Abbiamo sentito parlare e pensavamo che si erano svegliate entrambe.- Raccontò Lorenzo alzando le mani.-

-Bhe come ti senti?- Mi domandò Matt appoggiandosi dall'altra parte del lettino mettendosi di fronte ad Albe.

-Mentalmente bene.. fisicamete mi sento bruciare ovunque.- Fece un piccolo sorriso, mi scompigliò i capelli e io di risposta gli diedi un leggero buffettone sul braccio.

-Non ti azzardare mai più.- Avvisai sistemamdomi quella chioma.

Sentimmo mugolare dall'altro letto e vedemmo che Alex si stava rigirando nelle lenzuola, era assurdo come poteva essere bella nonostante aveva i capelli in disordine e una camicetta bianca smorta, e quella camicetta faceva abbastanza schifo.

Presi il cuscino sotto di me e glielp tirai in piena faccia, poi cadde per terra e Lorenzo me lo prese.

-Svegliati dormigliona!-

Mogulò qualcosa come 'Adesso no', Lorenzo mi passó il cuscino e glielo ritirai di nuovo leggermente più forte.

-Ok va bene mi alzo!- Disse alzandosi di botto, tutti in sala ridemmo.

-Ragazze vi abbiamo portato dei cambi.- Annuncio Alberico poggiando una busta sopra il mio letto, io e Alex ci scambiammo uno sguardo confuso.

-Vi siete messi a cercare dentro i nostri armadi?- Chiese perplessa lei.

-Per la verità solo in quello di Sky, piu o meno siete uguali. Beh avreste almeno potuto dire grazie.- Ammise scrocchiandosi le dita.

Matt poco dopo rientrò in camera con un'infermiera che dopo due mila controlli e essendosi assicurata per bene che stavamo abbastanza in forma per tornare a casa, uscì dalla stanza per lasciarci vestire per poter cambiarci. Ci lasciò le scarpe con le quali ci avevano portate mentre i vestiti erano talmenfe pieni di sangue, di graffi eccetera che hanno deciso nettamente di buttarli.

Lei era più minuta di me e le diedi un leggins nero e una magliettina verde a brettelle larghe aperta sulla schiena e infine le lanciai le sue Dr. Martens nere. Ed io indossai i jeans a vita alta, una canotta bianca e le converse nere. Uscimmo e ci ritrovammo i ragazzi seduti sulle sedie a giocherellare con i nostri telefoni.

-Pretendo il mio telefono, grazie.- Annunciò scherzosamente Alex.

Riconsegnat i telefoni ci aviammo il parcheggio. Appena arrivai fuori sentii il vento fresco accarezzarmi la pelle.

-Allora che volete fare rega?- Domandò Lorenzo scegliendo la stazione da mettere sulla radio.

-Se ci vedessimo un film?- Proposi.

-Ce piace molto parecchio.- Rispose Matt con una voce strana, facendo partire la risata generica.

-FINALMENTE!- Urlò Lorenzo alzando il volume a palla.

*spazio autrice*
Chiedo scusa che il capitolo fa altamente schifo. Chiedo anche scusa per il fatto che non ho pubblicato per due giorni, ma mi vengono queati dannati blocchi dello scrittore.

Ragazzuole siamo ai 17K mila leggermente di più e WOW.

Baci
~Sammy

Dark & Light || Alberico De GiglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora