Capitolo 10

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Ero a casa mia insieme a Alexis a preparare la valigia stavo via solo tre giorni ma preparai lo stesso una valigia contenente quasi tutta casa. Faceva strano stare li solo noi due. Mi portai Alexis perchè conoscendomi mi sarei dimenticata sicuramente qualcosa, sperando che in due ne facevamo una. Guardai un ultima volta in camera per accettarmi di aver preso tutto l'occorrente.

-E tra due giorni sarai a Milano. Sculata salti pure un giorno di scuola.-

-Visto eh. Non ci credo.. tra due giorni saró li a vedere i miei idoli insieme ad Alberico.- Mi sedetti sul baglio stremata per aver cercato a destra e manca.

-Sicura di aver preso tutto?- si sedette sul letto

-Avoglia praticamente mi sto portando casa.-

-Bene la valigia è pronta. Chiamo mia madre per portarci a casa?-

-Yepp, sono distrutta.-

Quel giorno a scuola ci avevano massacrate 3 compiti in classe e due ore di letteratura italiana. In quell'istante ricevetti una chiamata da mia madre. Mi fece un'intero poema sul non fare cazzate o cose del genere durante il soggiorno a Milano, come se mi mettessi a fare 50 sfumature di grigio all'italiana.

Arrivata a casa mi sdraiai sul letto mentre Alexis si stava facendo una doccia cosi decisi chi chiamare Alberico.

-Ei piccoletta.- andavo in exstacy quando lo diceva

-Ei, come stai?-

-Ah tutt'apposto, Pronta per venerdi?-

-Oh si non vedo l'ora, troveró un modo per ringraziarti. Ti devo tutto.-

-Ah e figurati, ora devo andare mi sta chiamando Lorenzo. Ciao piccoletta-

-Ciao grande.- chiuse la chiamata mentre stava ridendo.

La sua risata era qualcosa di magnifico alle mie orecchie.

Alberico pov's

-Matteo vuoi muoverti?- dissi fortemente incazzato.

-E aspe.. allora dove dobbiamo da anda?-

-Al bar allo Skate Paradise.- rispose Lorenzo -È dove quel coglione si riunisce insieme a quei falliti.-

-Rega lasciatemi Tommaso, gliela faró pagare.-

Eravamo addannati per quello che avevano fatto allo Skate Paradise, era considerato un luogo sacro. Era in nostro luogo e guai a che ce lo toccava. Era li che ho conosciuto Skyler. E ora che avevano fatto questo dovevano prapararsi perchè eravano delle bestie. Almenio io non ci vedevo dalla rabbia.

Ci avviammo al bar niente skate niente di niemte solo rabbia pura. Camminavamo in silenzio non fiatavamo, si alzavano solo sbuffi e imprecazioni.

Arrivammo e appena ci videro si alzó Tommaso, aumentai l'andatura e andai nettamente davanti a lui. Questa volta era sobrio.

-Bene bene, come mai da queste parti?- Ci fermammo, analizzai la situazione, non c'era nessuno erano solo le tre del pomeriggio. Cinque contro cinque.. bene potevo concentrarmi solo su quella mezza checca.

-Ti fa schifo farti i cazzi tuoi eh?-

-Oh andiamo era solo una pista.- Rise e sputó per terra. Mi stava salendo il nervoso, non volevo giocare volevo farla finita.

-Come sta la puttanella?

-NON TI AZZARDARE PEZZO DI MERDA!-

Caricai e gli diedi un pugno sulla mascella, lui sputó sangue e mi saltó addosso. Da li anche tutti gli altri iniziarono ad azzuffarsi. Si sentivano bestemmie, inprecazioni, urli soffocati.

Io e tommaso ormai stavamo per terra, lui mi stava sopra e mi stava massacrando di pugni me ne diede uno in viso e mi si annebbió la vista. Gli spuntai in faccia e approfittai del momento i cui mi liberó un braccio per colpirlo all'addome, si accasció a terra. E iniziai a prenderlo a calci. Il primo per Skyler, il secondo per la festa, il terzo per lo Skate Paradise, gli altri glieli davo perchè doveva pagare.

Alle mia spalle mi prese un demente dei suoi amici ma venne assestato da Matteo.

-Grazie bro.- feci a Matt.

Mi avvicinai a Tommaso che giaceva per terra. Mi piegai e dissi.

-Te l'avevo detto di non farmi incazzare.-

Eravamo tutti massacrati, quello messo peggio era Enzo, zoppicava. Pieni di graffi, terra chi più ne ha piú ne metta. Matt lo prese da sotto le ascelle e così uscimmo. Come lo avrei detto a Sky?

Non formulai tutto il pensiero che la vidi insiene a Alexis venirci incontro.

Skyler pov's

-Ma che diavolo avete combinato.- Dissi preoccupata.

-Mio dio.. Enzo!-

-Alberico spiega.-

E cosi fece rimasi sbalordita al racconto.

-Ma voi siete matti, venite vi portiamo a casa.-

Piano piano iniziammo a prenderci cura di tutti e cinque erano messi male. Quando arrivó il turno di Alberico gli poggiai una mano sulla guancia, e gli soffiai una bacio sul taglio aperto accanto la bocca. Lo sentii un attimo irrigidirsi, e uno spasmo gli attraversó il viso.

-Scusa.- Presi dell'ovatta e ci misi sopra dell'acqua ossigenata, fece un suono strozzato.

-Scusa, di nuovo.-

-Niente.- Non smetteva di fare quei suoni strozzati e gli stringere i pugni. Tentai di calmarlo abbracciandolo ma feci peggio. Si alzó la maglietta rimasi un attimo a fissarlo. Si giró di schiena, era pieno di graffi. Cosi disinfettai anche quelli.

Dopo tutte le cure andarono tutti via.

-Grazie piccoletta- Mi bació la fronte e montó in macchina di Lorenzo

*spazio autrice*
Eii raga mi state ammazzando di notifichee ♡ graziee. Ed ecco il 10. Spero vi sia piaciuto. Sono arrivata quasi alle 700 visualizzazionii *-*
Baci
~Sammy

Dark & Light || Alberico De GiglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora