Alberico pov's
-Oh bravissimo.- Disse con un ghigno ancora più pronunciato sulle labbra. Infiló la bustina nello zainetto e tornó a guardarmi, ricambiavo lo stessp sguardo di sfida. Poteva avere anche il coltello ma non avevo minimamenfe paura di lui.
Sentii dei versi provenire dal video del telefono, era Sky che si stava dimenando e continuava a scuotere la testa a deatra e a sinistra. Come se non fosse d'accordo per qualcosa.. strinsii sia i pugni che la mascella. Odiavo quella cazzo di situazione, odiavo vedere lei li imbacuccata a dimenarsi, odiavo Tommaso..
-Statti ferma e zitta!- Grignò il ragazzo accanto a lei. La prese per il bavero della camicetta jeans che indossava e le diede il calcio della pistola sullo zigomo. Abbassò la testa e vidi che restirava in modo esausto.
-AVETE ROTTO LE PALLE!- Urlai a nessuno in particolare.
Mi lanciai addosso a Tommaso facendogli cadere di mano il telefono . Una volta per terra cercó di riprenderselo ma lo scacciai con un calcio. Mi avventai sopra di lui bloccandolo con le gambe, gli diedi uno, due, tre pugni tutti quanti al viso. Quando poi però sentii un dolore partire dalla parte superiore dalla coscia. Mi aveva appena fatto un taglio non molto profondo su di essa. Ero accasciato per terra mentre lui in modo assolutamente non curante puliva la lama del coltello dal sangue, tolsi la maglietta e la usai almeno per tamponare la ferita. Era davvero tosta perchè bruciava come l'inferno. E rimasi a contorcermi per terra.
Dopo aver finito di levarw ogni minima traccia del mio sangue, si avvicinò a me ancora con l'arnese in mano.E arrivata la mia ora. Pensai con una fitta al cuore.
Invece lui mise il contello nella custodia e mi bloccò posandomi il ginocchio sullo sterno.
-Evita di peggiorare la situazione facendo l'eroe ti lascio vivere solo perchè quella lurida ragazzina vuole te. Fatte sto bel sonno va.- Per quanto tentai di sfuggire lui mi mise un panno bagnato da quel cazzo di cloroformio e mi fece riaddormentare nuovamente.
-------------------------------------------------
Rinvenii all'incirca una quarantina di minuti dopo. Non so con quale forza riuscii ad alzarmi ogni singola parte del corpo bruciata, spostai i miei occhi sulla gamba la maglietta da bianca era interamente diventata di un rosso scuro tendente al marrone. La slegai con molta cure e la fasciai a casaccio con una benda che avevo nel cassetto presi un'altra maglietta e me la infilai.
Mi avviai zoppicando verso il balcone del salone dove si trovavano Matt e Lorenzo che si erano appena svegliati.
-Come cazzo ti hanno ridotto? Ma chi cazzo erano?- Chiese impanicato Matt.
-Come cazzo hanno fatto ad entrate? Che volevano porca troia.- Domandò Lorenzo mettendosi seduto.
Continuarono a farmi duemila domande finchè non dissi loro di smettere. Gli raccontai per filo e per segno tutta la storia mentre li liberavo da quelle stramaledette corde.
-C'è tutto sto casino per dei cazzo di soldi.- Disse Matt sbalordito. -Non ce voglio crede.-
-Guarda manco io.- Dissi passamsomi una mano tra i capelli. -Come state regá?- Li aiutai ad alzarsi per quanto la gamba mi permetteva di farlo.
-Noi bene apparte tutti 'sti lividi. Ma te piuttosto sei conciato malissimo.- Rispose Lorenzo avvicinandosi a me. Ero esausto e distrutto ma dovevo assolutamente andare da Skyler.
-Matt te prego portami da Skyler.- Lo implorai con affanno.
-Che devi fa da lei?- Non risposi rimasi zitto mentre una lacrima mi solcava la guancia.
-Non dirmi che..-
-Si hanno coinvolto anche lei.- Dissi con voce spezzata.
Tutti e tre andammo verso il garage a prendere la macchina. A Lorenzó toccò prendermi di peso perchè non riuscivo minimamente a camminare. Neancge dieci minuti che arivammo sotto casa sua. Scendemmo e citofonammo ma non ricevemmo nessun tipo di risposta. Inuziai ad agitarmi e andai in iperventilazione.
-Oh oh calmati Albe, andrá tutto ok. Ora andiamo dietro casa sua e salgo dalla finestra tanto ci sta quella sorta di scalinata con i mattoni. Te e Matt aspettatemi qua e vi apro. Intesi?- Annuii.
Io e Matt aspettammo in silenzio per i venti minuti successivi quando finalmente aprì il cancello e ci fece entrare in casa.
-Porca di quella mignotta è stata coinvolta anche Alex. Brutti bastardi.- Ci infomò appena valcammo la soglia della porta. Ci fiondammo per le scale portandomi sempre di peso. Strascicai verso Skyler e la liberai mentre loro si occupavano di Alex.
-Regá bisogna chiamá un ambulanza.- Annunciai io portandomi il suo viso al petto.
------------------------------------------------------------------
Skyler pov's
Mi risvegliai dopo un'infinitá di tempo in un lettino azzurrino in una stanca conpletamente bianca. Accanto a me c'era Alexis che ancora dormiva. Tentai di mettermi seduta e non riuscivo a muoverni senza provare dolore mi tolsi la coperta di dosso, sentivo fin troppo caldo. Ero piena di bendature e di graffi su tutto il corpo.
-Ciao piccola.- Disse Alberico con un sorriso tirato entrando nella stanza zoppicando.
-Amore..- Dissi quasi come sussurro.
-Come stai?- Chiese accarezzandomi il viso. Notai che anche lui era bendato dalla testa ai piedi.
-Perchè zoppichi?-
-Poi ti racconto ma ora rispondimi.-
-Una merda. Mi fa male tutto, quelli prendono e entrano in casa mia.. e in più il viaggio non si fa.- Dissi tirando su con il naso.
-E qui che ti sbagli.-
-Cosa intendi?- Chiesi.
Semplicemente dalla tasca dei jeans prese una bustina gialla, la aprì e mi mostró il contenuto.
Erano i soldi. Intatti.
*spazio autrice*
Olee due giorni di fila ahah buona sera♡ ecco il famigerato 40. In un giorno 16K... non ho parole... ♡♡♡♡♡♡♡♡♡♡♡♡♡♡♡♡Grazie
Baci,
~Sammy
STAI LEGGENDO
Dark & Light || Alberico De Giglio
De TodoCome può un figura di merda a farti conoscere un ragazzo che presto diventerà un amore impossibile? Loro due apparentemente diversi ma alla fine così uguali. Lei; una dei tanti visi visti tra i corridoi della scuola. Lui; semplicemente il più popola...