1. La breccia

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Anno 845.

Come ogni mattina vengo svegliata dalle voci dei vicini, i quali si affrettano ad andare a lavoro.
È una giornata di primavera, mi alzo ancora addormentata, apro la finestra che da sulla strada e mi preparo per affrontare la giornata.

Indosso un vestito verde scuro che mi ha regalato qualche settimana fa mio fratello maggiore Shu; è un vestito semplice, non molto lungo, ricamato con qualche merletto sui polsi e dei lacci turchesi con cui posso modificare la vestibilità.

Mi guardo un'ultima volta allo specchio posto nel corridoio per poi cercare le scarpe.

Sotto il letto?
_No_
Dietro la porta?
_No_
Nell'ingresso?
_No_
Continuo sempre e solamente a dire "no"e Sbuffando sposto dietro l'orecchio una ciocca di capelli che mi va davanti agli occhi.

T/N: "HAI VISTO LE MIE SCARPE?"
Alzo la voce affinché mio fratello mi possa sentire, nel mentre vado verso di lui.
Shu: "SONO QUI IN SALOTTO"

Lo raggiungo, è steso sul divano impegnato a disegnare qualcosa sul suo album da disegno, ha dei morbidi e ribelli capelli color cenere raccolti in parte in un codino che cade leggermente sulle spalle.
Prendo le scarpe da sotto il tavolino al centro della stanza e senza slacciarle le indosso, do le spalle al divano e apro la porta d'ingresso.

Shu: "esci?"
Richiudo la porta lentamente per rispondergli.
T/N: "devo restituire un libro che ho preso in prestito la scorsa settimana"
Shu: "non fare tardi, ho già preparato il pranzo. Ci vediamo dopo"
Sorride riprendendo il foglio che aveva appoggiato sul bracciolo del divano.
Ricambio il sorriso annuendo ed esco da casa sorpresa del fatto che oggi faccia proprio caldo.

_Eppure non è ancora estate_

Penso tra me e me.
Guardo tutti quelli che incontro per strada: c'è chi lavora, chi passeggia, chi vende la propria merce e chi gioca.
Scalcio con i piedi le pietre che mi intralciano il cammino e nel frattempo penso a come sia il mondo al di fuori delle di queste mura che circondano il mio paesino, mi piace pensare che un giorno io e Shu visiteremo nuovi posti a noi sconosciuti non dando più conto ai pericoli al di fuori di queste, poiché non esisterebbero più. Per lo meno sono felice della mia vita, non mi lamento di nulla.
Mi riparo sotto i balconi delle case per non sentire molto caldo, ma non serve a molto.
Mi rassegno all'idea che tornata a casa dovrò fare una doccia dato che il caldo non risparmia nessuno...
Supero la scuola, ormai sono a metà dell'opera e lascio un sospiro di sollievo dato che sono arrivata a casa della mia compagna di classe : Shiina.

Mi fermo davanti alla porta di legno e busso per tre volte, subito dopo la vedo aprirsi e sbuca una ciocca castana.

Shiina: "Buongiorno T/N!"
T/N: "buongiorno a te! Sono venuta per riportarti il libro che mi hai prestato"
Lo sfilo dalla busta e glielo do.
Shiina: "oh- già finito? Vorrà dire che te ne consiglierò di altri"
Sorride aggiustandosi gli occhiali che si erano leggermente abbassati sul naso.
T/N: "mi piacerebbe. Allora ci vediamo domani"
Ci salutiamo con un gesto della mano, lei chiude la porta e io sono pronta a ritornare a casa. Sventolo la mano ripetutamente per farmi vento notando che anche gli altri stanno patendo il caldo.
"Cavolo fa ancora più caldo... ma perchè?"
Dico a bassa voce continuando a camminare.

Canticchio il ritornello di una canzone che ho in testa da ieri quando improvvisamente sento vibrare il terreno, penso che sia un terremoto ma cambio subito idea nel momento in cui vedo una donna accanto a me guardare verso l'alto con una mano che copre la bocca.
La guardo con sguardo interrogativo per poi spostare gli occhi verso il punto in cui indicava con l'indice della mano destra.

Rimango pietrificata, l'unica cosa che riesco a confabulare è: "G-gigante?!"
È diverso da tutti gli altri, non è normale, quel coso deve essere più alto di 50 metri...
Tutto rimane immobile, è come se il tempo di fosse fermato.
Pochi secondi dopo il gigante con un solo colpo distrugge le mura creando un ingresso per altri mostri.
C'è un susseguirsi di urla e sangue, ovunque, ne stanno arrivando troppi e distruggono qualsiasi cosa trovino.

Case devastate... Boati... Confusione...
Persone che con forza vengono prese da questi e divorati senza pietà mentre fino al loro ultimo attimo di vita urlano nella speranza di salvarsi. Ritorno cosciente in seguito alle urla di un ragazzo che mi implora di aiutarlo:
?: " TI PREGO AIUTAMI"

Viene afferrato dalla mano di un gigante di cinque metri, lui allunga un braccio verso di me e con l'altro cerca di liberarsi dalla presa.
Non posso far niente... non riesco a far niente...
L'unica cosa che faccio è continuare a guardarlo mentre il gigante lo avvicina alla sua bocca per poi non sentire più le sue urla strazianti.
Non posso rimanere qui, devi tornare da mio fratello!
Corro più che posso scansando i giganti pensando a come non ho fatto niente per salvare quel ragazzo... Ho il fiatone, sto sprecando tutte le mie energie.
_un ultimo sforzo!_
"Shu!" Grido prima di voltare l'angolo di casa.
Smetto di correre improvvisamente.
Rimango ferma.
Immobile.
Una lacrima riga il mio volto, poi un'altra e un'altra ancora.
...
È tutto distrutto.
Non esiste più nulla.
La mia casa è ridotta ad un ammasso di macerie e polvere; con le dita sposto tutto ciò che si trova nella speranza di trovarlo.
_Lo troverò, andrà bene_
Mi ripeto singhiozzando.

Vedo mio fratello... o meglio quello che rimaneva di lui...
Un braccio con ancora il suo orologio che non ha mai tolto, quello che mostra madre gli ha regalato prima che partisse per questioni di lavoro.
...
Quattro anni fa
...
Continuo a piangere rimpiangendo il fatto che questa mattina non lo abbia abbracciato un'ultima volta.
Vengo spinga e travolta dalla massa di persone che corre verso la breccia, non riesco ad oppormi, vengo trascinata all'esterno delle mura, tutti si accalcano su delle imbarcazioni per mettersi in salvo; con un po' di fortuna riesco a salirci anche io continuando a guardare il mio paese venir distrutto.

Una serie di flashback pervadono la mia mente.

Ho passato dei bei momenti qui con mio fratello e con i miei amici... quelli che erano dei bei ricordi adesso non sono altro che cenere nel vento che con un solo soffio vengono spazzati via nei meandri più oscuri e offuscati della mia mente.
Mi allontano da tutto questo con ancora in cuore un dolore che non verrà superato ben presto...
Forse mai.

【Anime di un tempo】|| Levi x Reader  (completo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora