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"quindi alessio e marco hanno chiesto ad arianna di uscire con noi perché siamo interessanti?" chiede ambra per l'ennesima volta, guardandomi scioccata.
"esattamente"
"siamo bellissime" afferma alba finendo di piastrarsi i capelli.
"tra cinque minuti vi voglio fuori dal bagno, non voglio arrivare in ritardo" urlo uscendo dalla stanza. io sono già pronta da un secolo, non è un appuntamento per me.
probabilmente io e arianna andremo a bere qualcosa, sicuramente lasceremo da sole le due coppie.
stranamente le ragazze escono in anticipo e prendiamo la metropolitana giusto in tempo.
scendiamo a san lorenzo e ci guardiamo intorno spaesate: dovrebbero essere qui.
"hey!" urla arianna per farsi sentire.
le due iniziano a sentirsi male, mentre io cammino tranquilla nella loro direzione.
arianna mi lascia un bacio sulla guancia e ale e marco salutano le loro rispettive conquiste.
con calma, parlando tra di loro, si allontanano, lasciando me e arianna da sole.
"si beve?"
"si beve" rispondo sorridendo.
"vorrei chiederti un caffè, ma sai com'è".
le faccio il dito medio e scoppio a ridere.
"andiamo in centro"
"dove?"
"via del corso"
"va bene" rispondo semplicemente.
impieghiamo quasi mezz'ora in metropolitana, ma arriviamo comunque sane e salve.
prendiamo una birra e giriamo un po'.
"comunque sai, sembri troppo dolce" dice nascondendosi il sorriso con la mano.
"lo sono"
"si vede tantissimo".
"da cosa?"
"boh, da come ti comporti".
prima che possa risponderle qualcuno urla "viva la figa" e arianna scoppia a ridere.
"non respiro".
provo a farla calmare ma le sue risate sono molto pesanti, quindi le vado dietro.
"arianna basta, ari ari ari"
"viva la figa".
per sbaglio mette il piede male e mi cade addosso, facendomi sbattere la schiena contro al muro con violenza.
"ho visto un porno che iniziava così"
"sei ubriaca? ma hai bevuto solo una birra". è strano che sia così andata dopo una bottiglia.
"solo? prima di venire ci siamo scolati le peggio cose"
"vuoi andare a casa?"
"tua" risponde tossendo.
"sì, va bene, non è tanto lontano da qui... più o meno".
ci mettiamo venti minuti, lei si è fermata a prendere un'ennesima bottiglia di birra e non sono riuscita ad evitarlo.
è proprio casinista.
la faccio sdraiare sul divano, ma lei si alza e si siede a gambe incrociate.
"che bella casa, è un vaso?"
"ma la birra ti fa sempre sti effetti?"
"no, boh, non lo so".
si alza e gira per il corridoio.
"dove vai? vieni qui".
appena trova il bagno si china e inizia a vomitare: ovviamente le tengo i capelli provando a non fare la sua stessa fine.
"hai fatto?"
"sì". annuisce e si sciacqua la faccia, per poi girarsi verso di me.
"mi abbracci?"
"chi è quella dolce qui?" domando ironicamente sorridendo.
"ho bisogno di un abbraccio: non mi piace vomitare, ti prego".
faccio come vuole e le lascio qualche bacio sulla testa.
"vuoi andare a letto?"
"no, non ho sonno"
"ma non ti senti bene, vieni dai".
la faccio accomodare nel mio letto e le levo felpa e pantaloni.
me l'ha chiesto lei, ha caldo.
"però mettimi le coperte, puoi? ti sto dando fastidio?"
"no, no aspetta arrivo subito". prendo dall'armadio una coperta non troppo pesante e la copro, per poi mettermi con lei.
lei nuda e io vestita, la differenza si sente.
la stringo tra le mie braccia mentre provo a farla addormentare e stranamente ci riesco.

frosinone // arieteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora