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"buongiorno".
apro gli occhi e inquadro bene la figura in piedi, di fronte al mio letto.
"arianna?"
"ciao, giorno, sì mi hanno fatta entrare".
sospiro e sbadiglio, mentre lei continua a frugare fra le mie cose.
"oh, la mia maglietta! indossala"
"adesso?"
"sì, è un ordine".
mi alzo e la afferro, per poi fermarmi a guardarla.
"ti ho già vista nuda, cosa aspetti?". non ha tutti i torti.
quando la metto sembra rinascere: "ti sta benissimo, ma come fai ad essere così bella?"
"ma stai zitta".
le tiro uno schiaffo, naturalmente piano, e mi sfilo la maglia.
"cosa fai? te la sei appena messa".
le faccio l'occhiolino e mi volto, ma lei mi fa girare di nuovo verso la sua direzione.
"non fare così"
"così come?"
"non mi guardare in quel modo" ripete.
"come?".
mi prende per i fianchi e mi bacia, per poi buttarmi sul letto.
mi spavento, non me l'aspettavo, ma non mi da il tempo di dire qualcosa, dato che torniamo subito a baciarci.
"chiudi la porta" dico.
"non mi interessa, sono di là"
"arianna, la porta!".
scuote la testa e mi toglie i pantaloni.
"oddio, vai così di fretta?".
ridacchia e mi sfila il reggiseno.
"non pensi che dovrei farlo anche io con i tuoi vestiti?". sto cercando di parlare molto piano, ho paura che qualcuno ci senta, soprattutto che ci veda.
lei in risposta fa spallucce, quindi le sfilo la maglia e subito dopo il reggiseno.
invece di levarli, metto direttamente la mano dentro i suoi pantaloni. ari si blocca, mettendosi una mano davanti alla bocca.
"se ci beccano"
"non me ne frega, continua".
si mette comoda e inizio a fare per bene il mio lavoro.

siamo nude, sotto le coperte, braccia tra le braccia. stiamo osservando il soffitto senza dire niente, ma almeno abbiamo chiuso la porta.
"venere"
"arianna"
"quindi sei etero?"
"a questo punto i miei dubbi si ampliano".
"io non sono pronta ad una relazione ven" ammette guardandomi.
"perché, pensi che io lo sia? non so cosa voglio, ma non riesco a resisterti alle volte".
"e poi abbiamo una bellissima amicizia".
non posso che darle ragione.
"la finiamo qui? col sesso, con i baci, con tutto" chiedo.
"ma servono ad entrambe"
"per?"
"capire".
rifletto sulle sue parole: non ha tutti i torti.
"allora va bene così, facciamolo"
"perfetto, a me va bene". mi lascia un bacio sulla guancia e torna ad osservare il soffitto.
"pensi che dobbiamo andare da alba e ambra a fare colazione?"
"dai, sì". ci rivestiamo e andiamo in cucina, dove le due ci aspettano silenziose.
"ciao?"
"buongiornooo" urla ambra sorridendo.
alba sta provando a trattenere le risate e non ci vuole tanto a capire quale sia il motivo.
"la porta aperta, però..."
"non potete chiuderla solo dopo averlo fatto!"
"cazzo" sussurra arianna.
mi sbatto una mano sulla fronte e la guardo male: sapevo che ci avrebbero sentite. ci credo.
"bene, io vado da ale, ciao vite"
"io devo proprio uscire con marco, a dopo ame".
corrono fuori dall'appartamento e ci lasciano da sole.
"scopiamo sul tavolo?"
"ao!"

ma io sto già preparando la prossima storia-
zi?

frosinone // arieteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora