sono in videochiamata con ambro dal computer e gli sto raccontando tutto ciò che è successo.
"grazie per avermelo detto, quella che dovrebbe essere la mia coinquilina non mi ha cagato di striscio oggi".
sospiro e lo guardo dispiaciuta.
"sai com'è fatta"
"sì, veramente tanto insopportabile".
rido alla sua affermazione, effettivamente alle volte lo è seriamente.
"bene, quindi in sostanza ha minacciato di lasciarti?"
"praticamente sì, insomma: -non so se possiamo continuare in questo modo-".
"arianna è veramente infantile. dovrebbe parlartene, invece di fare la misteriosa e lasciarti a caso".
"esatto, vedi?"
"vabbè, comunque sono d'accordo con marco. è strano che ti lasci per il sesso, quindi non pensare sia così".
annuisco sbadiglio.
"veramente, non ce la faccio più. mi manca".
"so che ti manca, ma cosa vuoi farci? non ti risponde, almeno ci stai provando".
"sì ale, ma infondo..."
"da quando usi ale per chiamarmi?"
"ambro... dicevo che infondo sono io nel torto, sicuramente".
"vabbè ma allora sei scema, non puoi partire da questo presupposto".
"lo so, ma non so cosa pensare. non mi considera".
"fai una cosa, lascia stare. quando avrà voglia ti scriverà".
"ma mi manca..."
"lo so che ti manca, sicuramente tu manchi a lei".
"ne dubito".
"dai, smettila di essere negativa".
"non mette storie né sul privato, né su iosonoariete".
"probabilmente dorme".
"sì, forse"
"no scherzo, sento dei rumori. credo sia in cucina"
"capisco..."
"dai, guardami un secondo. le passerà"
"non le passerà"
"stai tranquilla, chillati. amo, qualsiasi cosa sai che ci sono, vero?"
"lo so ambro, grazie..."
"nel caso ti lasciasse e tra qualche mese portasse un'altra a casa, mi trasferirò".
"grazie per rassicurarmi"
"sto scherzando, non ti lascerà. andrà tutto alla grande".
"se lo dici tu"
"ama, posso suonarti qualcosa con l'ukulele?"
"ti prego, fallo"
"vuoi sentire qualcosa in particolare?"
"la sai ancora suonare Come noi, di ric?"
"certo amo, stammi a sentire"
"come farei senza di te, ambrosì".
"non faresti".
"vero"
"questa sera mi bevo le tue bugie, sono convinto che domani starò meglio..."
"ambro, ti amo".
"le tue incertezze sono diventate mie
e se fumo alla fine sto pure peggio
e di illusioni mi ci drogo, prendo un altra dose
e nei tuoi occhi leggo solo brutte cose
e se domani sarò solo o muoio d'overdose
torni per piangere o barcollerai nella stazione..."
"e sono vuoto come il mio frigo, mi sento come fossi morto e sono ancora vivo..."
"non voglio diventare grande per nessun motivo, voglio piangere ogni giorno come un bambino...".
si gira di scatto e spalanca gli occhi.
"ambro, posso un secondo?". è la sua voce.
chiudo il computer di forza, spero che non si sia rotto.
fortunatamente è spento, quindi ho chiuso la videochiamata.
ripeto, spero di non averlo rotto.
appena l'ho sentita non ce l'ho fatta.

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frosinone // ariete
Fanfictionarianna e venere si conoscono ad un concerto, per merito di un'amicizia importante in comune. iniziano a frequentarsi da amiche, o forse qualcosa di più, ma qualcosa le blocca.