"ora che siamo tutte fidanzate..."
"no, aspetta. voi siete fidanzate, non io".
alba si gira verso di me e mi guarda confusa: "ma in che senso?"
"sono single? non ho qualcuno? sola? zitella? in che senso secondo te?"
"ma arianna..." sussurra ambra.
"abbiamo solo scopato, siamo amiche".
non commentano e continuano a fare le loro cose inutili.
oggi pomeriggio devo andare da franchino, quindi so già che mi ubriacherò e non tornerò a casa: so come vanno a finire le sue cene.
mi metto le scarpe ed esco di casa.
mentre cammino sul marciapiede qualcuno in macchina suona e accosta vicino a me.
"hey bella, come stai?".
faccio finta di niente e continuo per la mia strada, ma l'uomo non sembra arrendersi.
"come ti chiami?"
"va via" dico.
"vuoi un passaggio?"
"no, grazie, vado a piedi".
inizio ad aumentare il passo ma lui aumenta la velocità.
"dai forza, sali"
"no"
"sali sopra"
"no".
passa un autobus e senza nemmeno vedere il numero salgo sopra. ho il fiatone, sono parecchio spaventata.
il mezzo è vuoto, a parte poche persone: tra queste un ragazzo che conosco molto mi saluta.
mi fa segno di avvicinarmi e così faccio.
"ciao ale"
"ven, tutto bene?"
"no, uno mi seguiva"
"oh, cazzo mi dispiace. dove stai andando?"
"a casa di fede" dico sospirando.
"vuoi che ti porti io?"
"no tranquillo, davvero".
"scendo tra un paio di fermate, mi incontro con arianna. se vuoi ti accompagniamo".
"tranquillo, serio"
"eddaje su, c'hai paura. tranquilla te, tanto stasera ci siamo pure noi".
annuisco e mi sposto per far alzare il ragazzo.
mi aiuta a scendere e mi abbraccia.
si vede che sono molto spaventata, ho gli occhi lucidi, il fiato corto e mi trema la mano.
"ao? ciao".
quando vedo arianna mi scollo da alessio e abbraccio lei, che mi stringe forte e mi accarezza i capelli.
"cosa succede? ven"
"uno l'ha pedinata"
"no, amore, tranquilla, ci siamo noi".
quando mi stacco sorrido e torno a respirare regolarmente.
l'autobus parte, ma dietro di esso noto qualcosa di strano.
"è lui".
mi aveva seguita fino ad ora.
"ao vai via, stronzo" urla alessio.
arianna mi sta tenendo la mano e sinceramente ho paura di farle male.
il vecchio, perché così è, alza il dito medio e se ne va.
"ti rendi conto? gente così la odio" afferma ale.
"smetti di sbroccare, piuttosto andiamo da fede forza".
ci facciamo dieci minuti di camminata: io mi sono calmata e loro se ne sono accorti. hanno cambiato argomento, ma ari non mi molla la presa.
"comunque, io e marcolino cantiamo domani. siamo in un locale, non ricordo bene il nome. dopo metto una storia con le informazioni, passate?"
"sì figo" risponde arianna.
"vuoi cantare tatuaggi con noi?".
mi giro verso di lei. sorride e annuisce. "dobbiamo chiedere ad alberto però"
"sì, va bene, ci penso io. tu prepara la voce".
ari è un sacco felice, le si legge in faccia.
suoniamo il campanello e fede ci fa entrare.
"ao rega, ciao! peroni?"
"dio santo, non siamo nemmeno arrivati".
scoppia a ridere e ci fa accomodare in sala.
dopo cena, come previsto, ci scoliamo una peroni a testa.
"ti accompagno a casa" afferma arianna appena usciamo.
ale ci saluta e rimaniamo lì fuori a decidere.
"sicura?"
"tranquillissima".
mi prende per mano e ci dirigiamo verso casa mia in silenzio.
"stai bene ora?"
"sì, alla grande, tu?"
"sto bene" risponde sorridendo. "sei bellissima"
"anche tu lo sei"
"gne"
le tiro uno scappellotto e lei ricambia.
"potrei scoparti qui, ma sinceramente ho voglia di abbracciarti".
ci mettiamo su una panchina e mi siedo sopra le sue gambe. amo questa cosa, mi sento al sicuro con lei e non mi succede sempre.
mi lascia qualche bacio sulla guancia, mentre io la stringo a me.
"qualsiasi cosa chiamami, sai che corro da te".
"tutta sta dolcezza?"
"stai zitta venere"
"no".
"allarme: sto per baciarti"
"allarme?"
"bip-bip-bip". mi prende il viso e fa scontrare le nostre labbra, per l'ennesima volta.
arianna decide di farmi dormire da lei: appena entriamo in casa mi sbatte alla porta d'ingresso, baciandomi con foga.
restiamo lì per un po', fino a quando ci giriamo e vediamo ambro traumatizzato, che ci osserva con gli occhi spalancati bevendosi un tè.
"scusate, mi avete spaventato...".
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frosinone // ariete
Фанфикarianna e venere si conoscono ad un concerto, per merito di un'amicizia importante in comune. iniziano a frequentarsi da amiche, o forse qualcosa di più, ma qualcosa le blocca.