stamani mi sono alzata presto: ho pulito casa, ho cucinato e ho svegliato le altre.
sono state sveglie fino a tardi perché sono andate entrambe a casa dei rispettivi fidanzati.
io sono andata a dormire presto e ora mi ritrovo in giro da sola perché le mie amiche sono occupate.
ammetto che un po' ci rimanga male per questo, ma loro ci tengono, quindi continuerò a far finta di nulla.
"guarda un po' chi c'è" dice una ragazza sedendosi accanto a me.
"arianna, sempre nel momento giusto"
"giuro che non ti seguo" dice ridendo. "come stai?"
"sto bene, tu?"
"benissimo: indovina!"
"non so?"
"l'ho lasciata" ammette sorridendo.
"oh, come l'ha presa?"
"devo dire che l'ha presa bene, ha risposto -ok- e se n'è andata salutandomi".
sgrano gli occhi incredula "giura!"
"sì! lo giuro. nulla, adesso sono aperta a tutti".
le faccio l'occhiolino e provo a non dire niente di esplicito.
"quindi domani vieni alla festa?"
"ma dov'è?" chiedo confusa.
"boh, all'aperto. so che ci sarà tanta gente"
"allora vengo"
"ci andiamo insieme?" mi chiede.
"sì, va bene".
il mio telefono inizia a squillare e rispondo subito vedendo chi sia.
"fede, ciao?"
"arianna è con te, giusto?"
"ma come fai a saperlo?"
"così. dille che stasera non deve più venire, danny non ha sbatti"
"ok capo, a dopo"
"a dopo?".
chiude la chiamata e mi lascia confusa.
"arianna, stasera non devi andare perché danny non ha sbatti. in che senso -a dopo-?".
"ah, non lo so" risponde sorridendo. "comunque, ti va di venire a casa mia?"
"va bene" rispondo.
"ambro non c'è"
"ma come!"
"eh sì, studia a casa di un'amica, non lo so".
"uffa".
mi prende per mano e riniziamo a camminare.
"venere"
"arianna"
"amo il tuo nome"
"e io amo te".
le lascio vari baci sulla guancia, mentre lei mi stringe i fianchi.
"ho voglia di vino"
"a casa ho tanto vino" annuncia, facendomi completamente andare fuori di testa.
ha una faccia carinissima, la amo.
arrivate a casa mi fa sedere sul divano e mi va a prendere da bere.
"quindi vuoi il vino?"
"sì, grazie"
me ne versa un po' in un bicchiere, ma da un sorso passo a due, tre, quattro, cinque e non finisco più.
"arianna, sei ubriaca tu?"
"boh, forse. vuoi dormire?"
"decisamente".
mi accompagna in camera e mi fa sdraiare sul suo letto, per poi abbracciarmi.
"buonanotte"
"notte".
quando ci svegliamo ambro non è ancora tornato, quindi torniamo a letto a guardare il soffitto.
"comunque, ti piacciono i miei poster?"
"bella clairo, la amo"
"anche io" afferma ridacchiando.
gira la testa nella mia direzione e io faccio lo stesso.
"ascolti girl in red?" chiedo.
"non mi piace tanto"
"non intendevo questo"
"allora la risposta la sai già. tu?"
"non lo so, sono confusa. non sono sicura di niente"
"e vuoi capirlo?"
"sì" ammetto.
mi bacia velocemente e si stacca, ma io mi riavvicino e do inizio ad un bacio più intenso.
mette le mani sotto la mia maglia e mi aiuta a salire a cavalcioni sopra di lei.
non mi molla un attimo le labbra, mentre io le sbottono la camicia.
non so con quale fortuna se la sia messa oggi: ammetto che volevo levargliela da un po', ma di solito indossa le magliette.
le slaccio il reggiseno e inizio a lasciarle dei baci sul petto, per poi passare al collo.
lei nel frattempo mi slaccia i jeans e prova ad abbassarmeli, ma faccio prima a togliermeli da sola.
le sfilo anche i suoi e inizio a leccarle le cosce.
salgo sempre di più, per poi arrivare al suo punto debole.
"arianna, non lo so fare"
"prima?"
"già"
"vai tranquilla, andrà bene".
annuisco e le levo le mutande.
ok, respira, non è niente.
la stanza si riempie di gemiti e del mio nome.
stringe le coperte e quando finisco si precipita sopra di me.
"è il mio turno" sussurra al mio orecchio, per poi fare esattamente quel che avevo fatto poco prima.chiedo venia, ormai se scrivo ste cose è per colpa di martina
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frosinone // ariete
Fanfictionarianna e venere si conoscono ad un concerto, per merito di un'amicizia importante in comune. iniziano a frequentarsi da amiche, o forse qualcosa di più, ma qualcosa le blocca.